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Arthur Conan Doyle,il creatore di Sherlock Holmes,viaggiando in Svizzera,si fermò alla locanda Schwarembach,situata in una località selvaggia e deserta che gli parve adattissima come scena di un racconto tragico:e immaginò la storia di un albergatore criminale che aveva deciso di uccidere e derubare il primo straniero che capitasse nel suo albergo e che,ponendo in atto il suo proposito,uccideva il proprio figlio,da lui troppo tardi riconosciuto.
Non molto più tardi,sfogliando un libro di racconti di Guy de Maupassant,trovò lo stesso racconto,che si svolgeva appunto nella locanda Schwarembach;e infine venne a sapere che,ancora prima di loro,il drammaturgo tedesco Zacharias Werner aveva svolto la stessa trama nella sua tragedia IL VENTIQUATTRO FEBBRAIO (1810),ispirata a un fatto reale che era avvenuto in quella locanda.




Lo scrittore mistico tedesco Johann Jung Stilling,nel suo romanzo NOSTALGIA,descrisse minutamente i riti di una società segreta orientale che credeva fosse solo una sua invenzione.Venne poi a sapere che questa società esisteva effettivamente e praticava tutti i riti che lui aveva descritto.
Il giornalista e scrittore inglese William T. Stead,che era anche medium,in un suo racconto pubblicato nel 1893,descrisse il naufragio di un enorme piroscafo,considerato inaffondabile,a causa di un urto contro un iceberg.Nel 1912 egli periva nel naufragio del "Titanic" :-: ,avvenuto nelle stesse circostanze da lui narrate nel suo racconto.

Questi episodi mostrano come fenomeni paranormali possano inserirsi nella creazione letteraria in vario modo,e sembrano confermare l'ipotesi di una paranormalità di base nella produzione artistica in genere e in quella letteraria in particolare.

Fine sesta parte.