00 14/09/2006 03:06
Tarcisio:


Reportage di Umberto Pizzi da Zagarolo


L'evento principe che ha spalancato la stagione romana sul precipizio dell’autunno caldo è stato organizzato e ricamato dal presidente della Siae, avvocato Giorgio Assumma.
Come un sol uomo si sono precipitati, alle ore 18 di ieri, in una sperduta chiesetta contadina di Grottarossa, Santa Maria Immacolata, a un tiro di sasso dalla diabolica Saxa Rubra, un dovizioso mazzo di divini politici del sacrificio, ex boiardi, nobili papalini, laici popolari, borghesi illuminati dall'esibizionismo virtuoso, ambasciatori del sacro. A partire dal cardinale Camillo Ruini.



Quale molla va innescata per avere tutti insieme Veltroni e Vespa, Amato e Casini, Ettore Bernabei e il rettore Magnifico del Campus Bio-medico Vincenzo Lorenzelli, la protezione civile nella persona di Guido Bertolaso, il deputato di Forza Italia e sposa di Assumma, alias Maretta Scoca, e Monsignor Bettori, segretario generale della conferenza episcopale italiana, e – tanto per non farci mancare nulla – anche l’Abate di Monte Cassino e il segretario Udc Lorenzo Cesa, Gianni Rivera e Elisabetta Gardini? Senza dimenticare la pia Maria Pia Garavaglia che fa dei baciamani ai prelati da spazzolare il pavimento.



L’arcano dell’evento è presto svelato: è la prima uscita romana del simpatico tifoso del Genova Tarcisio Bertone, che fra 48 ore sarà proclamato segretario di Stato vaticano, al posto di Angelo Sodano. E Tarcisio nostro – come segno di divina umiltà – ha scelto una chiesetta contadina, povera e alla periferia dell’impero, anziché qualche basilica barocco-ampollosa, per incontrare le sue pecorelle romane.



Una chiesetta, però, che ha una storia particolare. Sorge infatti sul suolo che - tradizione vuole – fu calpestato nientemeno da Costantino all’epoca della battaglia di Ponte Milvio. E propri aparve all’imperatore romano la croce con la targhetta “In Hoc Signo Vinces”.
Insomma, un luogo di buon augurio per Bertone che ha deliziato suore e trombettieri con il tema del Medio Oriente dove “la Chiesa deve riunire le catene spezzate con la violenza”.



PARROCO A BERTONE: PULISCA LE SPORCIZIE DELLA CHIESA
(Apcom) - "Faccia suonare le campane della pulizia dalla sporcizia della Chiesa" affinchè "risplenda sempre più il volto di Gesù". Con questo auspicio, monsignor Giacomo Ceretto, parroco della Chiesa di Santa Maria Immacolata a Grottarossa,
ha salutato il neo-Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone,

per i 15 anni dalla ordinazione episcopale del porporato, celebrati ieri nella parrocchia vicino Saxa Rubra.
"Siamo qui - ha detto il parroco - per dirle che la seguiamo con la preghiera, affinché nel suo incarico di Segretario di Stato continui a far suonare le campane, soprattutto quelle della carità, della giustizia e della pace.
Faccia suonare anche le campane auspicate nella memorabile Via Crucis dello scorso anno dall'allora cardinale Joseph Ratzinger - ha aggiunto mons. Ceretto - e cioè le campane della pulizia della sporcizia della Chiesa".









Dagospia 13 Settembre 2006

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.