00 15/07/2009 17:15


Incontro a Milano tra il club rossonero e i rappresentanti del giocatore
Luis Fabiano è troppo caro
Il Milan studia un ritiro tattico

«La nostra offerta non è più valida», ma è in arrivo il rilancio

MILANO — Nella giornata in cui Andrea Pirlo (tornato a Milanello lunedì sera) inizia ad allenarsi con i compagni, Adriano Galliani fa decollare la trattativa per portare a Mi­lano Luis Fabiano.
Ieri alle 11 si sono presentati in sede i rappresentati della Rio, il fon­do brasiliano che detiene il 65% del cartellino dell’attac­cante del Siviglia.
Attorno al tavolo si sono seduti in sette: il vicepresidente rossonero, l’avvocato Leandro Cantames­sa, Ernesto Bronzetti, consu­lente di mercato del Milan, Peppino Tirri e gli esponenti dell’agenzia brasiliana. Gallia­ni ha ribadito l’impossibilità di scostarsi dalla vecchia of­ferta già formulata a voce ai dirigenti del Siviglia: 14 milio­ni di euro.

Gli agenti della Rio che de­tengono solo i diritti patrimo­niali sul Fabuloso della Confe­derations Cup, ma non quelli relativi al trasferimento, han­no ascoltato e poi hanno ri­sposto che sono in possesso di un accordo scritto con il club spagnolo che gli impone di vendere il giocatore in ca­so di offerta superiore agli 11 milioni di euro.
Infine hanno ventilato una clamorosa ipo­tesi: ovvero quella di acquista­re il restante 35% del cartelli­no del centravanti dal Siviglia (che chiede 25 milioni per chiudere a 18), per poi aprire i negoziati con il club di via Turati.
Così, in un sottile gio­co di strategia, Galliani, nel­l’intento di forzare la mano al Siviglia, ha mandato una let­tera ai dirigenti del club anda­luso per spiegare che l’offerta di 14 milioni di euro si inten­de revocata.
«La trattativa per Luis Fabiano è arrivata a un punto morto — ha dichiarato l’avvocato Cantamessa —.
La nostra trattativa è sempre sta­ta con il Siviglia e solo con il club, non con il giocatore.
La nostra offerta l’abbiamo fatta e dal momento che hanno detto di no è stata revocata.
Dovete chiedere a Galliani se ci sarà un’altra offerta, ma in questo momento non credo proprio».
È probabile infatti che una nuova offensiva par­ta nei prossimi giorni: di cer­to Adriano Galliani non parti­rà con la squadra sabato mat­tina per gli States.
«Si preve­dono tempi lunghi» sospira­no in via Turati.

Finché non si scioglierà il nodo relativo all’attaccante (a proposito, ieri Marco Bor­riello, provato a Varese come attaccante esterno, ha chiari­to senza mezzi termini:
«Io sono un centravanti e il mi­ster lo sa, quindi spero che al più presto potrò giocare in quella posizione»),
resterà congelato (anche per tenere calma la piazza) l’affare Pirlo.
Che continua a piacere al Chelsea e che viene conside­rato indispensabile dai com­pagni.


Andrea Pirlo
(LaPresse)

Ieri Zambrotta (favore­vole a un ritorno in pista di Luciano Moggi: «Ha già paga­to, per cui non vedo perché non possa ricominciare a svolgere il suo lavoro»)
ha confessato a denti stretti:
«Se oltre a Kaká dovesse andare via un giocatore importante come Andrea,
la società avrà il dovere di sostituirli con cal­ciatori di pari livello».

«Per Pirlo non è arrivata al­cuna offerta — ha ribadito an­che ieri Galliani —. Il giorno in cui questa offerta dovesse arrivare, allora ne parlerò con lui».
Con queste premesse, è prevista anche la partenza del regista rossonero per l’Ameri­ca, mentre non si aggreghe­ranno Cardacio, Viudez e Dar­mian, per i quali sono in cor­so trattative per la cessione.
Oggi Leonardo conclude il corso a Coverciano.

Monica Colombo per il Corriere della Sera
15 luglio 2009


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