Vertice
Marcato, ecco il piano Milan
Berlusconi a Milanello chiama a rapporto Galliani e Leonardo
Si decide per Pirlo
Pirlo (sport Image)
MILANO — Mezzogiorno di fuoco.
All’ora di pranzo a Milanello è atteso Silvio Berlusconi per un lungo e riservato summit di mercato con Adriano Galliani e Leonardo.
Il momento della verità è arrivato: oggi il Cavaliere, finora
restìo a investire per rafforzare il Milan, ascolterà i desiderata di Leonardo, si confronterà con il suo vicepresidente, probabilmente ascolterà i pareri dei giocatori più rappresentativi e poi chiarirà quali sono le sue intenzioni. «Ci servono altri giocatori per completare la rosa. Credo che siano
indispensabili un attaccante e un difensore di fascia» ha ripetuto all’ Équipe l’altro giorno il tecnico brasiliano, strappato dalla scrivania per
dare un nuovo gioco a una squadra che da anni recita lo stesso copione. Ma senza nuovi innesti (e con Kaká e Maldini in meno), è complicato schierare i milanisti con schemi differenti da quelli adottati dal predecessore Ancelotti.
Sfumati Cissokho e Dzeko, i nomi posti in cima alla lista da Leonardo, il Milan è in questo momento un cantiere aperto. Galliani, dopo la richiesta del Siviglia di
20 milioni di euro per Luis Fabiano, da settimane va ripetendo che si dovranno attendere
i saldi di agosto ma ormai ad agosto ci siamo e con la prima giornata di campionato in programma
fra 18 giorni a Siena, e con il derby in cartellone fra meno di un mese attendere oltre sarebbe una scelta autolesionista.
Senza contare che i rossoneri giocheranno a San Siro per la prima volta
il 17, in occasione del Trofeo Berlusconi, e se perdurasse questo immobilismo sul mercato,
l’accoglienza dei tifosi non sarebbe certo benevola.
Ecco perché sono tanti i nodi che oggi il Cavaliere dovrà affrontare e sciogliere:
1) quanti soldi intenderà spendere per rendere più competitiva la sua squadra;
2) sarà ancora Luis Fabiano l’obiettivo numero uno per l’attacco (o
Huntelaar è destinato a scalare posizioni in classifica);
3) a quale cifra Andrea Pirlo verrebbe considerato cedibile. Finora l’offerta pervenuta in via Turati da Londra per il regista bresciano (ieri arrivato prestissimo a Milanello per evitare curiosi e telecamere) è stata considerata «lontana anni luce» da quella ritenuta accettabile, ovvero
8 milioni di euro più il cartellino dell’attaccante peruviano Pizarro, rientrato dal prestito al Werder Brema.
Poco importa che gli inglesi siano convinti che
Abramovich riuscirà alla fine ad accontentare il suo allenatore mettendo sul piatto la cifra monstre di 110 milioni di euro per costruire una squadra in grado di vincere la Champions League.
Pirlo, Ribéry ed Agüero sono i sogni di Carletto.
I dirigenti del Chelsea sarebbero pronti a una nuova offensiva per il centrocampista del Milan (che ha già trovato l’accordo con i londinesi: 4 anni di contratto a 6 milioni di euro):
15 milioni più Pizarro.
Cosa risponderà il Milan?
«Io spero che Andrea resti, perché è un giocatore troppo importante per noi» ha dichiarato ieri
Zambrotta, andando ad aggiungersi alla lista dei milanisti pieni di rimpianto.
Di certo il potenziale sostituto non sarà
Hernanes, bocciato per l’atteggiamento eccessivamente indolente.
Reduce da un
precampionato deludente (un solo successo all’attivo nella gara con il Varese) e massacrante (giocatori cotti dopo la tournée americana), il Milan che alla casella nuovi acquisti presenta solo il nome di
Onyewu, lo svincolato a parametro zero dello Standard Liegi, attende risposte dal suo presidente.
Se il club più titolato al mondo potrà competere con Inter e Juve nel prossimo campionato, lo si intuirà oggi.
Dalle risposte che Silvio Berlusconi darà.
Fonte: Corriere della Sera - Monica Colombo
04 agosto 2009
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.