orckrist, 24/03/2011 14.58:
A Qumran non abitavano gli esseni. Incredibile, no?
Finora pensavamo che la località a nord-ovest del Mar Morto, nei cui dintorni – a partire dal 1946 – prima i beduini e poi gli archeologi hanno scoperto 11 grotte più o meno stipate di antichi manoscritti, fosse un monastero abitato appunto dagli esseni: setta rigorista ebraica che praticava celibato, assoluta purezza rituale, nonviolenza, comunione dei beni e povertà. Non è così: scavi recenti (i primi infatti, dal punto di vista scientifico, sono da dimenticare...) hanno appurato che l’insediamento aveva piuttosto caratteri dapprima di avamposto militare, quindi di centro per la fabbricazione di vasi per uso sacerdotale, ma anche di produzione agricola e commercio, persino con un certo lusso (vedi le molte monete rinvenute) incompatibile con gli usi esseni.
Qumran non era nel deserto
Un caposaldo della teoria essena consiste nel fatto che (più o meno a partire dal 130 a.C.) la setta – alla quale talvolta è stato accomunato Giovanni Battista – si era rifugiata nel deserto in polemica con la corrotta classe sacerdotale di Gerusalemme, in una sorta di eremitaggio esclusivamente maschile di preghiera e copiatura dei testi sacri; e questo fino al 68 d.C., allorché i romani distrussero il sito, provocando (per nostra fortuna) l’abbandono delle grotte con i manoscritti. Ma ormai è dimostrato che Qumran era tutt’altro che solitario, anzi stava all’interno di un trafficato reticolo di strade e – pur essendo un centro di meno di 100 abitanti – conserva un cimitero di oltre mille tombe; le quali peraltro conservano cadaveri non solo maschili, ma pure di donne e bambini.