E che non mi ricordo una stagione dove abbiamo vinto 4 derby su 4, tra l'altro facendogli anche una decina, se non oltre, di gol e subendone solo un paio (nel complesso delle 4 partite)?
Però devo essere onesto, Zeman mi ha fatto divertire molto sia quando allenava la Lazio (8-1 alla fiorentina, 6 o 7 gol contro Napoli, Foggia, Samp, vittorie per 4-0 o 4-1 contro Milan o Juve, e mille altre), e sia quando allenava la Roma, per motivi opposti. C'è da dire che alla Lazio aveva a disposizione uno squadrone, forse il più forte di sempre che abbiamo avuto (escluso quello dello scudetto 74 e forse qualcuno dell'epoca di Silvio Piola, di certo migliore di quello dello scudetto 2000):
Marchegiani
Negro - Nesta - Chamot - Favalli
Fuser (Rambaudi) - Di Matteo - Nedved
Bocksic - Casiraghi - Signori
(tutti nel migliore momento della propria carriera)
Fu esonerato perché, dopo diversi anni, si ritrovò lo spogliatoio contro, costringendo Zoff a togliersi l'abito da presidente e rimettersi la tuta per tornare ad allenare fino a fine stagione, quando poi arrivò Eriksonn e "sampdorizzò" la lazio (Mancini, Mikhailovic, Veron.
Alla Roma Zeman trovò una squadra a pezzi, con giocatori inguardabili, e ci fece divertire per le sconfitte che collezionava.
Resto però dell'idea che la filosofia zemaniana del calcio sia più che interessante, e spesso anche molto spettacolare. Ma per attuarla occorre avere giocatori adatti al suo modulo e soprattutto non è un allenatore che può subentrare in corsa, la squadra deve fare con lui tutta la preparazione estiva, altrimenti non si realizza il suo calcio.