00 18/03/2011 23:02
Yemen e Bahrein, disordini e vittime
Barricate a Sanaa, a Manaa lacrimogeni contro dimostranti


Proseguono le manifestazioni di protesta in diversi paesi arabi. Forte la tensione in Yemen e' salito a 7 il bilancio delle vittime degli scontri di ieri. Stamani già diverse migliaia di persone si sono radunate davanti alla sede dell'Università di Sanaa, la capitale epicentro della protesta, e hanno formato barricate per proteggersi dalla polizia in assetto antisommossaschierata a poca distanza. Manifestazioni anche in Bahrein, nella capitale Manana dove le forze di sicurezza hanno usato lacrimogeni contro i dimostranti. Il ministro dell'Interno saudita, il principe Nayef ben Abdel Aziz, ha invece "ringraziato" la popolazione per non aver seguito gli appelli a manifestare contro la monarchia.

UN MORTO E DECINE FERITI IN SCONTRI UNIVERSITA' SANAA - Una persona e' morta e decine sono rimaste ferite in scontri tra la polizia e i manifestanti radunatisi oggi davanti all' Università di Sanaa, capitale dello Yemen, per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh, al potere da 32 anni. Lo riferiscono fonti mediche e testimoni. Testimoni raccontano che almeno 19 persone sono rimaste ferite in maniera grave da gas lacrimogeni e da proiettili. Due in particolare sono in pericolo di vita.

BAHREIN: DA PRINCIPE EREDITARIO NUOVO APPELLO AL DIALOGO - Il principe ereditario del Bahrein Salman ben Hamad al Khalifa ha di nuovo invitato l'opposizione al dialogo, affermando che il governo del regno aveva avanzato la "migliore proposta" possibile. "Spero che parteciperanno al dialogo senza condizioni. Noi abbiamo fatto loro la migliore proposta che potessero auspicare", ha detto il principe ai giornalisti, al terine di un incontro, sabato, con il segretario alla Difesa Usa Robert Gates. "Quando avremo trovato un accordo, lo sottoporremo a un referendum. Il opopolo del Bahrein sarà l'arbitro finale", ha aggiunto. Il principe ereditario è stato incaricato dal re, Hamad ben Issa al Khalifa, di avviare un dialogo con gli oppositori, ma il potente movimento sciita Wefaq, ha posto delle condizioni, fra cui le dimissioni del governo.

Fonte: ANSA

_________________