Guarda Possum, il Genoa è già retrocesso nell'ordine:
- con miglior differenza reti rispetto alla Lazio perché quell'anno (1983-84) contavano gli scontri diretti e quello dell'Olimpico era finito 2-1 per la Lazio con un rigore in zona Cesarini per il solito "tuffo" di D'Amico, uno in confronto al quale Lulu Oliveira, Inzaghi e Gilardino sono dei misirizzi nonché esempi di probità sportiva
- in vantaggio negli scontri diretti con la Fiorentina perché quell'anno (1977-78) contava la differenza reti
- in vantaggio negli scontri diretti E con miglior differenza reti rispetto al Padova perché quell'anno (1994-95) si faceva in ogni caso lo spareggio e perdemmo ai rigori grazie a quella m
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di Marcolin che tirò una loffa centrale e a fine partita ebbe la faccia di dire "tanto sapevo che sarei tornato comunque alla Lazio" e a quel vigliacco di Manicone che se non la sentì di tirare e mandò al massacro il buon Galante, che calciò in curva.
Quindi retrocedere per differenza reti in parità di scontri diretti sarebbe solo l'ennesima barzelletta della serie.
Sulle espulsioni di domenica: indiscutibile la prima, errore di Kucka (dove cazzo poteva mai andare Fabbrini? Fabbrini, non Messi...) ed errore tattico della squadra (prendere un contropiede del genere schierati con il 4-5-1 è un motivo sufficiente per sperare di non dover più vedere De Canio sulla nostra panchina), assurda la seconda, con la testimonianza di Guidolin e il referto del quarto uomo Mazzoleni che confermano la versione di Palacio (l'insulto era per Moretti, non per l'arbitro).
I cattivi pensieri li ho fatti anch'io, ma preferisco pensare che se non batti una squadra come il Palermo, senza stimoli e che in trasferta ha fatto ridere tutta la stagione, meriti di retrocedere.
Se Miccoli desse l'idea di voler fare il fenomeno, basterebbe avere in squadra uno che dopo 10 minuti gli ricordasse che il calcio si gioca con le gambe e che averle entrambe intere è abbastanza importante per proseguire la carriera, purtroppo abbiamo una squadra di bravi ragazzi senza palle, è questa la mia preoccupazione molto più che l'effettiva forza del Palermo.