00 24/09/2012 00:59
Re:
IlLipa90, 23/09/2012 23.21:

Gran bel Genoa stasera, penso abbia ampiamente confermato quanto di buono fatto contro la Juventus (con la quale, secondo me, ha nettamente dominato la prima parte della partita).. Speriamo sia l'anno buono!




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Per la cronaca:


Lazio-Genoa 0-1: Borriello ammutolisce l’Olimpico.
Le pagelle della partita

 
Si interrompe sul più bello il momento magico della Lazio di Petkovic. I biancocelesti dopo 3 vittorie consecutive vengono battuti per 1-0 in casa dal Genoa e vedono sfumare il record (la Lazio non ha mai vinto le prime 4 giornate di campionato) e testa della classifica dove ora rimane da sola la Juventus.

A decidere: un gol dell’ex romanista Marco Borriello al 78′.
Marco Borriello, attaccante del Genoa

Marco Borriello, autore del gol decisivo contro la Lazio (fonte foto qn.quotidiano.net)

É una sconfitta che lascia davvero tanti rimpianti alla Lazio che nonostante l’ampio turnover di Petkovic (in panchina anche Mauri e Klose) ha giocato con personalità e qualità creando tantissimo ma sprecando davvero troppo.

Al Genoa invece è bastata una resistenza dignitosa, una prestazione sopra le righe di Frey e un contropiede chirurgico concluso da Borriello per portare via i 3 punti dall’Olimpico.
Assedio biancoceleste Non mancano le sorprese nelle formazioni titolari scelte dai due allenatori che si affidano ad un turnover piuttosto ampio: De Canio fa esordire il brasiliano Anselmo e ripropone Tozser e Merkel, con l’ex milanista che agisce alle spalle di Borriello e Immobile; Petkovic cambia cinque uomini rispetto alla partita di Londra e soprattutto lascia fuori pezzi grossi come Mauri e Klose disegnando un 4-4-2 con Kozak e Zarate in attacco. Ma nonostante la mancanza di due leader come il capitano e il bomber, la Lazio esce dai blocchi lanciatissima prendendo subito in mano la partita grazie ad una manovra avvolgente e completa, in cui davvero non manca nulla: c’è ritmo, c’è imprevedibilità, c’è qualità in mezzo con le geometrie di Ledesma e la fantasia a tutto campo di Hernanes, c’è la spinta sulle fasce con Candreva scatenato sulla destra e il binario Cavanda-Lulic che funziona benissimo a sinistra. Il Genoa si chiude a riccio, e l’intenzione di De Canio è quella di ripartire con verticalizzazioni immediate alle spalle dei difensori laziali, sfruttando come trampolini Tozser e Merkel. Il problema è che la Lazio è clamorosamente aggressiva ed è impressionante la rapidità con cui la squadra di Petkovic riesce a recuperare palla, trasformando il primo tempo in un vero e proprio assedio biancoceleste.
Mancano le punte Già al 9′ Kozak non trova il tempo per sfruttare l’imbucata centrale di Ledesma, ma dopo un timido tentativo di Borriello di testa su suggerimento di Immobile, su Frey si abbatte una grandinata di conclusioni dalla distanza, con il portiere francese che più volte si deve opporre a fatica ai tentativi di Hernanes e Candreva. Dietro Ciani (debutto di altissimo livello per lui) e Biava sono concentratissimi e non concedono assolutamente nulla agli attaccanti genoani; la Lazio è padrona assoluta del campo ma non riesce a concretizzare, e in questo senso l’assenza di Klose si fa sentire tutta. Perché Kozak non riesce mai a liberarsi al tiro, e Zarate è un corpo totalmente estraneo alla squadra che non si muove a tempo, spesso si pesta i piedi con Lulic decentrandosi a sinistra e non si rende mai pericoloso. Motivo per cui la Lazio domina ma il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Borriello colpisce Ad inizio ripresa De Canio corre ai ripari inserendo Jankovic al posto di Merkel disegnando di fatto un 4-5-1 in cui il serbo (poi Antonelli quando rileva Anselmo) e addirittura Immobile in fase di non possesso scalano sulla linea dei centrocampisti per poi fiondarsi in contropiede. Il Genoa tiene meglio il campo ma le occasione per la Lazio continuano a fioccare: al 46′ Hernanes scambia con Lulic e di sinistro scheggia la traversa, al 55′ l’ennesimo conclusione da fuori di Candreva costringe agli straordinari Frey; ma al 58′ anche il Genoa sfiora il gol con un colpo di testa di Granqvist in area su cui Marchetti si esalta. Petkovic inserisce Mauri e Gonzalez per lo sfinito Scaloni e il pessimo Zarate; Frey dice di no anche a Lulic e quando al 75′ entra Klose (per Candreva) e dopo un minuto si incunea in area e sfiora il palo lungo di destro, il gol sembra davvero nell’aria. A trovarlo però è incredibilmente il Genoa che al 78′ sblocca il risultato con un contropiede tanto elementare quanto efficace: lancio lungo di Frey, sponda aerea di Kucka, tocco di Antonelli per Borriello che sfugge a Ciani e batte Marchetti di destro. La Lazio attacca a testa bassa alla ricerca del pareggio, ma il Genoa costruisce un fortino al limite dell’area che risulta inviolabile fino al 94′ portando a casa una preziosissima vittoria. Mentre la Lazio resta con tanti rimpianti e zero punti.
Pagelle Lazio:
Marchetti 6,5: Bravo a respingere un colpo di testa ravvicinato di Granqvist, a tu per tu con Borriello non gli riesce il miracolo salva-risultato.
Scaloni 6,5: D’accordo non è un fulmine di guerra, ma anche lui a tratti sale con i tempi giusti e partecipa all’assalto biancoceleste. (68′Mauri 5,5: Non un impatto esaltante sulla partita)
Biava 6,5: Concentratissimo ed implacabile per tutti i 90′; si infortuna proprio nell’azione del gol di Borriello e resta in campo spostandosi nel ruolo di attaccante aggiunto.
Ciani 6: Esaltante per più di un’ora con la sua implacabilità sulle palle alte e la sua aggressività nei confronti di qualsiasi avversario; sul più bello gli sfugge Borriello che va a decidere il match.
Cavanda 6,5: Dopo aver tenuto testa a Bale a White Hart Lane si sposta sulla sinistra ed è un martello sulla fascia; anche lui però è preso d’infilata nell’azione del gol.
Candreva 7: Davvero scatenato; una furia sulla fascia e velenosissimo con una serie di conclusioni dalla distanza che solo un super Frey disinnescano. (75′Klose 5,5: Spreca una grossa opportunità appena entrato in campo, nel disperato assalto finale non riesce a bucare il fortino rossoblu)
Ledesma 6,5: Tanta sostanza sia in fase di impostazione che in interdizione.
Hernanes 7: La nuova posizione lo sta trasformando davvero in un giocatore totale. Colpisce una traversa e fa venire i brividi a Frey almeno in altre tre occasioni; manca solo il gol.
Lulic 6,5: Ottima intesa con Cavanda e prestazione di alto livello; anche lui va a sbattere su Frey un paio di volte.
Kozak 5,5: Troppo macchinoso per il gioco in velocità di questa Lazio; non riesce mai a liberarsi al tiro.
Zarate 5: Prestazione disastrosa. Non entra mai in sintonia con i movimenti dei compagni, è slegato dal resto della squadra e spreca una grande occasione per conquistarsi la fiducia di Petkovic. (68′Gonzalez 6: Si piazza sulla destra e fa il suo senza brilare).
All.Petkovic 6,5: Il gioco c’è, la squadra ha idee chiare e corre tanto e bene. I suoi però sbagliano troppo e vengono puntualmente puniti.


Pagelle Genoa:
Frey 7,5: Semplicemente decisivo. I biancocelesti tirano da tutte le posizione e lui risponde sempre presente con una lunga serie di interventi di altissimo livello.
Sampirisi 5,5: Quando viene preso in velocità da Lulic e Cavanda sono dolori.
Canini 6,5: La Lazio attacca in velocità ed è avversario difficile ma spesso lui è provvidenziale con chiusure e recuperi importantissimi.
Granqvist 6: Fa buona guardia su Kozak; sfiora il gol di testa.
Moretti 5,5: Finché deve fronteggiare un Candreva scatenato dalle sua parti si balla parecchio.
Anselmo 5,5: Fa fatica nel ruolo di interno; soprattutto i raddoppi tra Lulic e Cavanda lo mettono in grossa difficoltà. (57′Antonelli 6,5: Accelerazioni importanti per alleggerire la pressione, mette il piede nell’azione del gol).
Tozser 5: Specialmente nel primo tempo il suo apporto è impalpabile, esce decisamente sconfitto dal confronto con Hernanes e Ledesma.
Kucka 6,5: Tra i più aggressivi e propositivi dei suoi; assicura protezione e anche qualche ripartenza importante.
Merkel 5: La sua qualità dovrebbe servire ad innescare in ripartenza Borriello e Immobile, ma finisce per farsi travolgere dal grandissimo ritmo del centrocampo laziale. (46′Jankovic 6: Prima esterno poi interno, lavoro oscuro)
Borriello 6,5: Ciani e Biava gli concedono le briciole, ma alla prima occasione utile li punisce: un tiro e un gol.
Immobile 6: Si merita la sufficienza per la disponibilità con cui nella ripresa si adatta a fare l’esterno di centrocampo, lui che è un centravanti. (72′Seymour 6: In sostanza partecipa alla sofferenza finale per difendere il vantaggio).
All.De Canio 6,5: Massimo risultato col minimo sforzo, che arriva al termine di una partita di sofferenza e resistenza. I suoi cambi nella ripresa hanno portato maggiore equilibrio e autorevolezza alla squadra.


Fonte: Mario Del Mastro  : Te la do io l'America.net

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.