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    <header>

    Smart Helmet, il casco intelligente


    </header>

    Dotato di gps, videocamere, sensori e bluetooth, avvisa chi lo indossa dei pericoli circostanti


    Nand Logic Smart Helmet - (Foto: Nand Logic)

    Nand Logic Smart Helmet – (Foto: Nand Logic)



    L’azienda americana Nand Logic sta realizzando un nuovo casco da moto iper-tecnologico, presentato in forma di prototipo all’ultimo CES.


    Si chiama Smart Helmet ed è accessoriato con accelerometro, giroscopio, sensore di luce ambientale, bluetooth e gps, il tutto gestito da un circuito integrato.
    Grazie a queste caratteristiche è in grado, per esempio, di collocare la posizione dell’utente nello spazio tridimensionale, attivare gli indicatori di direzione
    e una luce di stop quando si gira o si rallenta, e verificare temperatura e umidità regolando la climatizzazione interna. Un microfono esterno, inoltre,
    coglie i suoni ambientali, consentendo al sistema di allertare chi guida dell’approssimarsi di sirene o colpi di clacson.

    Lo Smart Helmet ha tra le altre dotazioni una fotocamera hd rivolta in avanti, che può registrare filmati in prima persona e salvarli su una scheda sd.
    Ma ne ha anche una rivolta indietro (come lo Skully), utile in caso di incidenti e relative assunzioni di responsabilità. Le due videocamere, inoltre,
    possono lavorare assieme, monitorando il traffico intorno all’utente. Uno speciale software elabora i dati in tempo reale e,
    se riconosce la possibilità di una collisione imminente, attiva una serie di allarmi acustici (attraverso gli altoparlanti interni)
    e visivi (con luci a led) che allertano chi è in sella.

    L’obiettivo di Nand Logic è di riuscire a mettere il casco sul mercato a meno di 500 dollari, entro qualche mese.

    Fonte: Wired


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    Re:
    Etrusco, 28/01/2015 17:24:

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    Smart Helmet, il casco intelligente


    </header>

    Dotato di gps, videocamere, sensori e bluetooth, avvisa chi lo indossa dei pericoli circostanti


    Nand Logic Smart Helmet - (Foto: Nand Logic)

    Nand Logic Smart Helmet – (Foto: Nand Logic)



    L’azienda americana Nand Logic sta realizzando un nuovo casco da moto iper-tecnologico, presentato in forma di prototipo all’ultimo CES.


    Si chiama Smart Helmet ed è accessoriato con accelerometro, giroscopio, sensore di luce ambientale, bluetooth e gps, il tutto gestito da un circuito integrato.
    Grazie a queste caratteristiche è in grado, per esempio, di collocare la posizione dell’utente nello spazio tridimensionale, attivare gli indicatori di direzione
    e una luce di stop quando si gira o si rallenta, e verificare temperatura e umidità regolando la climatizzazione interna. Un microfono esterno, inoltre,
    coglie i suoni ambientali, consentendo al sistema di allertare chi guida dell’approssimarsi di sirene o colpi di clacson.

    Lo Smart Helmet ha tra le altre dotazioni una fotocamera hd rivolta in avanti, che può registrare filmati in prima persona e salvarli su una scheda sd.
    Ma ne ha anche una rivolta indietro (come lo Skully), utile in caso di incidenti e relative assunzioni di responsabilità. Le due videocamere, inoltre,
    possono lavorare assieme, monitorando il traffico intorno all’utente. Uno speciale software elabora i dati in tempo reale e,
    se riconosce la possibilità di una collisione imminente, attiva una serie di allarmi acustici (attraverso gli altoparlanti interni)
    e visivi (con luci a led) che allertano chi è in sella.

    L’obiettivo di Nand Logic è di riuscire a mettere il casco sul mercato a meno di 500 dollari, entro qualche mese.

    Fonte: Wired




    A Napoli ne hanno venduti una marea, ci tengono alla sicurezza stradale.

    Specialmente quelli dotati di Bluetooth che servono a ricordarsi se hai la pistola in tasca.
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    Re: Re:
    pliskiss, 29/01/2015 13:24:


    A Napoli ne hanno venduti una marea, ci tengono alla sicurezza stradale.

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    00 14/05/2015 21:08

    Casco modulare Scorpion EXO 3000 Air: leggero e superdotato  



     



    Dotato di una calotta in fibra superleggera, il nuovo casco francese dispone inoltre di visierino parasole con trattamento anti-fog, visiera con Pin-Lock di serie, interni con schiuma a tripla densità, cinturino a chiusura micrometrica, oltre all'esclusivo sistema di gonfiaggio degli interni. Info, foto, dettagli e prezzi






    di Mirko Fabbian




    Il nuovo casco Scorpion EXO 3000 Air (cliccate qui per le immagini) vanta la nuova calotta Ultra-TCT, con  5 strati di fibre intrecciate (e pre-impregnate di una resina speciale): è molto leggera e consente in caso di impatto di assorbire l'energia sviluppata deformandosi progressivamente. Il casco è quindi molto leggero, per essere un modulare (1.420 grammi ), nonostante disponga di una tecnologia di realizzazione avanzata. È infatti stato accuratamente studiato il profilo areodinamico e ci sono di serie il sistema di gonfiaggio degli interni AirFit (si può, a piacimento, aumentare o diminuire il gonfiaggio dei guanciali interni), il visierino parasole interno con trattamento antifog (disponibile trasparente - di serie - e nel colore fumo scuro come optional), la visiera con antiappannante Pin-Lock e predisposta per la sostituzione rapida - mediante meccanismo Ellip-Tec (disponibili, oltre che la versione trasparente di serie, anche i colori fumo chiaro, fumo scuro, argento specchiata). Completano la dotazione la possibilità di regolare micrometricamente la chiusura, aumentando così il confort di calzata, gli interni traspiranti e antibatterici in tessuto KwikwickIII ed il rivestimento interno realizzato in schiuma lavorata in 3D a tripla densità. La mentoniera può essere comodamente sganciata con una sola mano grazie al sistema Flip-up Chin-bar. Per coloro che pensano di montare gli auricolari, è previsto uno specifico alloggiamento.


     


    SCORPION EXO 3000 AIR: SCHEDA TECNICA




    • Nome: Scorpion EXO 3000 Air




    • Materiale: calotta in Ultra-TCT




    • Tecologie: Airfit, visierino parasole anti-fog, visiera bloccabile, anti-appannamento ed a sostituzione rapida, interni traspiranti e antibatterici, rivestimento a tripla densita 3D, chiusura micrometrica, mentoniera sganciabile con una mano sola




    • Alloggiamento per auricolari: sì




    • Taglie: dalla XS alla XXL con tre calotte disponibili




    • Peso: 1.420 grammi (+/- 50 grammi) nella taglia M. Casco omologato come integrale




    • Garanzia: 5 anni




    • Colori: Nero Lucido, Bianco Lucido, Nero Opaco, Antracite Opaco, Giallo neon (fluo)




    • Prezzi: 349,90 euro per i colori Nero Lucido, Bianco lucido, Nero Opaco, Antracite Opaco e 359,90 euro per il Giallo Neon




     Se il casco modulare non vi convince, prendete in considerazione il top di gamma Scorpion, l'EXO EVO 2000 Air, migliorato nei contenuti tecnici e nelle grafiche rispetto al passato.
     

    Per maggiori informazioni, visitate il sito Scorpion Exo.

     


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    00 31/05/2015 12:20

    Arai RX-7V: il nuovo casco top di gamma della Casa nipponica



     



    Rispetto al modello precedente cambiano la calotta, gli interni, le prese d’aria e molto altro.. Il sistema di ancoraggio della visiera (completamente rinnovato) è spostato più in basso per una maggior sicurezza. L’abbiamo provato sull’Isola di Man, in pista e sul leggendario percorso del Tourist Trophy. Info, disponibilità e prezzi






    di Giuseppe Cucco




    Alla vigilia del via dell’edizione 2015 del Tourist Trophy siamo sull’Isola di Man per scoprire, e testare, l’ultimo arrivato in casa Arai, l'RX-7V. Il nuovo casco della Casa giapponese va ad affiancare, come top di gamma, l'RX-7 GP, che resterà comunque in commercio. Rispetto al modello precedente il nuovo casco cambia, e si migliora, sotto molti aspetti; ma prima di scendere nei particolari sfogliate le foto presenti nella gallery per ammirarlo nel dettaglio.


     


    MOLTE NOVITÀ SULL’ARAI RX-7V


    L’RX-7V rappresenta il massimo della conoscenza e della tecnologia di Arai odierna. Una delle modifiche che balzano subito all’occhio è il posizionamento del sistema di ancoraggio della visiera, che, grazie al sistema VAS (Variable Axis Sistem -la visiera non fa perno su un punto fisso, ma per muoversi segue un percorso obbligato, in questa immagine potete vederne il meccanismo-), ora trova posto 24 mm più in basso rispetto al modello precedente. Ciò si traduce in una maggior superficie liscia di calotta intorno alle tempie del pilota, in modo da assicurare un maggior assorbimento degli urti. La calotta esterna è realizzata mediante l’utilizzo di fibre più resistenti e di una nuova resina che le dona maggior rigidità; nonostante ciò, il suo peso si è ridotto di 30 grammi circa. Grazie alla nuova calotta ora c’è più spazio tra la bocca del pilota e la mentoniera (+ 3 mm). Nuovo anche il sistema di bloccaggio della visiera, che deriva dai caschi utilizzati in Formula 1; una speciale leva permette di sbloccare ed aprire la visiera di uno scatto, o completamente, con l’utilizzo di un solo dito. Per aumentare la stabilità alle alte velocità, i convogliatori d’aria superiori sono ora più lunghi di 20 mm e, grazie anche alle nuove prese d’aria, cresce il volume d’aria che riesce ad entrare all’interno del casco (+ 11%), per una maggior ventilazione nella giornate più calde. Il rivestimento interno, completamente removibile, è realizzato con il nuovo materiale “Eco-pure”, più morbido rispetto al precedente, antibatterico  e anallergico. I nuovi interni dispongono di spessori regolabili, in modo da permettere a qualsiasi pilota di trovare la calzata ideale. Inoltre Arai RX-7V gode della doppia omologazione, ECE 22-05 e Snell.


     


    ECCO COME SI COMPORTA IN PISTA...


    La prima parte del nostro test si è svolta sul circuito di Jurby, una pista di 2,9 km situata nella parte nord-occidentale dell’Isola di Man, dove solitamente si recano i piloti del Tourist Trophy per testare le ultime modifiche alle loro modo prima di prender parte alla gara su strada. La prima operazione compiuta sul nostro Arai RX-7V è stata il cambio della visiera: grazie al nuovo sistema VAS, questa manovra risulta semplicissima ed è effettuabile in pochi secondi senza l’ausilio di nessun attrezzo. La calzata è ottima e gli interni sono ben rifiniti, pur essendo un casco “racing” l’RX-7V offre un ottimo comfort. Una volta in pista, nonostante la completa assenza di protezione aerodinamica (abbiamo utilizzato una Triumph Street Triple), il casco non genera nessun tipo di fruscio o turbolenza. Buona l’insonorizzazione e la ventilazione, anzi, quest’ultima è fin troppo “generosa” per una giornata fredda come quella che abbiamo trovato sull’Isola di Man, ma chiudendo le bocchette d'areazione il confort all’interno del casco è molto buono.


     


    ... ED IN STRADA (SUL TRACCIATO DEL TT)


    Per provare su strada il nuovo Arai RX-7V non poteva esserci banco di prova migliore che quei 60,7 km di asfalto che ogni smanettone sogna di affrontare, ovvero il circuito del Tourist Trophy: 256 curve tra paesini dalle case colorate, boschi, lunghi rettilinei e il velocissimo tratto di montagna. Ovviamente nei giorni in cui non si disputano le gare la strada è aperta alla circolazione, per cui bisogna rispettare le regole del codice stradale, tranne che nel tratto di montagna, dove, nei giorni in concomitanza del TT, la polizia permette di abbondare con il gas. Come detto l’insonorizzazione del nuovo Arai RX-7V è buona, nonostante ciò nel traffico permette di sentire i rumori che ci circondano, come una macchina o una moto che si avvicina in sorpasso. A velocità da codice (e anche oltre), il rumore provocato dal fruscio dell’aria è davvero minimo e mai fastidioso. Nonostante le basse temperature, grazie all’ottima ventilazione, non abbiamo mai avuto nessun problema per quanto riguarda l’appannamento della visiera, nemmeno indossando degli occhiali sotto al casco. Inoltre, grazie al nuovo sistema di aggancio e apertura della visiera, alzare quest'ultima risulta ora più semplice da eseguire, anche indossando i guanti.


     


    DIPONIBILITÀ E PREZZI


    I primi piloti a scendere in pista con il nuovo nato in casa Arai, saranno Hayden e Pedrosa, che dal mese di luglio indosseranno il nuovo RX-7V. BER Racing Europe (importatore e distributore in Italia dei prodotti Arai) ci comunica che nello stesso mese il casco sarà disponibile anche per il pubblico, nelle versioni monocromatiche (bianco, nero lucido e nero opaco), ad un prezzo di 889 euro. Successivamente, a settembre 2015, arriveranno in commercio anche la livrea replica Pedrosa e Spencer, ad un prezzo di 1.049 euro. Nella gallery trovate le foto delle diverse colorazioni disponibili. Nei mesi a seguire arriveranno anche altre colorazioni.







    La Casa Giapponese ha presentato sull'Isola di Man l'ultimo nato nella famiglia "RX".
    Il nuovo prodotto, top di gamma, andrà ad affiancare l'RX-7 GP. Ecco le foto della presentazione e del nuovo RX-7V:


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    <header>


    Shark Evoline Pro Carbon





    23-11-2015

    </header>



    Un casco modulare estremamente versatile in grado di farsi valere in tutte le condizioni: è il nuovo Evoline Pro Carbon della francese Shark Helmets, nuova proposta in fibra di carbonio nata dell'apprezzata linea Evoline Serie 3 e dal peso di soli 1.610kg (+/- 50 g).


    Questa recente proposta della casa transalpina mantiene il riuscito sistema “auto-up per aprire la mentoniera e la visiera principale in un unico movimento, ma si distingue anche per essere l’unico modulare 'top di gamma' che può essere utilizzato con la visiera principale abbassata anche in configurazione 'aperta', evitando il sempre fastidioso effetto 'vela'.


    Come gli altri modelli della gamma Evoline, anche il Pro Carbon vanta interni trattati ai carboni attivi di bamboo e offre a corredo il liquido a base di silicone per mantenere efficienti le guarnizioni della visiera. Non mancano il visierino parasole interno e la “card” Shark per attivare la garanzia di 5 anni. Carbonio a vista/Nero Mat; Rosso e Carbonio a vista; Carbonio a vista/Nero Lucido le colorazioni disponibili.


    Prezzo: €507,30 IVA Incl.
    Info: www.shark-helmets.com

    700x500_609403_evoprocarbon-drw-34
    700x700_609404_evoprocarbon-drw-34b
    700x700_609405_evoprocarbon-drw-lside
    700x700_609406_evoprocarbonmat-dks-34
    700x700_609407_evoprocarbonmat-dks-34b
    700x700_609408_evoprocarbonmat-dks-lside

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    00 26/11/2015 17:21
    Re:
    Etrusco, 24/11/2015 20:03:


    Un casco modulare estremamente versatile in grado di farsi valere in tutte le condizioni: è il nuovo Evoline Pro Carbon della francese Shark Helmets, nuova proposta in fibra di carbonio nata dell'apprezzata linea Evoline Serie 3 e dal peso di soli 1.610kg (+/- 50 g).


    Questa recente proposta della casa transalpina mantiene il riuscito sistema “auto-up per aprire la mentoniera e la visiera principale in un unico movimento, ma si distingue anche per essere l’unico modulare 'top di gamma' che può essere utilizzato con la visiera principale abbassata anche in configurazione 'aperta', evitando il sempre fastidioso effetto 'vela'.





    Assurdo che nonostante la fibra di carbonio pesi più di 1Kg e 6 etti!
    e costa pure tanto, 550€!!!!
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    00 26/11/2015 20:22
    Re: Re:
    Aggredire il declino, 26/11/2015 17:21:

    Assurdo che nonostante la fibra di carbonio pesi più di 1Kg e 6 etti! e costa pure tanto, 550€!!!!



    Il prezzo può anche essere in linea con altri modulari, ma effettivamente sorge il dubbio che il peso sia errato per un casco in carbonio.
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    Re: Re: Re:
    leonzanna, 26/11/2015 20:22:



    Il prezzo può anche essere in linea con altri modulari, ma effettivamente sorge il dubbio che il peso sia errato per un casco in carbonio.



    I caschi modulari hanno un peso minimo al di sotto del quale non si può scendere per via del meccanismo di apertura, poi qui devi aggiungerci anche il meccanismo per il visierino interno che aggiunge altro peso...  

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    00 27/11/2015 08:58
    Allora devo ritenermi soddisfatto se il mio "plasticone" pesa "solo" 1570 gr

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    00 27/11/2015 10:58
    Re:
    leonzanna, 27/11/2015 08:58:

    Allora devo ritenermi soddisfatto se il mio "plasticone" pesa "solo" 1570 gr





    Un'ottimo peso considerando che ha pure il meccanismo per il 2° visierino interno [SM=x44462]
    Invece io ho un vecchio HJC modulare che pesa 1650g, sembra una stupidagine avere 2 etti in più o in meno, ma chi è solito usare molto la moto per lunghi viaggi o chi la usa in pista per competizioni agonistiche è un peso che mette a dura prova i muscoli del collo (a me è capitato dopo molti mesi che non prendevo la moto) oltre che provocare problemi per i quali poi sarà necessario l'intervento di un bravo fisioterapista..

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    00 16/12/2015 22:43

    Questo casco vuole cambiare il futuro dei caschi









    Non è un casco modulare al contrario: è un’invenzione degli australiani di Vozz Helmets. Un casco senza cinturino, più aderente, che si apre da dietro






    Quello che vedete in foto sembra uno strambo casco modulare, girato al contrario – un esperimento pazzo di qualche reparto ricerche. Se ci date un minuto capirete che è molto di più. E state tranquilli, questa non è la solita lode di un prodotto di una marca amica. Qui c’è davvero qualcosa su cui ragionare e farsi qualche domanda.


    our-helmet


    L’invenzione è singolare e non poteva che venire da un posto fuori dai soliti schemi: l’Australia, dove a John Vozzo, nel 2005, mentre è intento a trafficare su un casco da sky diving, viene l’idea di fare un casco che possa essere indossato senza cinturino.


    E come lo si dovrebbe indossare? Il casco si apre sul retro, ci si può infilare la testa e poi richiuderlo. A quel punto si ha un casco che resta un tutt’uno con il capo – quindi non oscilla lateralmente e in verticale, non subisce troppo le alte velocità perché è chiuso sotto il mento. E in caso di incidente, secondo Vozz Helmets, è più facile da sfilare.


    Ecco come funziona:




     



    L’RS 1.0 è omologato anche per l’Europa e il Nord America, ma al momento si può comprare solo in Australia e costa 888 dollari australiani (sarà per l’ossessione cinese secondo cui l’8 porta fortuna?).


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    Fonte: Riders Magazine


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    10 17/12/2015 08:43
    Mi fa un pò impressione. Certo come tutte le novità bisogna farci l'abitudine, ma ho seri dubbi sulla preticità. Il mio casco lo levo anche con i guanti, questo sicuramente no, ma soprattutto con una giacca in pelle con paragomiti, paraschiena, ecc se non c'è la moglie/fidanzata a liberarti da dietro te lo tieni in testa fino a quando non ti spogli.
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    10 17/12/2015 22:17
    Re:
    leonzanna, 17/12/2015 08:43:

    Mi fa un pò impressione. Certo come tutte le novità bisogna farci l'abitudine, ma ho seri dubbi sulla preticità. Il mio casco lo levo anche con i guanti, questo sicuramente no, ma soprattutto con una giacca in pelle con paragomiti, paraschiena, ecc se non c'è la moglie/fidanzata a liberarti da dietro te lo tieni in testa fino a quando non ti spogli.




    Prima di dare un giudizio vorrei vedere quante stelle riuscirà a prendere sulla classifica SHARP.
    Rimane però il dubbio se senza lacci con chiusura a doppia D ti facciano entrare a girare in pista, perchè adesso esigono solo caschi con quel tipo di chiusura. [SM=x44473]

    E comunque con meno di 888 $ ci sarebbero tanti altri caschi nella mia lista dei desideri [SM=x44461]

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    10 16/01/2016 22:00

    Bell presenta i caschi con videocamera integrata per riprese 4k a 360°



    Il Marchio americano svela CES di Las Vegas due caschi che, grazie alla partnership con 360fly, hanno una videocamera integrata che permette riprese a 360° in UHD. L'accessorio, che equipaggia i top di gamma stradali e offroad del Marchio americano, al momento ha come funzione principale l'editing video, ma in futuro potrà portare numerosi vantaggi anche per la sicurezza del pilota
     
    Bell presenta i caschi con videocamera integrata per riprese a 360°

    SEMPRE PIU' TECNOLOGIA

    Bell presenta i caschi con videocamera integrata per riprese a 360°

    Si è da poco concluso a Las Vegas il Consumer Electronics Show (una delle più importanti fiere dell'elettronica di consumo al Mondo) e sono state presentate diverse novità veramente affascinanti, anche nel campo del motociclismo. Yamaha ad esempio ha esposto Motobot: un robot umanoide che è in grado di guidare autonomamente una moto (non ci credete? C'è il video!), mentre BMW ha presentato un nuovo casco con pannello integrato head up display e un nuovo tipo di luci a laser.
    Rimanendo nel mondo caschi, Bell ha invece mostrato due tra i suoi modelli di punta con un accessorio innovativo: una videocamera 360fly integrata che permette di effettuare riprese a 360°. I due caschi in questione sono il top di gamma dell'Azienda americana: l'integrale stradale Star e  il Moto 9 Flex per l'off road. Proposti due ulteriori caschi per ciclismo e sci. Qui la gallery.

    La commercializzazione è prevista per la seconda metà del 2016, con prezzi ancora da definirsi. In Italia tutti i prodotti Bell sono distribuiti da Bergamaschi.  

    CARATTERISTICHE TECNICHE

    Bell presenta i caschi con videocamera integrata per riprese a 360°

    Tutti e quattro i modelli di casco disponibili montano una videocamera 36fly 4K che permette di filmare a 360° con una risoluzione massima di 2880X2880 pixel fino a 30 fps ma anche di scattare le classiche foto in 16:9. Ovviamente c'è la possibilità di editare e condividere il tutto sulle principali piattaforme online tramite un'app dedicata. Sono integrati nella videocamera un rilevatore GPS per la localizzazione delle foto, un barometro, un altimetro e un accelerometro, il tutto gestito da un processore Qualcomm Snapdragon 800. Forse non sarà la fine di action cam e GoPro, ma certamente è un punto di svolta nel settore. La piccola videocamera ha la possibilità di connettersi ad altri dispositivi tramite bluetooth e WiFi, ha un autonomia massima di circa due ore ed è rimovibile, per consentirne un uso indipendente dal casco (una caratteristica che, tra l'altro, dovrebbe diminuire i rischi per il pilota in caso di caduta: se la videocamera si stacca durante l'eventuale impatto, non c'è il rischio che vada ad intaccare l'integrità della calotta con la trasmissione di forze concentrate nel punto di fissaggio dell'accessorio al casco).

    E in futuro...

    In aggiunta alle varie funzioni dell'app sono state date dimostrate dal vivo al CES diverse nuove funzioni di questa tecnologia:

    • AutoPilot action tracking: consente agli utenti di tracciare e seguire molti soggetti nel video rendendo più semplice creare filmati dinamici con il pilota al centro
    • Collision Avoidance Alert: rileva e automaticamente notifica i potenziali pericoli in avvicinamento all'esterno del normale campo visivo del pilota
    • Live Streaming: consente un servizio di streaming live del video a 360° in HD (tramite accessorio venduto separatamente) per professionisti, commercianti o utenti  avanzati
    • Highlight Reel: una funzione di auto editing che autonomamente crea una sequenza di massimo un paio di minuti con i momenti più emozionanti che caratterizzano ciò che abbiamo filmato
    Come si vede, oltre alle ovvie funzioni riferite all'intrattenimento (che aprono però nuovi scenari a chi coi video dinamici ci lavora...), esistono interessanti implicazioni legate alla sicurezza. Diciamo che, se quattro occhi sono meglio di due e se otto sono meglio di quattro (e così via...), certamente un occhio che ci assista guardando contemporanemente in tutte le direzioni è il meglio che si possa desiderare. Immaginiamo poi che le informazioni raccolte dalla viceocamera a 360° si trasformino in segnali che sarà possibile trasmettere al cruscotto della moto o, perché no, proprio a visori head up display integrati nei caschi.

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    10 17/02/2016 23:27
    SuperBike Italia, Febbraio 2016... in edicola:

    SPECIALE: CASCHI RACING
    Quali sono i migliori caschi in circolazione per attentare al proprio record in pista o per la sparata in cima al passo? Sono stati spulciati i cataloghi delle maggiori case produttrici alla ricerca dei top di gamma racing, e ci siamo ritrovati con il proverbiale imbarazzo della scelta...

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    <header>


    HJC: ecco l'RPHA11 in versione Carbon





    Articolo pubblicato su SuperBike - 05-06-2017

    </header>

    Il casco integrale RPHA11 è l’ormai noto top di gamma racing di HJC, modello arrivato sugli scaffali da qualche tempo e che gli smanettoni conoscono molto bene,
    ma che è sempre e costantemente stato oggetto di novità in quanto a versioni estetiche.

    Questa versione Carbon, però, è probabilmente la più bella e aggressiva proposta finora, almeno a giudicare dai consensi raccolti qui in redazione quando sono arrivate le prime foto.

    La calotta in fibra di carbonio ha l’effetto non solo di spalancare le mascelle, ma anche di ridurre il peso fino a 1.300g, mentre il caratteristico design aerodinamico
    è stato ottimizzato per una maggiore efficienza del sistema di ventilazione.

    All’interno, l’imbottitura realizzata in tessuti antibatterici e traspiranti, si avvale ora di guanciali a rimozione rapida in caso di emergenza, mentre le altre
    caratteristiche tecniche restano invariate. L’RHPA11 Carbon viene fornito di serie con due visiere – chiara e fumé scura – complete di Pinlock anti-appannamento,
    sostituibili in tempo record grazie al sistema “RapidFire” di sgancio rapido.

    Prezzo: €549,90 IVA Incl.
    INFO: www.hjchelmets.it


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    00 07/06/2017 20:35
    Occhio ai caschi, hanno una scadenza, dopo tot anni si buttano.
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    00 07/06/2017 20:56
    Il casco è un dispositivo a cui alcuni non danno troppa importanza, ma che si rivela essere uno dei più importanti, se non il più importante, componente il corredo di un motociclista, come e più di tuta, paraschiena, guanti ecc.

    Come tutte le altre cose, necessita di manutenzione e va cambiato. Quando? Ci sono regole ben precise, che vanno ovviamente al di là degli interessi commerciali delle aziende che li producono, perché ne va della nostra sicurezza.



    Un recente sondaggio condotto nel Regno Unito ha fatto però emergere un dato non troppo rassicurante. Dei mille rider oggetto della statistica, è risultato che il 41% possiede un casco che sarebbe da sostituire, in quanto vecchio di almeno cinque anni.

    Una delle regole basilari è proprio quella di non utilizzare elementi troppo vecchi, a causa del naturale degrado di colle e resine utilizzate, in parte dovuto al tempo ed in parte agli agenti atmosferici, shock termici e sole a cui le calotte sono esposte.

    Un'altra norma non scritta prevede che la sostituzione anche in caso di caduta. Una semplice fessurazione può rivelarsi fatale in caso di successivo impatto. Su questo aspetto, i biker d'oltremanica non ne vogliono però sapere.

    Il 60% degli intervistati ha affermato che non cambierà il suo attuale casco fino a quando non sarà coinvolto in un incidente, mentre il 20% non ne acquisterà un altro fino a che quello il suo possesso continuerà ad avere un bell'aspetto.

    E voi, come la pensate? Il casco lo cambiate ogni cinque anni e/o tutte le volte che vi cade? Quli criteri utilizzate, nel sceglierne uno nuovo?

    50/60/80/ 150/200 euro ma te salvi la capocchia mica che all'impatto se sbriciola [SM=x44458]
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