Rifiutano pastasciutta e pizze
Profughi, dilaga lo sciopero del cibo
Il ministero dell’Interno, di fronte ai continui sbarchi, ha aumentato le quote di tutte le regioni italiane. ora il Veneto è chiamato a garantire accoglienza a 6446 migranti.
Dopo i fatti di Eraclea e di Este anche a Udine i profughi accolti dalle associazioni caritatevoli si rifiutano di mangiare quello che viene loro offerto a pranzo e a cena gratuitamente.
Sono stati gli stessi senzatetto e poveri della città, che frequentano il centro, a rimanere per primi sconvolti: i piatti di pastasciutta serviti dai volontari sono rimasti sul tavolo. I profughi non li hanno toccati, mettendo in atto, secondo diversi testimoni, una sorta di "protesta silenziosa".
Di fatto succede che quando gli stranieri si vedono servire una pastasciutta calda, prendono il piatto e buttano tutto il suo contenuto nei bidoni dell'immondizia. Non funziona più il "trucco" dell'aceto, con cui i cuochi condiscono la pastasciutta, perché si possa avvicinare di più come sapore e gusto alla dieta dei musulmani: anche questa "proposta" di menù viene ormai gettata via. Sotto gli occhi attoniti dei poveri della provincia, che non riescono a crederci, perché sanno cosa significa avere fame.
A inizio estate, in una caserma delle forze dell'ordine di Udine, era in corso il foto-segnalamento di due dozzine di clandestini, appena rintracciati in provincia; mossi da compassione, sebbene non fosse loro compito, i tutori dell'ordine hanno chiamato la Caritas chiedendo se era possibile avere un pasto caldo, così da confortare gli stranieri. I volontari sono arrivati subito, con grandi vassoi di pizze da forno. Il profumo di pomodoro e origano si è diffuso in caserma ma è durato poco: una volta consegnate ai clandestini, le pizze sono finite anche in questo caso nel bidone dei rifiuti, sotto gli occhi increduli delle forze dell'ordine.
Un terzo episodio, sempre a Udine, nella Casa dell'Immacolata di don De Roja, sovraffollata di richiedenti asilo, molti minori, nel tentativo di dare a tutti un riparo: qui i volontari si sono sentiti dire che quel cibo messo in tavola per loro, gratis, non andava bene.
Ma che restino a casa loro, o ci tornino. A piedi, che abbiamo gia' speso troppo per questi.
Fonte
Il mago Oronzo mi fa un baffo