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Giornata mondiale su AIDS

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    Arcanna Jones
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    10 01/12/2016 15:35

    Giornata mondiale contro l'Aids, l'Hiv colpisce ogni 2 minuti


    Dati allarmanti arrivano da Unicef: “Infettate soprattutto le ragazze adolescenti"



     


    Il parlamento austriaco decorato con il simbolo della lotta all’Hiv (Afp)

    Il parlamento austriaco decorato con il simbolo della lotta all’Hiv (Afp)




    Roma, 1 dicembre 2016 - Ogni due minuti un adolescente viene infettato dall’Hiv. È questa l’inquietante stima rivelata dall’Unicef, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids. E purtroppo il dato peggiora, sempre stando a quanto sostiene l’ageniza Onu: infatti, secondo le sue stime le nuove infezioni tra gli adolescenti, specialmente in età compresa tra i 15 e i 19 anni, cresceranno dalle 250mila registrate nel 2015 alle 400mila all’anno entro il 2030. Ma questo allarmante panorama si può evitare, se si faranno progressi nel raggiungere e informare i giovani.


    Nel nuovo rapporto di Unicef viene poi specificato come siano soprattutto le donne (due terzi del totale) a essere infettate dall’Hiv. E mentre le morti per Aids sono in calo per tutte le altre fasce di età dal 2010, tra gli adolescenti i decessi sono purtroppo aumentati, specialmente nell’Africa sub-sahariana.


    Del resto, l’Aids rimane una delle maggiori cause di morte tra gli adolescenti nel mondo. Secondo il rapporto sui bambini e l’Aids “For Every Child”, nel 2015 il virus è costato la vita a 41mila ragazzi tra i 10 e i 19 anni (l’87% dei quali nell’Africa sub-sahariana), mentre erano 1 milione e 800mila i loro coetanei a conviverci (l’80% dei quali nell’Africa sub-sahariana).


     


     

    Un dato positivo, però, c’è: sono stati considerevoli i passi avanti nella prevenzione della trasmissione dell’Hiv dall’utero materno. Grazie a questo, fra il 2000 e il 2015 sono stati evitati 1,6 milioni di nuovi contagi; i bambini fino ai 4 anni che convivono con l’Hiv, poi, vanno incontro ai maggiori rischi di morte causata dall’Aids, e i loro casi sono spesso diagnosticati e curati troppo tardi, anche perché solo alla metà dei bambini nati da madri sieropositive viene effettuato un test per l’Hiv nei primi due mesi di vita. Nell’Africa sub-sahariana, mediamenti i piccoli contagiati da mamme sieropositive iniziano e essere curati attorno ai 4 anni di età.


    Il Direttore generale di Unicef, Anthony Lake, è categorico: “Se vogliamo sconfiggere l’Aids, dobbiamo restituire al problema l’urgenza che merita e raddoppiare gli sforzi per raggiungere ogni bambino e ogni adolescente”.


    Ma come? Investendo in innovazione, è il suggerimento, e includendo soluzioni a livello locale; rafforzare la raccolta di dati, porre fine alle discriminazioni di genere e contrastare la stigmatizzazione. E ancora, garantire sistemi di prevenzione, supporto economico e un’educazione sessuale completa. Secondo l’Unicef, nonostante i progressi per prevenire nuovi casi e ridurre i decessi, dal 2014 il finanziamento per contrastare l’Aids è diminuito.


    E per quanto riguarda l’Italia? I dati non sono rassicuranti: nel 2015, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono stati 3.444 i nuovi casi di Aids e, nonostante i numeri siano in costante calo c’è ancora molto da fare. Addirittura, in più del 50% dei casi, si trattava di persone che non sapevano di essere Hiv-positive (arriva oggi nelle farmacie il test fai-da-te per l'Hiv) .


     


     

    “E' un dato preoccupante - afferma il presidente di Anlaids Onlus (Associazione Nazionale per la Lotta contro l’Aids), Bruno Marchini -. Non si deve fermare l’attività di contrasto all’Hiv”. Sabato 3 e domenica 4 dicembre torna poi l’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi di Anlaids, “Un bonsai per Anlaids”, che da oltre 30 anni sostiene la prevenzione e la lotta contro l’infezione da Hiv. I volontari dell’Associazione saranno in mille piazze italiane per offrire Bonsai, le preziose piante ornamentali simbolo della lotta all’Aids. I fondi saranno destinati a sostenere la ricerca clinica, la prevenzione dell’infezione e la lotta allo stigma verso le persone affette dal virus. Testimonial dell’iniziativa sono la conduttrice Rossella Brescia e il rapper Mondo Marcio. E quest’anno il vaso d’autore del Bonsai sarà un pezzo unico realizzato ad hoc dal designer Andrea Castrignano.


    Intanto, a Milano, la Regione Lombardia ha organizzato un falsh mob di sensibilizzazione contro l’Aids nel piazzale Collina, a Palazzo Pirelli.



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    lady considine
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    00 01/12/2016 15:54
    Bisogna tenere sempre alta la guardia, perchè non parlandone più o parlandone meno sembra che sia stato debellato, purtroppo non è così...
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    Quak150
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    Vincitrice dei concorsi:
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    Cinematografo'14
    Gastronomico-Vinicolo'15
    00 01/12/2016 16:11
    Re:
    lady considine, 12/1/2016 3:54 PM:

    Bisogna tenere sempre alta la guardia, perchè non parlandone più o parlandone meno sembra che sia stato debellato, purtroppo non è così...



    Tu dirai che vado a finire sempre li', ma il virus era recesso di un bel po' in Europa in genere. Poi, la politica selvaggia di "porte aperte a tutti i migranti", che sono perlopiu' africani, ha fatto impennare nuovamente i numeri. In tutta l'Europa.

    No dico, qui abbiamo fatto cure, prevenzioni, campagne ecc per contenere il virus, poi ogni africano e' stato lasciato entrare senza alcun controllo di alcun tipo, libero come l'aria di muoversi clandestinamente come e dove voglia, di stuprare chi e quando voglia, e guarda un po', virus che erano praticamente debellati ritornano alla grande. AIDS, epatiti, TBC, meningiti, tifo, e via cosi'.
    E ci si domanda come mai...

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    00 01/12/2016 22:46
    Re: Re:
    Quak150, 01/12/2016 16.11:



    Tu dirai che vado a finire sempre li', ma il virus era recesso di un bel po' in Europa in genere. Poi, la politica selvaggia di "porte aperte a tutti i migranti", che sono perlopiu' africani, ha fatto impennare nuovamente i numeri. In tutta l'Europa.

    No dico, qui abbiamo fatto cure, prevenzioni, campagne ecc per contenere il virus, poi ogni africano e' stato lasciato entrare senza alcun controllo di alcun tipo, libero come l'aria di muoversi clandestinamente come e dove voglia, di stuprare chi e quando voglia, e guarda un po', virus che erano praticamente debellati ritornano alla grande. AIDS, epatiti, TBC, meningiti, tifo, e via cosi'.
    E ci si domanda come mai...





    I buonisti vedono solo una faccia della medaglia, invocano misericordia e accoglienza per tutti, ma poi se facciamo entrare ogni giorno 1000 uomini tra i 20 e 40 anni bisogna prevedere anche che questi almeno una volta al giorno devono fare sesso, sono giovani e nel pieno della libido, quindi se non trovano da pagare prostitute è logico che stuprano le donne che capitano a tiro, a meno che non siano consensienti...
    e durante lo stupro di solito non si usano preservativi.