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Fra le novità che Kappa presenta nel 2017 c’è un nuovo top case, denominato K56N. Si tratta di una fra le soluzioni da viaggio più capienti all’interno del catalogo di Kappa, insieme alle valigie in alluminio K-Venture dedicate alle maxi enduro. K56N è invece dedicato ai maxiscooter, alle tourer stradali, di seguito i dettagli tecnici (qui le foto, che mostrano bene la linea affusolata e meno invadente di quanto la capienza di 56 litri farebbe presupporre).
La nuova linea di borse di Kappa si ispira direttamente al “british style” e al mondo delle cafè racer. Fanno parte di questa linea una borsa da serbatoio, una coppia di bisacce laterali e una roll posteriore; utilizzate separatamente sono pratiche per le esigenze di tutti i giorni, insieme formano un set utile per i viaggi più lunghi. Cura dei dettagli, design e versatilità di utilizzo risultano essere le caratteristiche principali su cui Kappa ha deciso di puntare. Le tre borse sono di colore nero, tono su tono, realizzate in poliestere resistente ai raggi UV ed Eco pelle; sono provviste, all’interno, di una fodera color arancio, dotata di cuciture sigillate per garantire l’impermeabilità. Ogni borsa è impreziosita da particolari in metallo. CARATTERISTICHE TECNICHE
Si tratta della versione in alluminio verniciato nero della linea di valigie per maxienduro Kventure. Una coppia di valigie laterali da 37 litri e due top case, rispettivamente di 58 e 42 litri. Ad affiancare le Kventure, con finitura “natural”, arriva per il 2017 la versione “total black”. Questa doppia soluzione offre ai motoviaggiatori on-off un’ulteriore possibilità di abbinamento estetico con la propria moto. La verniciatura nera dell’alluminio e dei bordi in tecnopolimero contrasta con le barre di fissaggio e i passa cinghia in acciaio inox. “Natural” o “Total Black”, le Kventure si possono montare su quasi tutte le attuali maxi-enduro stradali. Prodotte in Italia, utilizzando alluminio di 1,5 millimetri di spessore, queste valigie presentano bordi in tecnopolimero accoppiati ai rinforzi interni in alluminio profilato. Le serrature montate di serie sono Security Lock. Le valigie laterali e i top case si agganciano al telaio tramite supporti Monokey (sgancio e apertura con una sola chiave). CARATTERISTICHE TECNICHE
Prende il posto del precedente modello, al cui nome aggiunge la “R” di Restyling. Appartiene alla linea di borse morbide “Racer Range”; Kappa l’ha dotata del sistema di fissaggio Tanklock e di una capacità variabile da 14 a 18 litri. La RA308R è una borsa da serbatoio universalmente utilizzabile. Grazie al sistema di fissaggio Tanklock, la borsa si aggancia e sgancia dal serbatoio rapidamente. A renderlo possibile è l’accoppiamento del fondo della RA308R con la flangia che si fissa al tappo serbatoio (sul sito di KAPPA potete trovare il modello compatibile alla moto). Kappa ha inoltre dotato la borsa di una cinghia di sicurezza da fissare al manubrio. Gli elementi che caratterizzano questa borsa sono molteplici: dall’accoppiamento tra poliestere 840D ed ecopelle al porta smartphone removibile, dalle tre tasche esterne alla copertina antipioggia in arancio fluo con finestra trasparente. La RA308R rappresenta la borsa serbatoio “ultimate” di KAPPA e il prezzo al pubblico è di 104 euro. CARATTERISTICHE TECNICHE
Su Motociclismo FUORIstrada di dicembre 2016, uno degli articoli più interessanti (insieme a quello coi consigli per un buon acquisto dell’usato offroad) era la prova comparativa degli zaini da enduro. Naturale riproporla sul web. Iniziamo con la descrizione generale della prova, illustrando la filosofia e i criteri del test (qui la gallery). Poi, a puntate, pubblicheremo le singole prove, da quella dello zaino 9° classificato in su, aggiornando di volta in volta la graduatoria. Il bello del fuoristrada è spingersi in posti nuovi, anche lontani e sconosciuti. E poi nascono tante manifestazioni organizzate su più tappe, e stare in giro per un weekend o per qualche giorno, senza un mezzo-assistenza, richiede di portarsi dietro tutto lo stretto necessario. Ma non tutti vogliono un bagaglio fissato sulla moto. Innanzitutto una borsa da una ventina di litri ha bisogno di un portapacchi solido e di un fissaggio sicuro. Ma anche così si va incontro a diversi inconvenienti: limitata possibilità di movimento in sella (arretrare col corpo in discesa, in particolare), intralcio nel salire e scendere dalla moto (magari al volo, in mulattiera), difficoltà di accedere al bagaglio (con la borsa stagna a tubo); una leggera enduro diventa poi più difficile da guidare (il baricentro si alza, l'avantreno si alleggerisce). Così molti preferiscono tenersi addosso il bagaglio, anche pesante, e sentire la moto libera nella guida. Lo notiamo non solo nelle gite a tappe con le enduro racing, difficili da bagagliare, ma anche nelle manifestazioni con le dual-sport.
Ok, allora bagaglio nello zaino e via per il weekend. Già, ma che caratteristiche deve avere lo zaino? E cosa ci metto dentro? Per il nostro test abbiamo pensato a queste cose: innanzitutto gli attrezzi, magari in un borsello con spazi separati e organizzati; una borraccia graduata con mezzo kg di olio motore (o da miscela per i 2T); camera d’aria anteriore di ricambio (o entrambe) e attrezzatura necessaria a riparare una foratura (chi usa le mousse, o le tireballs, risparmia peso e volume, almeno 1,2 kg). Lo zaino è utile anche nelle gite invernali di un giorno che alternano pezzi in mulattiera a trasferimenti con basse temperature o pioggia. Dato che potremo attraversare condizioni climatiche molto differenti (mattino e sera, alta quota, pioggia, trasferimenti veloci su asfalto, mulattiere dove spingere...), nel bagaglio metteremo una maglia termica, una maglietta intima traspirante, una goletta scaldacollo, le maniche della giacca da enduro da mettere e togliere, guanti puliti di ricambio e un antipioggia compatto. Questo indumento forse nel fuoristrada impegnativo, sotto l’acqua, è d’impaccio: fa sudare tanto e rischia di stracciarsi, diventando inutile. Ma è fondamentale nei i trasferimenti veloci sotto la pioggia ed è utilissimo per “tagliare” l’aria fredda che ci investe nella guida disimpegnata.
Se dormiremo fuori, servono (e bastano) un cambio "civile" per la sera, asciugamano, ciabatte, spazzolino, dentifricio, sapone, caricabatterie e lucchetto compatto. Importantissimo il discorso idratazione: tutti gli zaini sono predisposti ad ospitare una sacca idrica, tranne quelli a tenuta stagna (ovviamente). In questi casi, possiamo preferire una borraccia o una bottiglietta di plastica. Portate semplice acqua (utile anche per rabboccare il radiatore), sali minerali, vitamine, carboidrati ed aminoacidi li possiamo integrare con delle barrette energetiche. Infine c’è l’aspetto fotografia: è molto difficile portare l’attrezzatura migliore. I più si accontentano dello smartphone (ma va in crisi nelle situazioni di movimento e poca luce); ottime le action-cam per i video on-board (ma l’ottica fissa super-grandangolare deforma le immagini in molte situazioni); le fotocamere compatte (anche "rough", resistenti a tutto), con obiettivi zoom potenti e abbastanza nitidi, possono soddisfare l’utente occasionale. Il massimo del compromesso lo si ottiene con le mirrorless: hanno gli stessi sensori APS-C delle reflex (o poco più piccoli, come le Micro 4/3), ottiche intercambiabili di grande qualità, ma dimensioni del corpo macchina poco più grandi di una compatta.
Fatte queste premesse e delineati questi criteri, abbiamo esaminato a fondo 9 zaini pensati per andare in moto:
Nell’articolo di presentazione della comparativa tra 9 zaini da enduro (pubblicata su Motociclismo FUORIstrada di dicembre 2016) vi abbiamo spiegato le modalità della prova, illustrato il “protocollo” del test, argomentato la scelta dei prodotti testati e i criteri di valutazione adottati per le proposte Alpinestars, Amphibious, Bagster, Dainese, GIVI, Held, Kappa, Kriega e Touratech. Abbiamo poi anticipato che sul sito avremmo parlato in dettaglio dei singoli zaini in prova (per il servizio completo non vi resta che chiedere l’arretrato scrivendo a assistenza.clienti@edisport.it). Per ripassare tutte le premesse della prova cliccate qui, mentre per le foto che la descrivono c’è la gallery. Questo articolo dà il via alla rassegna e tratta dello zaino classificatosi al 9° posto, il Kappa R312.
Scheda tecnica
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