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Semiotica degli ipercafoni

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    Dom Pérignon
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    00 28/11/2020 19:37
    Siamo tutti linguisti, glottologi e non solo...
    È curioso vedere come nella nostra lingua alcuni termini che al maschile hanno il loro legittimo significato,
    se declinati al femminile assumono sorprendentemente tutto un altro senso,
    cambiano radicalmente, diventano un luogo comune un po' equivoco che poi è sempre quello,
    cioè un lieve ammiccamento verso la prostituzione.

    Alcuni esempi:

    Un cortigiano: un uomo che vive a corte; Una cortigiana: una mignotta.

    Un massaggiatore: un cinesiterapista; Una massaggiatrice: una mignotta.

    Un uomo di strada: un uomo del popolo; Una donna di strada: una mignotta.

    Un uomo disponibile: un uomo gentile e premuroso; Una donna disponibile: una mignotta.

    Un uomo allegro: un buontempone; Una donna allegra: una mignotta.

    Un gatto morto: un felino deceduto; una gatta morta, una mignotta.


    Continuate pure... [SM=g1700002] [SM=g1741324]
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    possum jenkins
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    00 30/11/2020 23:44
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    00 01/12/2020 01:16
    "Non cacare il cazzo"
    visto che qui posso approfittare della consulenza di fini linguisti vi propongo una questione che ogni tanto mi incuriosisce, cioè... da dove nasce l'espressione "cacare il cazzo"?

    Il significato è chiaro in tutte le regioni italiane, ormai è entrato nell'uso comune, ma da dove nasce? perchè? per come? [SM=x44515]
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    Pipallo
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    00 02/12/2020 00:45
    Re: "Non cacare il cazzo"
    camilllo mandrilllo, 01/12/2020 01:16:

    visto che qui posso approfittare della consulenza di fini linguisti vi propongo una questione che ogni tanto mi incuriosisce, cioè... da dove nasce l'espressione "cacare il cazzo"?

    Il significato è chiaro in tutte le regioni italiane, ormai è entrato nell'uso comune, ma da dove nasce? perchè? per come? [SM=x44515]




    Cacare il cazzo o anche rompere il cazzo
    rimandano all'atto del sesso anale dove il partner passivo dovrebbe essere molto collaborativo per la riuscita del rapporto,
    quando invece oppone resistenza alla penetrazione, la sua ritrosia è equiparabile appunto all'atto dell'espulsione delle feci, con contrazioni dei muscoli dello sfintere anale. [SM=x44506]
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    rufusexc
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    00 02/12/2020 15:25
    Re: Re: "Non cacare il cazzo"
    Pipallo, 02/12/2020 00:45:


    camilllo mandrilllo, 01/12/2020 01:16:

    visto che qui posso approfittare della consulenza di fini linguisti vi propongo una questione che ogni tanto mi incuriosisce, cioè... da dove nasce l'espressione "cacare il cazzo"?

    Il significato è chiaro in tutte le regioni italiane, ormai è entrato nell'uso comune, ma da dove nasce? perchè? per come? [SM=x44515]



    Cacare il cazzo o anche rompere il cazzo
    rimandano all'atto del sesso anale dove il partner passivo dovrebbe essere molto collaborativo per la riuscita del rapporto,
    quando invece oppone resistenza alla penetrazione, la sua ritrosia è equiparabile appunto all'atto dell'espulsione delle feci, con contrazioni dei muscoli dello sfintere anale. [SM=x44506]




    Solo che c'è una questione di fondo, è errato il significato di cazzo che si crede oggigiorno.

    In romanesco, la parola cazzo significa "nulla", ma l'aristocrazia e gli intellettuali l'associarono al membro maschile perché era spesso utilizzata dal popolino, ritenuto ignorante e volgare. Del resto il detto "non vali un cazzo" viene chiaramente utilizzato come alternativa a "non vali niente".

    C'è un sonetto del Belli che chiaramente prende in giro quest'errore perché in realtà la parola cazzo sta solo nel titolo, nel testo enuncia tutti i sinonimi del membro maschile utilizzati a Roma.

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    00 02/12/2020 19:29
    Re: Re: Re: "Non cacare il cazzo"
    rufusexc, 02/12/2020 15:25:




    Solo che c'è una questione di fondo, è errato il significato di cazzo che si crede oggigiorno.

    In romanesco, la parola cazzo significa "nulla", ma l'aristocrazia e gli intellettuali l'associarono al membro maschile perché era spesso utilizzata dal popolino, ritenuto ignorante e volgare. Del resto il detto "non vali un cazzo" viene chiaramente utilizzato come alternativa a "non vali niente".

    C'è un sonetto del Belli che chiaramente prende in giro quest'errore perché in realtà la parola cazzo sta solo nel titolo, nel testo enuncia tutti i sinonimi del membro maschile utilizzati a Roma.





    Una cosa ho capito... che può prendere mille sfumature di significato differenti, non solo dal contesto della frase in cui è inserita questa parola, ma anche dalle differenti esclamazioni con cui viene pronunciata... quindi non mi meraviglierebbe scoprire mille significati differenti anche su questa frase... poi anche tra regione e regione, tra dialetto e dialetto ci potrebbero essere differenze... [SM=x44473]
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    rufusexc
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    00 02/12/2020 21:11
    Re: Re: Re: Re: "Non cacare il cazzo"
    lady considine, 02/12/2020 19:29:




    Una cosa ho capito... che può prendere mille sfumature di significato differenti, non solo dal contesto della frase in cui è inserita questa parola, ma anche dalle differenti esclamazioni con cui viene pronunciata... quindi non mi meraviglierebbe scoprire mille significati differenti anche su questa frase... poi anche tra regione e regione, tra dialetto e dialetto ci potrebbero essere differenze... [SM=x44473]



    No, l'origine della parola "cazzo" è romana, non di altri dialetti. Il significato originale è uno solo: nulla, niente.

    Quindi, alla luce di ciò, la frase "non cagare il cazzo" equivale a "non cagare nulla", ossia stai rompendo le scatole per nulla di importante.

    Il termine è stato male interpretato e, per la maggior parte delle persone, non sapendo il suo effettivo significato, ha preso un'altro significato. Ciò non significa che questo errore sia l'interpretazione giusta della parola.


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    00 03/12/2020 19:53
    Re: Re: "Non cacare il cazzo"
    Pipallo, 02/12/2020 00:45:




    Cacare il cazzo o anche rompere il cazzo
    rimandano all'atto del sesso anale dove il partner passivo dovrebbe essere molto collaborativo per la riuscita del rapporto,
    quando invece oppone resistenza alla penetrazione, la sua ritrosia è equiparabile appunto all'atto dell'espulsione delle feci, con contrazioni dei muscoli dello sfintere anale. [SM=x44506]




    infatti io penso a questo ogni volta che lo dico [SM=x44466] come quando la donna fa i capricci perchè quella sera non gli va l'anale e lo spinge fuori [SM=x44506]

    rufusexc, 02/12/2020 21:11:

    lady considine, 02/12/2020 19:29:




    Una cosa ho capito... che può prendere mille sfumature di significato differenti, non solo dal contesto della frase in cui è inserita questa parola, ma anche dalle differenti esclamazioni con cui viene pronunciata... quindi non mi meraviglierebbe scoprire mille significati differenti anche su questa frase... poi anche tra regione e regione, tra dialetto e dialetto ci potrebbero essere differenze... [SM=x44473]



    No, l'origine della parola "cazzo" è romana, non di altri dialetti. Il significato originale è uno solo: nulla, niente.

    Quindi, alla luce di ciò, la frase "non cagare il cazzo" equivale a "non cagare nulla", ossia stai rompendo le scatole per nulla di importante.

    Il termine è stato male interpretato e, per la maggior parte delle persone, non sapendo il suo effettivo significato, ha preso un'altro significato. Ciò non significa che questo errore sia l'interpretazione giusta della parola.





    Anche la tua spiegazione ha una sua logica apprezzabile, poi però bisogna vedere se col passare del tempo il significato si conserva fedele all'originale... poi oltre al significato c'è anche il significante... l'esplicito e l'implicito... e ognuno è libero di volare con la fantasia.... quando sono in tanti a fantasticare in un modo il significato originale potrebbe anche cambiare negli anni... [SM=x44515]
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    00 20/04/2021 17:07
    "Non rompere il cazzo"
    rufusexc, 02/12/2020 15:25:




    Solo che c'è una questione di fondo, è errato il significato di cazzo che si crede oggigiorno.

    In romanesco, la parola cazzo significa "nulla", ma l'aristocrazia e gli intellettuali l'associarono al membro maschile perché era spesso utilizzata dal popolino, ritenuto ignorante e volgare. Del resto il detto "non vali un cazzo" viene chiaramente utilizzato come alternativa a "non vali niente".

    C'è un sonetto del Belli che chiaramente prende in giro quest'errore perché in realtà la parola cazzo sta solo nel titolo, nel testo enuncia tutti i sinonimi del membro maschile utilizzati a Roma.





    e allora in quest'altra espressione: "Non rompere il cazzo" ?
    qui la parola cazzo dovrebbe essere interpretata diversamente, cioè il senso sarebbe "non disturbare" oppure non far andar via l'ispirazione... non smontare...
    giusto?

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    rufusexc
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    00 27/04/2021 14:23
    Il problema è che una parola dialettale è stata travisata e cambiata di significato e, il significato errato è stato trasportato pari pari nell'uso della lingua italiana.
    Proprio sul significato errato della parola, il Belli scrisse un sonetto dove enuncia tutti i termini con cui si soleva chiamare il pene a Roma. Ne scrisse anche uno sulla vagina.

    Er padre de li santi
    Er cazzo se po di' radica, ucello,
    Cicio, nerbo, tortore, pennarolo,
    Pezzo-de-carne, manico, cetrolo,
    Asperge, cucuzzola e stennarello.

    Cavicchio, canaletto e chiavistello,
    Er gionco, er guercio, er mio, nerchia, pirolo,
    Attaccapanni, moccolo, bruggnolo,
    Inguilla, torciorello e manganello.

    Zeppa e batocco, cavola e tturaccio,
    E maritozzo, e cannella, e ppipino,
    E ssalame, e ssarciccia, e ssanguinaccio.

    Poi scafa, canocchiale, arma, bambino.
    Poi torzo, crescimmano, catenaccio,
    Minnola, e mi'-fratello-piccinino.

    E tte lascio perzino,
    Ch'er mi' dottore lo chiama cotale,
    Fallo, asta, verga e membro naturale.

    Quer vecchio de spezziale
    Dice Priapo; e la su' moje pene,
    Segno per dio che nun je torna bene.

    Giuseppe Gioachino Belli, Roma, 6 dicembre 1832

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    00 04/05/2021 23:52
    Re:
    rufusexc, 27/04/2021 14:23:

    Il problema è che una parola dialettale è stata travisata e cambiata di significato e, il significato errato è stato trasportato pari pari nell'uso della lingua italiana.
    Proprio sul significato errato della parola, il Belli scrisse un sonetto dove enuncia tutti i termini con cui si soleva chiamare il pene a Roma. Ne scrisse anche uno sulla vagina.

    Er padre de li santi
    Er cazzo se po di' radica, ucello,
    Cicio, nerbo, tortore, pennarolo,
    Pezzo-de-carne, manico, cetrolo,
    Asperge, cucuzzola e stennarello.

    Cavicchio, canaletto e chiavistello,
    Er gionco, er guercio, er mio, nerchia, pirolo,
    Attaccapanni, moccolo, bruggnolo,
    Inguilla, torciorello e manganello.

    Zeppa e batocco, cavola e tturaccio,
    E maritozzo, e cannella, e ppipino,
    E ssalame, e ssarciccia, e ssanguinaccio.

    Poi scafa, canocchiale, arma, bambino.
    Poi torzo, crescimmano, catenaccio,
    Minnola, e mi'-fratello-piccinino.

    E tte lascio perzino,
    Ch'er mi' dottore lo chiama cotale,
    Fallo, asta, verga e membro naturale.

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    Giuseppe Gioachino Belli, Roma, 6 dicembre 1832





    ma è normale che nei secoli il linguaggio si evolve tra travisazioni e quantaltro,
    comunque per come la vedo io sopra si sta facendo confusione tra cacare il cazzo e rompere il cazzo, secondo me hanno sfumature di significato differenti [SM=g1700002]

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    00 06/05/2021 16:03
    Re: Re:
    Ujoe, 04/05/2021 23:52:




    ma è normale che nei secoli il linguaggio si evolve tra travisazioni e quantaltro,
    comunque per come la vedo io sopra si sta facendo confusione tra cacare il cazzo e rompere il cazzo, secondo me hanno sfumature di significato differenti [SM=g1700002]



    Non mi risulta che una parola abbia cambiato completamente il suo significato con il passare dei secoli. Se tu ne sei a conoscenza di qualcheduna, dimmela.

    Io so di parole che hanno acquistato un significato differente se utilizzate in ambiti differenti (come ad esempio le parole divisione, armata, etc.); oppure un significato dispregiativo, come ad esempio cafone che in origine significava contadino e ora una persona maleducata, anche perché in passato i contadini erano persone ignoranti, che non sapevano comportarsi secondo l'etichetta.
    In qualche caso la stessa parola si utilizza nello stesso ambito per indicare due persone o cose che hanno funzioni o utilizzi differenti, prendi ad esempio la parola ospite che in italiano indica sia colui che ospita che colui che viene ospitato.
    La parola cazzo non rientra in nessuno degli ambiti che ti ho citato. È una parola dialettale che, è stata travisata nel suo significato originario dalle persone nobili e istruite solo per il fatto che veniva usata di sovente dal popolino e, secondo loro il popolino era ignorante e volgare.

    Del resto anche la stessa parola volgare ha più di un significato dispregiativo e non allo stesso tempo.


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    00 18/02/2023 19:40
    Re: Re: Re: "Non cacare il cazzo"
    camilllo mandrilllo, 03/12/2020 19:53:

    infatti io penso a questo ogni volta che lo dico [SM=x44466] come quando la donna fa i capricci perchè quella sera non gli va l'anale e lo spinge fuori [SM=x44506]



    I nostri antenati dicevano:

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