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brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_dicembre_11/cena-di-natale-piatti-cucina-bresciana-carlos-mac-adden-43f9a980-9ffd-11e5-9e42-3aa7b5e47d...






Primi e secondi
Seguiamo le suggestioni di Marino Marini e di Camillo Pellizzari, con le loro Cucine Bresciane, per i primi: i Casonsèi de puina (la ricotta) o i Malfàcc di spinaci o erbette, entrambi conditi con burro versato e Grana Padano. Qualcosa di dolce, fichi e frutta secca ma anche freschi agrumi, al ritorno dalla Messa, niente d’impegnativo insomma, per essere pronti agl’impegni del giorno seguente. Salumi in primo piano all’antipasto, salame, pancetta ché non siamo provincia da prosciutto crudo, magari - trovarla... - una soppressa da taglio, imponente per dimensioni e contenuto. Ancora Casonsèi ma classici o di carne, ma anche una Minestra sporca con le sue rigaglie (pastina o riso a seconda del luogo) o delle Mariconde in brodo, impreziosite da ritagli di polpa: ovviamente sin dal giorno prima un pentolone ben pieno ci avrà regalato, profumato e fumante, (vero) brodo. Dopo verranno gli animali della corte, il prezioso cappone o la gallina con l’empiöm - classico, e povero, ripieno bresciano a base di pane grattugiato e grana che potrà irrobustire foglie di verza prima scottate per dei Capù sensa cosse o sensa ale... -. Preferiamo a tacchini e tacchinelle ché tanto nostri non sono e affrontiamo piuttosto un’anatra ripiena di castagne o ancora con le invernali verze.

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