00 10/03/2024 12:41
Un vasto incendio è divampato la notte scorsa sul Monte Inici, nel territorio di Castellammare del Golfo nel Trapanese.

Sei squadre dei vigili del fuoco di Trapani e due autobotti sono intervenute per domare le fiamme, alimentate dal forte vento di scirocco.

Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Palermo.


Il Canadair non ha potuto operare a causa delle forti raffiche. Per tutta la notte sono state impegnate 36 unità con 12 automezzi.
Le squadre dei vigili del fuoco sono presenti anche per proteggere le abitazioni e la strada Statale 187.

Per tutta la notte hanno lavorato le squadre dei vigili del fuoco, della forestale e della protezione civile a protezione delle case nella zona del Monte Inici. Ancora sono attivi più fronti di incendi.

Il fuoco è stato appiccato nei pressi della chiesetta della Madonna di Fatima.

Il rogo ha minacciato alcune abitazione e un hotel.

"Il fronte di fuoco dopo l'area del Belvedere ha interessato zona Costa Larga-Romita. Sul posto sono arrivati ma non sono intervenuti i canadair a causa del forte vento. Squadre del servizio antincendio boschivo della forestale, vigili del fuoco e protezione civile al lavoro ininterrottamente per tutta la notte nel tentativo di arginare il gravissimo incendio che ancora una volta ha gravemente ferito il nostro territorio".

Lo afferma il sindaco di Castellammare del Golfo, nel trapanese, Giuseppe Fausto.

Il fronte di fuoco partito dalla zona Madonna di Fatima ha poi lambito l'area del Belvedere, spostandosi in zona "Craparello" da dove si è diviso raggiungendo pizzo Teleffio, nella parte alta della montagna e l'altro fronte in zona costa larga-romita.

"L'incendio - prosegue il sindaco - si è allargato sempre più a causa del forte vento e dell'impossibilità a raggiungere i luoghi nelle ore serali. Monte Inici, la montagna che sovrasta Castellammare del Golfo, tragicamente illuminata dalle alte fiamme per tutta la notte con più fronti di fuoco, all'alba parzialmente circoscritti, che dunque lasciano pensare a roghi di natura dolosa. Presto per fare un bilancio dei gravi danni ma secondo una prima sommaria stima sarebbero già oltre 350 gli ettari di bosco e macchia mediterranea ridotti in cenere. Circa il 30% gli alberi bruciati nel percorso dell'incendio perché è andato a fuoco il sottobosco, in particolare l'ampelodesma", dice e ringrazia "quanti hanno messo e stanno mettendo in sicurezza le aree anche a rischio della loro incolumità".