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Astronomia

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    00 08/02/2013 14:09

    "On February 15th (or, depending where you are, the 16th) a hunk of space rock 45 metres across, called 2012 DA14, will buzz Earth in the closest encounter ever recorded for an asteroid of that size. Zipping along at a speed, relative to Earth, of 7.8km a second (4.9 miles a second), it will approach within 27,700km"
    Fonte: The Economist econ.st/Xr7yqW

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    00 09/02/2013 01:27
    Cataloged as NGC 7635, it is also known simply as The Bubble Nebula.
    Above and right of the Bubble's center is a hot. several hundred thousand times more luminous and around 45 times more massive than the Sun. A fierce stellar wind and intense radiation from that star has blasted out the structure of glowing gas against denser material in a surrounding molecular cloud. The intriguing Bubble Nebula lies a mere 11,000 light-years away toward the boastful constellation Cassiopeia. This view of the cosmic bubble is composed of narrowband and broadband image data, capturing details in the emission region while recording a natural looking field of stars.

    Source: apod.nasa.gov/apod/ap120804.html

    Bubble Nebula fotografata da Evangelos Souglakos con Atik 314L on Equinox ED120
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    00 09/02/2013 01:30
    Atik 383L+ on Skywatcher 190 Mak-Newt, Taken by Keith Egger.
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    00 09/02/2013 01:32
    Andromeda
    Atik 11000 on Takahashi FSQ106, taken by Alfonso Albendea Ruiz.

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    00 09/02/2013 01:37
    Anna Morris captured (314L+ on Celestron CPC800XLT) this image of the Triangulum Galaxy on October 3, 2011. The Triangulum Galaxy, also known as Messier 33 or NGC 598, is a spiral galaxy approximately 3 million light years from the Earth.
    www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.universetoday.com%2F89826%2Fastrophoto-the-triangulum-galaxy-by-anna-morris%2F&h=F...
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    00 09/02/2013 01:40
    Atik 314L on WO FLT98. Taken by Danny Williams.
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    Arcanna Jones
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    00 13/11/2014 20:37
    Sonda Rosetta, Philae atterrato su orlo del cratere: le foto dalla cometa
    Due rimbalzi prima di terminare la discesa sulla cometa hanno portato Philae ad atterrare un chilometro più in là di quanto previsto. E così il lander della sonda Rosetta si è ritrovato sull’orlo di un cratere, in un punto della cometa la cui superficie è piena di detriti e dove i pannelli solari, che dovrebbero garantirne il funzionamento, sono poco illuminati.







    Il centro di controllo dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, lo hanno annunciato durante la conferenza stampa del 13 novembre, il giorno dopo la discesa di Philae sulla cometa. Stephan Ulamec, responsabile delle operazioni di Philae, ha detto:

    “Il lander Philae potrebbe trovarsi probabilmente sull’orlo di un cratere: è quanto lasciano supporre le prime immagini della cometa, trasmesse da file alla sonda Rosetta e inviate a Terra”.

    Altra condizione a vaglio degli scienziati dell’Esa è quella dei pannelli solari, continua Ulamec:

    “I panelli solari del lander Philae sono in buono stato, ma probabilmente poco illuminati. Di conseguenza sarà necessario rioentarli”.

    Secondo una prima ricostruzione, spiega Ulamec, Philae avrebbe rimbalzato due volte sulla superficie. La prima alle 16,33, momento del primo contatto, risalendo a 455 metri di altezza, e la seconda alle 18,26, risalendo di 3 metri per poi atterrare:

    “Ieri ho detto che siamo atterrati due volte: ora posso dire che abbiamo fatto tre atterraggi”.

    (Credit Photo: Esa)

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    Arcanna Jones
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    00 14/11/2014 11:21
    European Space Agency, ATV Edoardo Amaldi approaches ISS

    ATV Edoardo Amaldi approaches the ISS for docking on 28 March 2012. It was taken by NASA astronaut Don Pettit on board the ISS, and shows the ATV thrusters firing under automated control as the vessel nears the Russian module where it docked.
    Credit: ESA/NASA/Don Pettit

    Scattata il 28 marzo 2012
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    Arcanna Jones
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    00 01/07/2015 10:15
    <header class="post-header">

    Congiunzione di Giove e Venere: 30 giugno, l’incontro tanto atteso


    I due pianeti insieme sembreranno formare una stella binaria.
    Oltre alle lune di Giove, sarà visibile anche Regolo, la stella della costellazione del Leone

    </header>
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    La congiunzione Venere-Giove è uno spettacolo ogni anno atteso con trepidazione da astronomi e amatori perché regala una visione decisamente diversa dei due corpi celesti. I due pianeti, i corpi celesti più luminosi del Sistema solare (dopo Sole e Luna) si avvicineranno, ai nostri occhi fino ad una distanza inferiore al diametro della Luna, culminando un processo in corso da un mese e che stasera alle 22 registrerà appunto la congiunzione.
    L`anno scorso il fenomeno si era verificato il 18 agosto prima dell`alba, oggi invece l “abbraccio” tra i due pianeti potrà essere osservato dopo il tramonto, anche se il massimo avvicinamento si verificherà alle 6 ora italiana del primo luglio. Venere e Giove saranno ben visibili dall`Italia, come segnala Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica, invitando a puntare i telescopi verso ovest.
    venere gioveA inizio mese i due pianeti, che non sono certo passati inosservati nell’ultima settimana per le evoluzioni notturne nei cieli italiani, erano separati di 20° (circa il doppio della larghezza di un pugno tenuto a braccio teso verso il cielo) e in poche settimane si sono avvicinati sempre di più. Stanotte, allungando un braccio verso il cielo, si potrà coprire entrambi i pianeti con la sola punta del mignolo, anche se la mezzaluna di Venere apparirà molto più luminosa rispetto al più “opaco” Giove.
    Gli esperti affermano che i due pianeti insieme sembreranno formare una stella binaria. Oltre alle lune di Giove, sarà visibile anche Regolo, la stella della costellazione del Leone.
    Durante la famosa congiunzione del 17 maggio 2000, Giove e Venere si sono trovati alla distanza minima di soli 0,01°, ma erano entrambi troppo vicini al Sole per essere visti dalla Terra. L`anno prossimo, il 27 agosto 2016, torneranno a mostrarsi a braccetto durante una congiunzione serale, separandosi di soli 0,1°.
    Anche se i due pianeti sembreranno molto vicini alla Terra, in realtà li separerà comunque una grande distanza: Venere si trova a 77 milioni di chilometri e Giove a 909 milioni di chilometri.
    Visti da un telescopio amatoriale i due oggetti sembreranno della stessa dimensione, ma in realtà è un`illusione ottica, perché Giove, anche se molto più lontano, è decisamente più grande di Venere. Uno speciale di Media Inaf verrà dedicato proprio alla congiunzione Venere-Giove mercoledì 1 luglio.


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    Arcanna Jones
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    00 01/07/2015 10:15
    <header class="post-header">

    Congiunzione di Giove e Venere: 30 giugno, l’incontro tanto atteso


    I due pianeti insieme sembreranno formare una stella binaria.
    Oltre alle lune di Giove, sarà visibile anche Regolo, la stella della costellazione del Leone
    30 giugno 2015 14:11 - F.F.

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    La congiunzione Venere-Giove è uno spettacolo ogni anno atteso con trepidazione da astronomi e amatori perché regala una visione decisamente diversa dei due corpi celesti. I due pianeti, i corpi celesti più luminosi del Sistema solare (dopo Sole e Luna) si avvicineranno, ai nostri occhi fino ad una distanza inferiore al diametro della Luna, culminando un processo in corso da un mese e che stasera alle 22 registrerà appunto la congiunzione.
    L`anno scorso il fenomeno si era verificato il 18 agosto prima dell`alba, oggi invece l “abbraccio” tra i due pianeti potrà essere osservato dopo il tramonto, anche se il massimo avvicinamento si verificherà alle 6 ora italiana del primo luglio. Venere e Giove saranno ben visibili dall`Italia, come segnala Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica, invitando a puntare i telescopi verso ovest.
    venere gioveA inizio mese i due pianeti, che non sono certo passati inosservati nell’ultima settimana per le evoluzioni notturne nei cieli italiani, erano separati di 20° (circa il doppio della larghezza di un pugno tenuto a braccio teso verso il cielo) e in poche settimane si sono avvicinati sempre di più. Stanotte, allungando un braccio verso il cielo, si potrà coprire entrambi i pianeti con la sola punta del mignolo, anche se la mezzaluna di Venere apparirà molto più luminosa rispetto al più “opaco” Giove.
    Gli esperti affermano che i due pianeti insieme sembreranno formare una stella binaria. Oltre alle lune di Giove, sarà visibile anche Regolo, la stella della costellazione del Leone.
    Durante la famosa congiunzione del 17 maggio 2000, Giove e Venere si sono trovati alla distanza minima di soli 0,01°, ma erano entrambi troppo vicini al Sole per essere visti dalla Terra. L`anno prossimo, il 27 agosto 2016, torneranno a mostrarsi a braccetto durante una congiunzione serale, separandosi di soli 0,1°.
    Anche se i due pianeti sembreranno molto vicini alla Terra, in realtà li separerà comunque una grande distanza: Venere si trova a 77 milioni di chilometri e Giove a 909 milioni di chilometri.
    Visti da un telescopio amatoriale i due oggetti sembreranno della stessa dimensione, ma in realtà è un`illusione ottica, perché Giove, anche se molto più lontano, è decisamente più grande di Venere. Uno speciale di Media Inaf verrà dedicato proprio alla congiunzione Venere-Giove mercoledì 1 luglio.


    [Modificato da Arcanna Jones 01/07/2015 10:16]
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    Iper Spettegules 2015
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    00 01/07/2015 11:25
    Ma ci vuole un telescopio? [SM=x44473]
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    Arcanna Jones
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    00 01/07/2015 12:23
    Re:
    pliskiss, 01/07/2015 11:25:

    Ma ci vuole un telescopio? [SM=x44473]




    Non necessariamente, se hai una buona vista riesci comunque a goderti lo spettacolo, però considerando che è uno spettacolo raro se hai un binocolo o qualcosa di meglio come un telescopio vedi meglio [SM=x44462]
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