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PALCOSCENICO - l'arte dietro il sipario

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    00 25/03/2012 15:02
    "I LIVE YOU", PUBBLICO GUIDA LA DANZA

    In scena dal 27 marzo al 1° aprile "I Live You" di Romano Marini Dettina al Teatro Olimpico di Roma.

    L'autore è un grafico e questo spiega il coinvolgimento del pubblico che, dotato di bacchette luminose, "muove" i ballerini creando una scenografia fantasmagorica. La tecnologia si trasforma così in poesia. Luci, colori, disegni, fantasie e sogni di ognuno diventano immagini condivise da tutti.
    "Più che uno spettacolo - spiega l'autore 35enne - è un'esperienza percettiva e poetica fuori dall'ordinario".

    Il pubblico in sala crea lo spettacolo attraverso l'uso di strumenti digitali.

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    00 26/05/2012 15:18
    MUSICA E TEATRO A ROMA CON "IL 7 SI FA IN 4"

    Cinque settimane, a partire da ieri, all'insegna dell'intercultura, al Parco Madre Teresa di Calcutta, a Roma, con musica, teatro, ballo, laboratori, sport.

    Tanti appuntamenti per la seconda edizione di "Il 7 si fa in 4", la manifestazione promossa dal settimo municipio come occasione per far incontrare e conoscere le realtà creative e culturali del territorio. Espressione interculturale per eccellenza, la musica ha in calendario appuntamenti con la musica africana di Moustapha Mbengue e Tam tam Morolà, quella del rock progressive dei Primaluce e le nuove realtà dell'hip-hop. Spazio dedicato anche alle band emergenti della capitale.
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    00 19/09/2012 15:15
    Concerto di "Musica Perduta"
    Sabato prossimo a Foligno (Perugia), Chiesa di S. M. Infraportas

    concerto dedicato alle musiche scritte da Giovanni Battista Fontana
    (1589-1630) per il gentiluomo folignate Urbano Roscioli, coppiere di SS. papa Urbano VIII.

    Il concerto è inserito nell'ambito del festival SEGNI BAROCCHI.

    Alle ore 10 sarà celebrata, nella stessa Chiesa, una S. Messa in rito romano antico, animata da MVSICA PERDVTA con musiche del XVII secolo

    Programma del Concerto:
    La musica al tempo di Giovanni Maria Roscioli
    Giovanni Battista Fontana (1589-1630) Sonata VII à due

    Sonata IX à due
    Sonata XV à tre
    Giacomo Carissimi (1605-1674) Lucifer mottetto à voce sola e bc
    Giovanni Battista Fontana (1589-1630) Sonata VIII à due
    Sonata V à uno
    Sonata XVII à tre
    Girolamo Frescobaldi (1583-1643) La Maddalena alla Croce sonetto
    spirituale
    Giovanni Battista Fontana (1589-1630) Sonata X à due
    Sonata III à uno
    Sonata XIII à tre
    Girolamo Frescobaldi (1567-1643) Donna siam rei di morte, sonetto
    MVSICA PERDVTA
    Giovanni Battista Fontana (1589-1630) Sonata XI à due
    Sonata XII à due
    Sonata XVIII à tre
    Biagio Marini (1594-1663) Lauda Jerusalem, salmo a 3. Basso, violino e bc

    MVSICA PERDVTA
    Ensemble con strumenti originali

    Mauro Borgioni baritono

    Monika Toth violino barocco
    Renato Criscuolo basso di violino
    Michele Carreca tiorba
    Alberto Bagnai clavicembalo e flauto dolce


    La raccolta Sonate à 1. 2. 3. Per il Violino, o Cornetto, Fagotto, Chitarrone, violoncino o simile altro
    Istromento del già M.to Ill.re Sig.re Gio: BATISTA FONTANA, nell’eccellenza di questa professione Frà i
    megliori Ottimo. rappresenta le uniche composizioni finora note del musicista bresciano. Poco sappiamo
    della sua biografia. Studiò molto probabilmente con Biagio Marini ed ebbe incarichi a Venezia, a Roma e a
    Padova, dove morì il 7 Settembre 1630 per una pestilenza.
    MVSICA PERDVTA
    Nonostante la scarsità di notizie sul personaggio e l’assenza di ulteriori composizioni, la raccolta di sonate di
    Fontana si erge a pietra miliare nella storia della musica strumentale italiana. Essa è composta da diciotto
    composizioni (numero oltretutto molto insolito, generalmente le raccolte comprendono 6, 12 o 24 numeri),
    tutte denominate sonate, senza alcuna specificazione se da chiesa o da camera, anche se un rapido sguardo
    alla partitura fa sicuramente propendere per una destinazione ecclesiastica, come di evince anche dalla
    dedica: le sonate infatti dono DEDICATE ALL’ILL.MO ET REV.MO MONS. ABBATE GIO: MARIA ROSCIOLI,
    COPPIERO DI N.S. PAPA URBANO VIII. Giovanni Maria Roscioli nacque a Foligno nel 1604. Qui prese, nel
    1621, gli ordini minori e si trasferì a Roma, presso la corte del papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini
    (1568-1644). Il Roscioli aveva avuto già modo di conoscere il cardinale Barberini quando questo fu vescovo
    di Spoleto, dal 1608 al 1617 e la sua elezione al soglio pontificio, nel 1623. Oltre a Giovanni Maria, che
    prima del 1631 divenne coppiero del papa, entrarono nella corte papale anche il di lui padre, Bartolomeo,
    con il titolo di cameriere segreto del papa e Angelo Giori, zio di Giovanni Maria, che divenne Maestro di
    camera del Pontefice. Il rapporto intercorso tra Urbano VIII e Giovanni Maria Roscioli è perfettamente
    sintetizzato dal Faloci Pulignani che scrive, ne I priori della cattedrale, < in Foligno il Cardinale Maffeo Barberini, da questi, divenuto papa, oltre agli offici e i benefici anzidetti, ebbe
    tante dimostrazioni di benevolenza, che certo sarebbe stato creato Cardinale, se la morte di ambedue non
    l’avesse impedito>>.
    Tornando alle sonate, come da frontespizio, esse possono essere a una, due o tre parti soliste, sempre
    sostenute dal basso continuo. Le parti soliste possono essere per uno strumento soprano o per uno
    strumento basso, che però non figura mai come unico solista ma sempre insieme ad altri strumenti acuti.
    Fontana dà anche un’indicazione di massima per gli strumenti che si possono utilizzare: per gli strumenti
    acuti indica il violino o il cornetto, mentre per quelli bassi il fagotto, il chitarrone, il violoncino o altro.
    Ovviamente, come in gran parte della musica del primo Seicento, queste indicazioni sono assai relative e
    non impediscono certo di utilizzare altri strumenti in uso in quell’epoca. MVSICA PERDVTA ha affidato le
    parti acute al violino, al flauto dolce, mentre le parti gravi al basso di violino e all’arciliuto, che sono anche
    impiegati nel basso continuo, insieme al clavicembalo. Il numero degli strumenti indica i solisti, i quali sono
    sempre supportati dal basso continuo.
    Alle composizioni di Giovanni Battista Fontana fanno da contorno alcuni pezzi vocali, scritti da compositori
    più o meno coevi, nelle città ove il compositore bresciano ha lavorato: Brescia e Venezia rappresentate da
    Biagio Marini e Roma, rappresentata da Girolamo Frescobaldi e Giacomo Carissimi, veri e propri araldi
    musicali della Controriforma. Questi brani illustrano al meglio le reciproche influenze, tipiche del Barocco
    italiano, tra musica vocale e musica strumentale, tra musica sacra e musica profana.
    Renato Criscuolo

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    Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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    Serre Di Rapolano, Siena, Toscana. Domenica 15 dicembre 2013 - Orario 17.00
    "Quadri di vita quotidiana sui mezzi di trasporto pubblico"
    il primo appuntamento della rassegna "Teatro Teatro a Km 0 & Teatro al Museo"
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    “L’amore migliora la vita” al Teatro Sala Umberto di Roma


    Doppia coppia di attori nella nuova commedia di Angelo Longoni in scena fino al 21 febbraio

    fotoInterno bianco borghese sulle note di Can’t take my eyes off of you, colonna sonora della commedia che sarà declinata in diverse versioni: sullo sfondo una coppia borghese impegnata freneticamente a preparare la cena. Simmetricamente, dall’altro lato della scena un’altra coppia si prepara per uscire e partecipare con un certo disappunto alla stesa cena. Comincia così L’amore migliora la vita, la nuova commedia scritta e diretta da Angelo Longoni che ha debuttato al Teatro Sala Umberto di Roma pochi giorni fa (dove sarà in scena fino al 21 febbraio) e che mette in scena un quartetto di attori, Ettore Bassi, Eleonora Ivone, Gaia De Laurentiis e Giorgio Borghetti, volti noto che si dividono abitualmente fra cinema, televisione e teatro.


    Si capisce immediatamente che si tratta di due coppie completamente diverse: borghese e arricchita la coppia formata da una convincente Gaia De Laurentiis nel ruolo di una casalinga dimessa e timorosa e Giorgio Borghetti, imprenditore un po’ rozzo e arrogante, sprezzante e un po’ altera la coppia formata da Eleonora Ivone, giornalista di riviste femminili ed Ettore Bassi nel ruolo di uno sprezzante e altero violinista (neppure lui immune alle comuni miserie umane). Si capisce fin da subito che si tratta di quattro persone completamente diverse e che a cena non mancheranno le scintille. Dopo i primi convenevoli e i primi approcci degni di una conversazione civile, le maschere finiscono per cadere e ciascuno dei protagonisti in scena mostrerà più o meno chiaramente la propria personalità stratificata senza risparmiare meschinità e fragilità.


    Commedia “da camera” leggera, verbosa, ma non troppo, L’amore migliora la vita è un testo che punta sulla presenza convincente del quartetto d’attori in scena, perfettamente in linea con l’attualità (e la legge sulle unioni civili di cui si parla tanto in questo momento), ma che in realtà non affronta il tema dell’omosessualità, o meglio non solo, ma lo utilizza come spunto per cominciare un lavoro di analisi sull’amore in generale, sul matrimonio, il sesso e le dinamiche della coppia con tutte le sue difficoltà, fra frustrazioni, desiderio di migliorare sé stessi o di risultare migliore agli occhi degli altri. Non manca neppure lo spunto, molto interessante sul ruolo genitoriale: tutti, nessuno escluso, si dimostrano in un modo o nell’altro inadeguati nel ricoprire il ruolo di madre e padre, incapaci di comprendere i propri figli, lasciandosi andare a meschinità e incomprensioni. Tanto che forse saranno proprio i figli a poter insegnare qualcosa di più ai propri genitori. Piccolo apologo buonista sulla necessità della moralità nell’immoralità quotidiana, in L’amore migliora la vita, il vetriolo resta solo in superficie e le battute, godibili e divertenti, non lo rendono certamente un testo spietato, un gioco al massacro: negli intenti di Longoni c’è senza dubbio la volontà di mostrare le debolezze umane e le dinamiche di coppia, ma senza scavare con cattiveria per ribadire un piccolo, irrinunciabile assioma: capire che tutte le forme d’amore, fra solidarietà e altruismo e in tutte le loro espressioni aiutano davvero a rendere migliore la vita.


    Promozione speciale della Sala Umberto in occasione della recita delle ore 17:00 di domenica 14 febbraio: per tutte le coppie spettacolo e aperitivo a teatro nella nuova cornice del ViVi Bistrot a un prezzo speciale (platea euro 45,00 balconata euro 36,00).
    Fonte: Teatri on Line

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