Il Redditest è uno strumento software predisposto dall’Agenzia delle entrate per consentire al contribuente di verificare se le spese sostenute dal proprio nucleo familiare sono coerenti con il reddito familiare complessivo lordo.
Per quale motivo è utile usarlo?
Perché l’agenzia si baserà su un principio analogo quando controllerà le dichiarazioni dei redditi. Se le spese sostenute superano di molto il reddito dichiarato, c’è qualche problema. Quindi quelle dichiarazioni passeranno ad un livello di verifica superiore, per controllare che non si tratti di evasione. Nella maggior parte dei casi sono errori di compilazione. Ma questi comportano sempre almeno l’invio di una comunicazione al contribuente, annessa a cartella esattoriale. Quindi scocciature, perdite di tempo e di denaro. Di conseguenza il Redditest permette di sapere se potranno esserci problemi, anticipando molti di questi intoppi. La simulazione va riferita a redditi guadagnati e spese sostenute nel 2011. Il software viene aggiornato automaticamente ogni volta che si apre.
Dove si trova e come si usa?
Il Redditest è un programma gratuito e si scarica dal sito web dell’Agenzia, al seguente link: http://redditest.agenziaentrate.it
E’ necessaria una conoscenza di base nell’utilizzo del computer, ma non servono particolari abilità. Ma prima di scaricare il software, è necessario avere accanto a sè i documenti che poi verranno portati al commercialista, al Caf o agli uffici dell’agenzia quando si dovrà effettivamente compilare la dichiarazione. Dunque, computer acceso, connessione ad internet attiva, e via. Il Redditest funziona su tutti i più diffusi sistemi operativi: Windows (da XP in poi), Mac (da OS X 10.5 in poi) e Linux (distribuzioni Ubuntu, Fedora e Red Hat 9). Nel sistema operativo deve esserci installato Java. Se non lo è, si può scaricare a questo link:http://www.java.com/it/download/. Di seguito i dettagli per ogni voce.
Esecuzione: per eseguire Redditest, è sufficiente fare doppio click sulla sua icona. Il suo utilizzo è mediamente semplice. Innanzitutto vanno inseriti i dati sulla composizione della famiglia (singoli, coppia, figli, genitori). Le varie possibilità sono selezionabili da un menu. Poi si preme su “continua”, in basso a destra. A sinistra appariranno i componenti del nucleo scelto (componente 1, 2, 3, eccetera). Per ognuno ci sono dei sottomenu comprendenti le varie tipologie di spese.
Reddito familiare complessivo: si somma il reddito lordo di ciascun componente della famiglia; si trova sul modello Unico, 730 o Cud. Vanno inseriti anche i redditi per cui non è obbligatoria la dichiarazione: stipendi arretrati, Tfr, interessi su conti correnti e depositi, redditi sottoposti a cedolare secca e assegni periodici per alimenti in caso di separazione o divorzio.
Abitazione: se di proprietà, indicare il tipo (esempio: A2, A3), dato disponibile sul rogito o sulla visura catastale; poi la superficie in metri quadri e la percentuale di possesso e per quanti mesi: se intestata alla coppia ed è stata acquistata prima del 2011, si indicherà 50% e 12 mesi; se in affitto, indicare il canone totale pagato nell’anno, e per quanti mesi è stato pagato; se il contratto di locazione è cointestato, indicare solo la cifra pagata individualmente (quindi la metà del totale, se cointestato con il coniuge). Se si hanno altre abitazioni, selezionare a sinistra la voce “altre abitazioni” e ripetere la procedura.
Spese abitazioni: si indica, sempre per la quota di propria spettanza, quanto si è pagato complessivamente per il mutuo e per eventuali spese di manutenzione straordinaria (ad esempio bonifica amianto o rifacimento facciate); quanto si è pagato all’agenzia immobiliare per l’acquisto o la locazione; quanto per i collaboratori domestici, compresi i contributi; quanto per la bolletta elettrica e per quella del gas; quanto per la telefonia fissa e mobile, compreso l’acquisto degli apparecchi; quanto per elettrodomestici, per arredamenti, per oggetti d’arte o antiquariato.
Mezzi di trasporto: se si possiedono, indicare tipo (dalla moto all’aereo), la potenza in Kilowatt (si trova sul libretto di circolazione), la quota di possesso e i mesi.
Assicurazioni e contributi: importi complessivi pagati per eventuali assicurazioni sulla vita, infortuni, danni, malattia o altro tipo (escluso trasporti). Se non si è lavoratori dipendenti, indicare contributi obbligatori, volontari e versamenti per previdenza complementare.
Istruzione: spese per iscrizioni, libri e materiale didattico significativo; fino alle scuole superiori va messo tutto insieme, università e master sono separati.
Tempo libero e cura della persona: abbonamenti ad eventi sportivi e culturali, spese per pratica sportiva, partecipazioni ad associazioni culturali o ricreative; abbonamenti a pay tv, spese per giochi on line e anche numero di cavalli posseduti; spese per vacanze organizzate, alberghi e vacanze di altro tipo; centri benessere e altri servizi per la cura della persona.
Spese varie: qui vanno indicate le spese mediche complessive (le stesse ricevute usate per la dichiarazione dei redditi); gli assegni versati all’ex coniuge; la restituzione di prestiti (esclusi i mutui per la casa); gli animali domestici; le apparecchiature elettroniche; gioielli e preziosi.
Investimenti e disinvestimenti: separatamente per gli ultimi 3 anni, le uscite totali per acquistare qualsiasi tipo di bene da investimento (l’elenco appare cliccando sul punto interrogativo blu accanto alla voce); dal totale, specificare la cifra sborsata solo per terreni edificabili, azioni e imbarcazioni; indicare poi le entrate totali dai disinvestimenti (cioè quanto si è incassato vendendo in quell’anno alcuni beni), sempre specificando terreni, azioni e barche.
Tutte queste operazioni vanno ripetute per ogni componente del nucleo familiare.