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Genova, crolla parte di un ponte sull’A10

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2018 00:38
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14/08/2018 23:40

Re: Re:
rufusexc, 14/08/2018 22.16:



Il problema è che dipendiamo troppo sul trasporto su ruote. Esistono ponti più vecchi al mondo, ma resistono senza problemi, spesso perché gli vengono imposti limiti di peso ai veicoli in transito.
Indubbiamente, quando fu realizzato non pensavano a un traffico del mondo di oggi.
Ho sentito un'intervista al responsabile di Autostrade S.p.A. di Genova, che dice che ogni tre mesi venivano effettuati controlli.
Pensate a quanto può trasportare un TIR oggigiorno, non è il carico che poteva trasportare un camion dell'epoca (1967), anche le macchine pesano di più di quelle dell'epoca, senza contare la loro numerosità.
Per fare un esempio:
- Fiat Nuova 500 (1957-75) = 470/530 kg;
- Fiat Cinquecento (1991-98) = 735 kg;
- Fiat 500 (2007-) = 855/980 kg.
Per colpa degli Agnelli, si è data più importanza al trasporto privato rispetto al trasporto pubblico, oramai è quasi difficile trovare nuclei familiari con solo una macchina e, ci ritroviamo ad avere più dell'80% del traffico merci su ruote, invece su rotaia.
Ponti, viadotti e strade pensate 30-50 anni fa per un traffico di 1-2 milioni di tonnellate magari all'anno, ora si ritrovano con 4-5 volte quel traffico.
Però, non come hanno detto dei giornalisti e dei politici che queste cose capitano solo in Italia, è un problema che riguarda tutti i paesi. Negli USA non stanno messi meglio di noi.
E non è come hanno detto Di Maio e Toninelli che gli eventuali responsabili pagheranno.
In televisione stanno dando solo come probabile causa la mancata manutenzione, l'anzianità dell'opera, il maltempo, ma nessuno riporta il maggiore traffico su strada che negli ultimi 50 anni è aumentato in maniera vertiginosa.
Provate a viaggiare in autostrada o nelle strade statali di giorno feriale e provate a contare quanti TIR incontrate e, pensate invece se fossero utilizzati i treni merci, con anche meno inquinamento atmosferico.







Quando si progetta un ponte del genere si deve prevedere anche un possibile aumento di traffico.
Quello che non si vuole accettare però è che queste opere non sono eterne: dopo 70-80 anni al massimo devoo essere demolite e rifatte ex novo, perchè oltre l'aumentato traffico c'è una sollecitazione meccanica impercettibile da un'esame visivo, la "fatica": ogni qualvolta passa un tir abbastanza pesante le parti metalliche delle armature vengono sottoposte a fatica e dopo un numero molto elevato di cicli vengono meno alcune proprietà meccaniche dei materiali.

Un'altra cosa che non si vuol accettare è quella di dover fare una manutenzione seria e scrupolosa, al più ci si limita ad una manutenzione di facciata, lo stretto necessario, spendendo il meno possibile. [SM=x44465]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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