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Luca De Fusco è il nuovo direttore generale del Teatro di Roma.:

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2024 19:40
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20/01/2024 18:57

Luca De Fusco è il nuovo direttore generale del Teatro di Roma.

De Fusco è stato nominato questa mattina dal Consiglio della Fondazione al quale non hanno partecipato il presidente Francesco Siciliano e la consigliera del Comune di Roma Natalia di Iorio.

La riunione del cda che ha nominato Luca De Fusco direttore generale del Teatro di Roma è "invalida come recita lo statuto della Fondazione": a puntare il dito è il presidente della Fondazione, Francesco Siciliano, assente come la consigliera nominata dal Comune, Natalia Di Iorio.

E sottolinea: "Una scelta per la direzione del Teatro Roma che taglia fuori la città sarebbe una rottura del patto territoriale che è alla base di questo teatro". Siciliano ha poi precisato: "Io non ho alcuna intenzione di dimettermi, perché penso che, come diceva Gramsci, le rivoluzioni vadano fatte dall'interno. Altra cosa sarebbe se i soci decidessero di tornare ad un commissariamento, in quel caso il cda decadrebbe".

"Questa mattina è avvenuto un fatto molto grave - spiega l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor - Questo incontro è, nei fatti, abusivo perché non rispetta le prerogative del Presidente Siciliano che ieri sera aveva disposto di aggiornare la riunione del Cda già da lui convocato, come previsto dallo statuto. È evidente quindi che è in corso un tentativo di occupazione da parte della destra di una fondamentale realtà del sistema culturale romano e italiano che denunciamo e a cui ci opporremo con tutte le nostre forze. La libertà e l'autonomia della cultura sono valori non negoziabili. Spero che nelle prossime ore prevalgano la ragionevolezza e il buon senso".
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20/01/2024 19:00

"Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica lancia un monito contro il pensiero unico nella cultura dalla destra arriva un inquietante segnale che deve suonare da allarme per quelli che hanno a cuore il pluralismo e il senso delle istituzioni.La Fondazione Teatro di Roma è un patrimonio della città, sostenuta finanziariamente quasi totalmente dal Campidoglio, e non possiamo in alcun modo accettare che le scelte più importanti, a partire dalla nomina del suo Direttore, vengano assunte con la forza, imponendo nomi e strategie dai soli consiglieri nominati da Governo e Regione Lazio".

Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

"Ragionare in termini di prepotente occupazione è totalmente contrario al nostro spirito di collaborazione istituzionale con cui invece sarebbe stato necessario procedere - aggiunge - Roma è capitale anche della Cultura, una città aperta che parla a tutto il Paese e noi ci opporremo in ogni modo e con ogni strumento contro questa volontà di prevaricare che rischia solo di produrre macerie".

Il "prestigio storico dei teatri di Roma - conclude il sindaco della capitale - non può essere considerato alla stregua del bottino di una parte politica".
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20/01/2024 19:01

"Questa mattina è avvenuto un fatto molto grave che riguarda il Teatro di Roma.I consiglieri di amministrazione nominati dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio hanno deciso di svolgere una riunione che ha come oggetto la nomina del nuovo direttore generale della Fondazione Teatro di Roma e hanno proceduto alla sua nomina senza che fossero presenti il presidente del Cda della Fondazione Francesco Siciliano e la consigliera designata dal Comune Natalia Di Iorio.Questo incontro è, nei fatti, abusivo perché non rispetta le prerogative del Presidente Siciliano che ieri sera aveva disposto di aggiornare la riunione del Cda già da lui convocato, come previsto dallo statuto. È evidente quindi che è in corso un tentativo di occupazione da parte della destra di una fondamentale realtà del sistema culturale romano e italiano che denunciamo e a cui ci opporremo con tutte le nostre forze.La libertà e l'autonomia della cultura sono valori non negoziabili. Spero che nelle prossime ore prevalgano la ragionevolezza e il buon senso".

Così l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
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22/01/2024 05:44

"La nostra è stata una scelta di responsabilità assolutamente legittima, altrimenti proseguiremmo con una fondazione 'monca' senza l'organo amministrativo e anche di conduzione artistica, più importante.E questo costituirebbe un pregiudizio sia per il Teatro di Roma che per la stessa città che rappresenta".

Così, il vicepresidente del Teatro di Roma, Danilo Del Gaizo, dopo le polemiche e la spaccatura in Cda per la nomina del nuovo presidente della fondazione. "Io mi auguro che prevalga la ragionevolezza e il buonsenso e che le parti si incontrino", sottolinea.

"Sulla legittimità della prosecuzione dei lavori ci siamo già espressi. Semplicemente si trattava della prosecuzione di una riunione deliberata all'unanimità dallo stesso consiglio di amministrazione, alla presenza di tutti i suoi componenti - ribadisce -. Evidentemente essendo la seduta aperta non c'era possibilità di differirla da parte di un singolo consigliere, fosse anche il presidente. Questo è il tema giuridico", precisa.

"Il tema dell'opportunità è determinato dal fatto che la Fondazione non può funzionare senza un direttore generale Questa è una cosa prevista dallo statuto e che è sempre stata messa in luce, anche nelle precedenti riunioni del Cda - aggiunge Del Gaizo -. Tanto più che occorre completare la programmazione da inviare al ministero".

Dopo le parole del Campidoglio, andare oltre le discussioni? "Certamente - afferma -. Io mi auguro che prevalga la ragionevolezza e il buonsenso e che le parti si incontrino - risponde il vice presidente -, anche in Consiglio di amministrazione, per proseguire il processo di ordinata trattazione degli argomenti e di ordinata prosecuzione delle attività della Fondazione".

"Credo che occorra parlarsi, ragionare e trovare un punto di incontro, questo me lo auguro e lo auspico - sottolinea Del Gaizo -. Ma non faccio una valutazione di ordine politico perché non mi compete".
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22/01/2024 18:33

"La nomina di Luca De Fusco come direttore generale del Teatro di Roma non solo è più che legittima sul piano delle procedure, ma scaturisce da un curriculum inattaccabile.Provo imbarazzo per la sinistra, che parla addirittura di "occupazione", pratica di cui é notoriamente cintura nera.
Se ha ancora un briciolo di dignità istituzionale Siciliano si dimetta, avendo dimostrato incapacità nell'esercitare il suo ruolo. Già dirigente e responsabile cultura del Pd - peraltro con modesto curriculum - fa attacchi politici mentre il suo partito chiede di lasciare fuori la politica. Nessuna lezione morale, perciò, da una sinistra che pratica questa cialtronaggine".

Lo scrive, sui social, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, tornando sulla polemica per la nomina del nuovo direttore generale del Teatro di Roma.
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28/01/2024 19:40

Con una telefonata ieri tra Ministero della Cultura, comune di Roma e regione Lazio, si sarebbe sbloccata la difficile situazione che si era creato a Teatro di Roma dopo la nomina di Luca De Fusco a direttore generale.

Nomina avvenuta sabato scorso in un cda che il presidente della Fondazione, Francesco Siciliano aveva definito ''non valida secondo lo statuto''.

Dopo giorni di contrapposizione politica e polemiche la situazione dovrebbe trovare una soluzione nella prossima riunione del Cda prevista, a quanto si apprende, per il prossimo 30 gennaio.

In quella occasione ci dovrebbe essere una doppia nomina, ovvero De Fusco dovrebbe rimanere come direttore artistico del teatro Argentina, del Teatro India, del Torlonia e del Valle quando sara' di nuovo agibile. Mentre il ruolo manageriale - che nella prima nomina contestata era unificato sempre sotto la guida di De Fusco - di direttore generale andrebbe a Onofrio Cutaia. Cutaia sta per terminare il suo mandato di commissario straordinario al Maggio Fiorentino, dove - secondo i piani attribuiti al Mic - potrebbe arrivare l'ex Ad Rai, Carlo Fuortes. Per contemplare questa doppia figura pero' serve una modifica allo statuto, la regione l'avrebbe gia' approvata mentre per il comune i tempi sarebbero piu' lunghi perche' il vecchio statuto era stato approvato in aula e dovrebbe essere seguita una procedura simile.

"Andiamo verso una soluzione condivisa sul Teatro di Roma, come abbiamo sempre auspicato. La giunta del presidente Rocca si è sempre richiamata e ha sempre praticato d'altronde i principi della corretta collaborazione istituzionale e della priorità degli interessi della città sulle polemiche sterili. Abbiamo sempre ribadito l'importanza del pluralismo, della piena rappresentazione di tutte le sensibilità, della nostra totale disponibilità a bilanciare tutti i livelli istituzionali in uno spirito di coesione e collaborazione. Finalmente siamo vicini a trovare la quadra", ha detto Simona Baldassarre, assessora alla Cultura della Regione Lazio.
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