Secondo me la rai ha potenzialità decisamente superiori a quelle di mediaset, ma non le sfrutta. La maggiore preoccupazione dei vertici rai, infatti, sembra essere la guerra dell’audience. Ma l’audience non è affatto un indice della qualità dei programmi.
Tanto per fare un esempio, una trasmissione come “Novecento”, pur nel suo modo leggero di raccontare un po’ di storia, vale mille volte più di gran parte delle trasmissioni mediaset (e anche di tanti programmi rai).
Questa dovrebbe essere considerata l’unica cosa importante. Eppure, in rai scoppiano bufere perché “Novecento” ha perso la battaglia degli ascolti contro la fiction “Distretto di polizia”….
Ritengo che la rai dovrebbe riappropriarsi del ruolo di televisione utile e di qualità (l’unico motivo tra l’altro che possa giustificare il pagamento di un canone). Ma la qualità non si misura in milioni di telespettatori. La rai dovrebbe
distinguersi da mediaset...A me invece sembra che gli sforzi della rai siano convogliati in massima parte nella realizzazione di trasmissioni-copia da opporre a quelle mediaset di successo per lottare sul loro stesso terreno.
Il dottore d’Aquino mi perdonerà se per fare una battuta prenderò in prestito un suo famoso concetto, storpiandolo, ma mi viene spontaneo: il guaio maggiore della rai attuale sta proprio in questa….
adaequatio maediasectus et rai.
Cosa ne pensi, Enrica?
[Modificato da Franz rex 13/10/2002 19:55]