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02/06/2003 21:43 | |
BERGAMO, 2 giugno 2003 - L'illusione con Natali, la paura con Cozza, il dramma con Bonazzoli. L'Atalanta, cui non sono bastati i 3060' di stagione regolare per far valere una rosa da Uefa, perde la serie A davanti alla propria gente. La Reggina festeggia invece con merito la salvezza con i propri fedelissimi, costretti dal nubifragio di domenica a passare una notte nei vagoni.
Confermate le formazioni della domenica. Finardi non recupera Zenoni e sulla destra sceglie Gautieri. De Canio preferisce Torrisi a Vargas in mezzo alla difesa. In marcatura sulle punte atalantine vanno Jiranek (su Vugrinec) e Franceschini (su Rossini). Dall'altra parte Natali si appiccica a Bonazzoli, ma i veri problemi li crea Di Michele, che parte largo a sinistra e manda in tilt prima Siviglia e poi Rustico. L'Atalanta parte bene ben al di là del vantaggio di Natali. La difesa a tre dei calabresi non è infatti impeccabile sui lanci lunghi con cui i nerazzurri saltano il centrocampo. Belardi salva su Zauri e Vugrinec, poi esce la Reggina che sfrutta la superiorità numerica in mezzo al campo e gli affanni di Gautieri in copertura. Falsini inizia a spingere, Di Michele si porta via il terzino e Taibi si salva più volte prima di capitolare al fortunoso rimpallo di Cozza. Finardi prova a tamponare l'emorragia a destra con la sostanza di Zauri e manda a sinistra Gautieri.
L'Atalanta inizia la ripresa a tutta, anche se le azioni nerazzurre partono solo dalla sinistra. In mezzo infatti Dabo e Berretta soffrono Mozart e Paredes, ma soprattutto Cozza. Il capitano sale in cattedra con il passare dei minuti, anche perché la sua tecnica permette ai compagni di respirare quando l'Atalanta aumenta la pressione. I nerazzurri vanno avanti a sprazzi, mentre la manovra dei calabresi appare più fluida. Finardi si affida all'estro di Pinardi per Bellini, con Zauri che torna terzino sinistro. Non basta il fantasista a restituire lucidità ai compagni, malgrado il suo accentrarsi liberi spazi invitanti per Rustico, che crossa più nella ripresa che in tutto il resto del campionato. I meno lucidi sono proprio Rossini e Vugrinec, che sprecano troppo. Quello che non fa Bonazzoli, il cui sinistro chiude i conti. Un gol che vale la salvezza e allunga geograficamente la serie A. |