Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Tutto inizia sempre con un viaggio...

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2003 11:23
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 4.436
Registrato il: 24/03/2003
Sesso: Maschile


15/09/2003 07:59













Fu come fu che da bambino mi ritrovai a passare estati ed estati sulle Alpi. Stesso albergo e stesso sentierino, accosto accosto ad un ruscello che lambiva prati e radure – sì, prati e radure, poche case. Una chiesetta non più piccola che per due persone e solo in piedi, uno spiazzo lì vicino ridosso a una scuoletta – una di quelle dei sogni, chiara e con meridiana e legni chiari, ma soprattutto chiusa... Lì scivolavano a metà agosto feste e i loro vestiti arricciati e rossi (o blu, chi lo ricorda più) però di sicuro con tanti fiori, minuti e serrati quel tanto che a tenerli ancora nel cuore non occupano poi molto spazio: biglietti dunque, e lotterie proprio sopra i cappelli a barba di camoscio dei bandisti, un goccio di limonata strana che sa fino ad adesso di lontananza e curiosità, di quelle troppe bollicine e delle mie poche parole di allora. Solo poche? Le ultime piuttosto, a essere onesti, dinanzi a una piccola sagoma sbiadita e colorata, ma che profuma ancora di luce e di erba - sì, non potrei dirne il volto – , di quella che oggi chiamerei una ragazza. La ricordo e la dimentico assieme: la ruggine è dura a lasciare i cuori. Le piace lasciarli cigolare, li vuole tenere accanto a sé per chiacchierarci nei viali di ogni farraginoso autunno…

Insomma per di là passeggiavo, mi ripeto, lungo estati e premi non vinti - soprattutto però la sera. E quello era il vero incantesimo. Giù l’ultimo boccone della cena, certi passi sgattaiolavano in silenzio per una sottile striscia di luce accanto al torrente, come se dunque fossero due le lame di acqua e di terra ad indicarmi la via dei canti, la via del cielo. Sì, lì vicino non c’era traccia di fuoco e nemmeno di una luce: solo buio su buio. I miei venivano spesso a spasso con me, ma preferivo perderli al primo bivio, al decimo odore. Aspettavo la svolta di una segheria e lì potevo restarmene libero con quelle cataste di legno alte come giganti. Scure e possenti ma sul serio! tanto potenti da farmi sentire protetto come mai più in vita mia. Lì nulla avrebbe potuto portarmi via dai sogni e dall’odore penetrante e giallo della resina, dalla voce sussurrata del vento: non avevo, e nulla è cambiato in me, bisogno di null’altro che di quel monte bianco e puntuto là lontano – identico identico a quel che, una volta a Roma, mi sembrava essere la montagna di Heidi, la piccola bambina tanto triste in città.
Scendevo e salivo per il mio cuore più che per il leggero e delicato fianco della valle, morbido e caldo. Una curva, due curve e daccapo il buio profondo; svolta e svolta, bivio su bivio, la strada che brilla e il torrente che gorgoglia. E poi il contrario. E daccapo ancora e ancora. Verbum sapienti: quo plus habent, eo plus cupiunt. Ma solo all’interno…

Perché quello è il segreto, quel che nascondono perfino le ali degli angeli.

Il respiro si trattiene, un colore addosso e scuro in mezzo a un’altra oscurità, malgrado non ci sia nessuno per di là. Le nubi all’improvviso e il frusciare forse di un ramo secco, una pietra che lontano cade chissà dove e ne chiama un’altra – se non Altro. Dov’è che ho perso le mie tasche, per metterci dentro tutto questo? E’ tanto che ancora non lo so…
E forse davvero non mi importa. Il profilo di nuovo forte e caro del monte, fra gli abeti rossi – “die Fichten” qui li chiamano, come il filosofo - che come fosse nulla lo abbracciano e non lo lasciano più andar via, quanto un’amante segreta eppure da sempre sotto gli occhi di tutti. Chiarore nel blu di lacca prussiano del cielo ormai stanco, il mio capo che vorrebbe un riparo sicuro.
Allora e come sempre. Allora e per sempre






_________________







"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

OFFLINE
Post: 4.438
Registrato il: 24/03/2003
Sesso: Maschile


15/09/2003 08:16




Scusate, ho scritto troppo e troppo di fretta - forse era giusto cosi

[Modificato da Zalmoxis 15/09/2003 8.17]

_________________







"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

OFFLINE
15/09/2003 08:24

........... [SM=x44481]
OFFLINE
15/09/2003 09:02

Posto ideale per imboscarsi quello descritto da Zalmo.
OFFLINE
Post: 7.433
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



15/09/2003 09:29

Quante volte ci siamo incrociati, al Post Hotel...e per certi sentieri...

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
15/09/2003 09:35

Re:

Scritto da: Leonessa73 15/09/2003 9.29
Quante volte ci siamo incrociati, al Post Hotel...e per certi sentieri...



Ah! Ah! Ecco che si scoprono gli altarini!!!! ...eeee... su quei sentieri, in mezzo ai boschi, voi due da soli....
OFFLINE
Post: 1.949
Registrato il: 19/05/2003
Sesso: Femminile


15/09/2003 09:42

Re:

Scritto da: Zalmoxis 15/09/2003 7.59













Fu come fu che da bambino mi ritrovai a passare estati ed estati sulle Alpi. Stesso albergo e stesso sentierino, accosto accosto ad un ruscello che lambiva prati e radure – sì, prati e radure, poche case. Una chiesetta non più piccola che per due persone e solo in piedi, uno spiazzo lì vicino ridosso a una scuoletta – una di quelle dei sogni, chiara e con meridiana e legni chiari, ma soprattutto chiusa... Lì scivolavano a metà agosto feste e i loro vestiti arricciati e rossi (o blu, chi lo ricorda più) però di sicuro con tanti fiori, minuti e serrati quel tanto che a tenerli ancora nel cuore non occupano poi molto spazio: biglietti dunque, e lotterie proprio sopra i cappelli a barba di camoscio dei bandisti, un goccio di limonata strana che sa fino ad adesso di lontananza e curiosità, di quelle troppe bollicine e delle mie poche parole di allora. Solo poche? Le ultime piuttosto, a essere onesti, dinanzi a una piccola sagoma sbiadita e colorata, ma che profuma ancora di luce e di erba - sì, non potrei dirne il volto – , di quella che oggi chiamerei una ragazza. La ricordo e la dimentico assieme: la ruggine è dura a lasciare i cuori. Le piace lasciarli cigolare, li vuole tenere accanto a sé per chiacchierarci nei viali di ogni farraginoso autunno…

Insomma per di là passeggiavo, mi ripeto, lungo estati e premi non vinti - soprattutto però la sera. E quello era il vero incantesimo. Giù l’ultimo boccone della cena, certi passi sgattaiolavano in silenzio per una sottile striscia di luce accanto al torrente, come se dunque fossero due le lame di acqua e di terra ad indicarmi la via dei canti, la via del cielo. Sì, lì vicino non c’era traccia di fuoco e nemmeno di una luce: solo buio su buio. I miei venivano spesso a spasso con me, ma preferivo perderli al primo bivio, al decimo odore. Aspettavo la svolta di una segheria e lì potevo restarmene libero con quelle cataste di legno alte come giganti. Scure e possenti ma sul serio! tanto potenti da farmi sentire protetto come mai più in vita mia. Lì nulla avrebbe potuto portarmi via dai sogni e dall’odore penetrante e giallo della resina, dalla voce sussurrata del vento: non avevo, e nulla è cambiato in me, bisogno di null’altro che di quel monte bianco e puntuto là lontano – identico identico a quel che, una volta a Roma, mi sembrava essere la montagna di Heidi, la piccola bambina tanto triste in città.
Scendevo e salivo per il mio cuore più che per il leggero e delicato fianco della valle, morbido e caldo. Una curva, due curve e daccapo il buio profondo; svolta e svolta, bivio su bivio, la strada che brilla e il torrente che gorgoglia. E poi il contrario. E daccapo ancora e ancora. Verbum sapienti: quo plus habent, eo plus cupiunt. Ma solo all’interno…

Perché quello è il segreto, quel che nascondono perfino le ali degli angeli.

Il respiro si trattiene, un colore addosso e scuro in mezzo a un’altra oscurità, malgrado non ci sia nessuno per di là. Le nubi all’improvviso e il frusciare forse di un ramo secco, una pietra che lontano cade chissà dove e ne chiama un’altra – se non Altro. Dov’è che ho perso le mie tasche, per metterci dentro tutto questo? E’ tanto che ancora non lo so…
E forse davvero non mi importa. Il profilo di nuovo forte e caro del monte, fra gli abeti rossi – “die Fichten” qui li chiamano, come il filosofo - che come fosse nulla lo abbracciano e non lo lasciano più andar via, quanto un’amante segreta eppure da sempre sotto gli occhi di tutti. Chiarore nel blu di lacca prussiano del cielo ormai stanco, il mio capo che vorrebbe un riparo sicuro.
Allora e come sempre. Allora e per sempre


























...zal..abbracciami..

[Modificato da collagediemozioni 15/09/2003 9.43]

_________________

________________________________
Quando mi trovo di fronte a tanta cortesia e ostentazione di buoni sentimenti,mi aspetto sempre di trovare una corrispondente dose di brutalità.E' la legge delle coppie di opposti:si presentano sempre insieme.

Jung







OFFLINE
15/09/2003 09:45

Sicchè non eravate soli tu Zalmo e Leonessa, c'era pure Collage! La cosa si fa sempre più interessante
OFFLINE
Post: 1.951
Registrato il: 19/05/2003
Sesso: Femminile


15/09/2003 09:58

Re:

Scritto da: Miky! 15/09/2003 9.45
Sicchè non eravate soli tu Zalmo e Leonessa, c'era pure Collage! La cosa si fa sempre più interessante




[SM=x44496]

_________________

________________________________
Quando mi trovo di fronte a tanta cortesia e ostentazione di buoni sentimenti,mi aspetto sempre di trovare una corrispondente dose di brutalità.E' la legge delle coppie di opposti:si presentano sempre insieme.

Jung







OFFLINE
Post: 7.444
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



15/09/2003 10:02

Re:

Scritto da: Miky! 15/09/2003 9.45
Sicchè non eravate soli tu Zalmo e Leonessa, c'era pure Collage! La cosa si fa sempre più interessante




...sto guardone...[SM=x44498]

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
Post: 1.954
Registrato il: 19/05/2003
Sesso: Femminile


15/09/2003 10:16

Re: Re:

Scritto da: Leonessa73 15/09/2003 10.02



...sto guardone...[SM=x44498]






ei monella..un bacetto saporito..
ti sorrido

_________________

________________________________
Quando mi trovo di fronte a tanta cortesia e ostentazione di buoni sentimenti,mi aspetto sempre di trovare una corrispondente dose di brutalità.E' la legge delle coppie di opposti:si presentano sempre insieme.

Jung







OFFLINE
Post: 7.445
Registrato il: 31/01/2003
Sesso: Femminile

Utente Power



15/09/2003 10:24

Re: Re: Re:

Scritto da: collagediemozioni 15/09/2003 10.16





ei monella..un bacetto saporito..
ti sorrido




bacettone alla fragola [SM=x44482]

_________________






Messaggio all'umanità: TORNA!



OFFLINE
Post: 4.444
Registrato il: 24/03/2003
Sesso: Maschile


15/09/2003 10:30

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Leonessa73 15/09/2003 10.24



bacettone alla fragola [SM=x44482]




Non è che mi state rubando la granita che proprio ora sto mangiando?


[SM=x44473] [SM=x44473] [SM=x44473]

_________________







"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

OFFLINE
Post: 3.629
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile


15/09/2003 10:39

...zal...[SM=x44462] [SM=x44458] .
OFFLINE
15/09/2003 10:47

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Zalmoxis 15/09/2003 10.30



Non è che mi state rubando la granita che proprio ora sto mangiando?


[SM=x44473] [SM=x44473] [SM=x44473]



Mangi la granita alle 10,30 del mattino?[SM=x44466]
Che stomaco [SM=x44467]
OFFLINE
Post: 3.639
Registrato il: 23/05/2003
Città: ROMA
Età: 43
Sesso: Maschile


15/09/2003 10:49

Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Sameera 15/09/2003 10.47


Mangi la granita alle 10,30 del mattino?[SM=x44466]
Che stomaco [SM=x44467]


beh che male ci sarebbe?
OFFLINE
Post: 361
Registrato il: 21/08/2003
Sesso: Femminile


15/09/2003 12:14

non si fa, mi hai commosso da mattina presto [SM=x44469]
e ora come faccio a fare la cattiva al lavoro?

[SM=x44481]

[Modificato da eevee 15/09/2003 12.15]

_________________

______________________________________________________________________
seguimi ..........

Saper mettere un punto e andare a capo è uno dei segreti di ogni storia della vita. Se lo ritardi, la rovini; se l'anticipi, la bruci; e se lasci che sia l'altro a mettere il punto al posto tuo, vuol dire che tu eri già uscito dalla storia.
Gli addii non si annunziano, si compiono, e la loro violenza è inevitabile come quando si muore: la violenza del silenzio che seguirà.


15/09/2003 15:01

OFFLINE
Post: 4.450
Registrato il: 24/03/2003
Sesso: Maschile


16/09/2003 01:49

Re:

Scritto da: eevee 15/09/2003 12.14
non si fa, mi hai commosso da mattina presto [SM=x44469]
e ora come faccio a fare la cattiva al lavoro?

[SM=x44481]

[Modificato da eevee 15/09/2003 12.15]





[SM=x44477]

_________________







"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

OFFLINE
16/09/2003 09:30

Re:

Scritto da: eevee 15/09/2003 12.14
non si fa, mi hai commosso da mattina presto [SM=x44469]
e ora come faccio a fare la cattiva al lavoro?

[SM=x44481]

[Modificato da eevee 15/09/2003 12.15]



Vatti a leggere un paio di miei post e vedrai che la commozione ti passa subito.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:25. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone