Casi molto tipici ci sono offerti dall'agiografia.
Di
Sant'Antonio da Padova si narra che,l'anno 1226, il giovedì santo,mentre celebrava la messa nella cattedrale di Saint-Pierre-du-Queyroix presso Limoges,si ricordò di avere promesso una messa,alla stessa ora,in un convento della stessa città;allora si inginocchiò davanti all'altare e rimase immobile per alcuni minuti.In quel momento stesso i frati dell'altro convento lo videro recarsi nella loro cappella a pregare,dopo di che disparve.Un'altra volta,mentre predicava in una chiesa spagnola,si arrestò d'improvviso cadendo in una sorta di estasi;tornò in sè dopo un'ora e spiegò agli ascoltatori stupiti di essersi recato a Padova per difendere suo padre da una grave accusa.
Sant'Alfonso de' Liguori avrebbe assistito Clemente XIV in punto di morte senza muoversi dalla sua diocesi di Arienzo,dove rimase in estasi per due giorni.
Il grande missionario
San Francesco Saverio,secondo la tradizione,viaggiando dal Giappone alla Cina,avrebbe pilotato,durante una tempesta,una scialuppa in cui erano quindici suoi compagni portandola in salvo pur restando nella sua nave,in vista di tutti i marinai.
E
suor Maria di Gesù da Agreda sarebbe riuscita addirittura a catechizzare una tribù indiana del Nuovo Messico senza tuttavia lasciare il suo convento in Spagna.
Tutti questi sono casi classici di bilocazione,in cui il soggetto,per uno sforzo superiore di volontà,abbandona il proprio corpo fisico e, valendosi di un altro corpo,anch'esso apparentemente fisico,va a svolgere una data attività altrove.Essi potrebbero trovare conferma da altri casi più recenti come quello riferito dall'
Aksakov nel suo libro
"Animismo e spiritismo".
Fine seconda parte.