Che impresa a San Siro!
12 02 2004
L’aveva detto, Marcello Lippi: “Andremo a Milano a giocarcela”. Per andare in finale di Coppa Italia ci voleva un’impresa e a San Siro è arrivata. Dopo il 2-2 dell’andata a Del Piero, e soprattutto quattro giorni dopo la sfida dell’Olimpico, la Juventus ritrova se stessa, batte l’Inter e vola in finale. Per estromettere i nerazzurri ci vogliono rigori. Finisce 2-2 anche al Meazza. Vantaggio nerazzurro con Adriano, pareggio di Tudor a fine primo tempo. Nella ripresa espulsione di Corboda, gol partita di Del Piero e pari di Adani al 94’. Dal dischetto bianconeri impeccabili e Chimenti fantastico su Vieri. Il 17 marzo e il 13 maggio le date del doppio scontro con i biancazzurri. E domenica c’è la Reggina per riprendere il cammino in campionato.
Otto giorni dopo, Inter e Juventus si ritrovano di fronte per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. Si parte dal 2-2 del Delle Alpi e si cerca la rivale che andrà a contendere alla Lazio il trofeo nazionale. Il risultato dell’andata costringe i bianconeri ad andare a San Siro a vincere. Lippi lascia comunque inizialmente in panchina le bocche da fuori Trezeguet, Del Piero e Nedved. Dentro un undici con Chimenti in porta, difesa a tre con Ferrara, Legrottaglie e Montero, centrocampo con Zambrotta e Pessotto sulle fasce, Appiah e Tudor in mezzo, Maresca a fare da sostegno a Miccoli e Di Vaio.
Dal Delle Alpi a San Siro, ma la sfida parte nella stessa maniera. Juve a provarci ma Inter a colpire. Dopo un colpo di testa di Miccoli deviato da Fontana e un destro di Maresca uscito non di molto, i padroni di casa passano. E’ il 6’ quando Adriano fugge sul filo dell’off-side, salta Chimenti e insacca. Subito grandi emozioni, a cui si aggiunge il cambio obbligato a cui è obbligato Zaccheroni che manda in campo Van Der Meyde per l’infortunato Cannavaro. Lo svantaggio non abbatte la squadra di Lippi che tra il 10’ e il 12’ va tre volte alla conclusione con Di Vaio, Miccoli su punizione e Ferrara in rovesciata: tutti out di un soffio. Il primo quarto d’ora va in archivio con l’Inter avanti nel punteggio, ma con una Juventus più che mai viva.
Al 18’ altre due occasioni di marca bianconera, sempre con Maresca nelle vesti di suggeritore. Prima è Zambrotta ad essere anticipato per poco, subito dopo Tudor mette alto da centro area. Al 22’ l’Inter si riaffaccia dalle parti di Chimenti e solo il palo dà manforte sul sinistro di Vieri. Due minuti dopo è ancora Ferrara a tentare da azione d’angolo ma ancora una volta pallone alto. Ci prova anche Montero, segno di una Juve che va a caccia del gol un po’ con tutti i suoi effettivi. Poco prima della mezz’ora, Di Vaio trova lo spazio per staccare a centro area, ma il suo colpo di testa finisce tra le braccia di Fontana. Al 34’ è ancora una volta Zambrotta a creare scompiglio a destra e sul suo traversone Di Vaio viene contrastato da Cordoba che mette in corner. Incredibile il canovaccio della gara: la Juve crea gioco e l’Inter crea occasioni. E al 37’ una staffilata di Kily Gonzales colpisce in pieno la traversa. Al 39’ altra girata di Montero da calcio piazzato ma conclusione debole.
Prima della fine del tempo, Marcello Lippi vuole giocare il tutto per tutto e manda dentro Trezeguet al posto di Montero. Chiaro l’intento di sfruttare le moltissime palle alte arrivate dalle fasce, in particolare quella di destra. Ma prima che il francese possa entrare in campo, Tudor pareggia insaccando una splendida azione orchestrata da Miccoli. E prima di rimettere in gioco, Trezegol fa il suo ingresso, ma invece dell’uruguaiano a lasciargli il posto è proprio il croato autore del gol, leggermente acciaccato. Il primo tempo finisce così in parità ma dopo 45’ e più di grandi emozioni.
Ripresa. Si riparte con una terza sostituzione: Pasquale per Kily Gonzales nell’Inter. E Juve di nuova proiettata in avanti e su un primo centro di Miccoli, è Adani ad anticipare tutti sfiorando quasi l’autorete. Dopo una fase di calma, inconsueta per la sfida, è Vieri a provarci di testa ma la sfera finisce a lato. Un attimo dopo terzo e ultimo cambio per Zaccheroni che toglie nuovamente Van Der Meyde e butta nella mischia Emre. E Lippi risponde buttando dentro il Pallone d’Oro Pavel Nedved al posto di Pessotto. Manca circa e mezz’ora e la Juve ci prova. Lo si capisce dal terza e ultima sostituzione: Del Piero al posto di Di Vaio. Ora Zambrotta è di nuovo a sinistra, come Miccoli. E la carte Nedved dà subito frutti: prima entrata del ceco da sinistra e fallaccio di Cordoba che viene espulso.
Ora le emozioni arrivano anche per le decisioni arbitrali. Tutto San Siro chiede un rigore per intervento di Montero su Emre, ma il turno ci è platealmente buttato. Al 25’ Del Piero ha la palla buona ma la girata viene messa in corner da Fontana e dal tiro dalla bandierina ci prova anche Legrottaglie. La Juve ci crede più che mai e ogni pallone che arriva dalle parti dell’area nerazzurra potrebbe essere quello buono per il sorpasso. Splendida la combinazione del 33’ con tutti i nuovi entrati: sponda di Nedved, velo di Trezeguet e tiro di Del Piero deviato in ancora in corner. Ma proprio dalla bandierina nasce il meritato vantaggio: Miccoli centra e Del Piero insacca di testa sul primo palo. L’Inter non molla e al 38’ Vieri manda sopra la traversa da con una botta da fuori. Sembra fatta, ma quando mancano pochi secondi alla fine del 5° minuto di recupero l’Inter pareggia con Adani al termine di un’azione rocambolesca. E’ il 2-2 che manda le squadre ai supplementari.
Vige la regola del “Silver gol” che garantisce almeno altri 15 minuti di gioco. I bianconeri sono sempre 11 contro 10 e da copione cercano di fare ancora la partita. La prima occasione è con Nedved, ma il suo tiro viene rimpallato. Al 5’ è ancora Trezeguet a cercare i compagni, in questo caso Miccoli: pallone ancora rimpallato. Da corner Juve ancora pericolosi con Legrottaglie ma Fontana salva. Al 9’ è Miccoli a tentare direttamente da calcio piazzato, ma il pallone finisce alto di pochissimo. Intanto giallo per Ferrara che, già diffidato, salterà il prossimo incontro, sperando sia la finale con la Lazio. Al 13’ anche Appiah prova la botta da fuori ma un piede nerazzurro mette ancor in corner. Finisce anche il primo tempo supplementare. Sempre 2-2, la Lazio deve ancora aspettare il nome dell’avversaria da affrontare in finale.
Si torna in campo subito dopo il cambio di campo e i padroni di casa vanno subito vicini al vantaggio, ancora con Adani, il cui colpo di testa viene salvato quasi sulla riga da Del Piero. Al 5’ sul traversone di Ferrara si avventa Trezeguet la cui girata di testa finisce però a lato. Come a lato termina una botta di Del Piero da fuori. Intanto oramai le squadre sono 10 contro 10 perché Trezeguet zoppica per un problema alla coscia sinistra. Al 7’ esterno destro di Nedved e Fontana ci arriva in allungo. Al 10’ destro di Miccoli che però arriva smorzato dalle parti dell’estremo nerazzurro. Ormai è un assedio e su un centro di Ferrara è Zanetti a mettere la testa per anticipare Del Piero.
Il risultato non si schioda. Si va ai rigori. Come a Manchester e a New York. E proprio come in Supercoppa, bianconeri assolutamente impeccabili dal dischetto: Del Piero, Maresca, Nedved, Legrottaglie e Miccoli, semplicemente perfetti. E grande merito ad Antonio Chimenti che para l’ultimo tiro di Vieri. Ora la Lazio. In campo il 17 marzo e il 13 maggio.