Un aiuto ai lamenti del premier
MARCELLO SORGI
Diciamo la verità: a tre giorni dal voto, non c'era modo migliore, per mettere Berlusconi su un trampolino, e proiettarlo anche più in alto di quanto non facciano quotidianamente i suoi sondaggi. Non c’era modo migliore di questa inchiesta sull’uso improprio degli aerei di Stato, che lo vede sotto accusa.
Un atto dovuto, si affrettano a spiegare i magistrati, che presto potrebbe essere destinato all’archiviazione. Gli stessi giudici che, non va dimenticato, non più tardi di lunedì hanno posto sotto sequestro le foto delle feste e degli ospiti di Villa Certosa (da cui ora l'indagine parte), considerate lesive del diritto alla privacy del premier. Pur danneggiato dall’azione intrusiva di un paparazzo, Berlusconi, tuttavia, dev’essere indagato.
In vista della domenica elettorale, il Cavaliere avrà così tutto il tempo per lamentarsi della «persecuzione» a cui i magistrati, a suo dire, lo sottopongono da quindici anni: da quel famoso avviso di garanzia recapitatogli a Napoli, in pieno vertice mondiale sulla criminalità nel 1994, alle 700 e più perquisizioni subite dalle sue aziende, alle indagini fiscali, ai processi per mafia, fino al recente caso dell'avvocato inglese Mills, condannato al suo posto, per corruzione, con motivazioni che allungano un'ombra anche sul mancato imputato Berlusconi.
Non diremo che l'inchiesta sui voli di Stato - dopo la rivelazione della foto dell'aereo della presidenza del Consiglio da cui scendono Apicella, il musico amico del Cavaliere, e una ballerina di flamenco - fosse evitabile. Ma almeno rinviabile, di qualche giorno, per consentire agli elettori di votare in un clima più sereno, questo sì. E non perché il trasporto su aerei di Stato di personalità o privati cittadini che nulla hanno a che vedere con missioni pubbliche sia da tollerare. Ma, più semplicemente, perché, purtroppo da sempre, è invalso come triste abitudine ed esempio di protervia degli uomini di potere.
Sugli aerei di Stato della Prima Repubblica viaggiava chiunque; si usavano anche per riaccompagnare a casa i parlamentari dopo le votazioni a tarda sera. Alla Camera, l'annuncio del «volo speciale» (si chiamava così) veniva dato con l'altoparlante, come se non ci fosse nulla da nascondere, e subito le comitive di deputati si affrettavano. Certo, erano i tempi pre-Tangentopoli. Anche dopo, però, le cose non sono cambiate, e a Mastella, non più tardi di due anni fa, toccò fare i conti con gli stessi guai con cui oggi dovrebbe farli Berlusconi. Ora, a parte il fatto che proprio nel caso di Mastella - un vaso di coccio, per inciso, incappato tra molti altri vasi di ferro - fu riconosciuto che si era trattato di un peccato veniale, dato l'uso smodato di aerei pubblici da parte di tutta la classe politica, forse, nel caso di Berlusconi, occorrerebbe farsi qualche domanda in più.
Come tutti i miliardari del mondo, Berlusconi ha una sua flotta di jet privati. L'ultimo, una specie di air-bus con dentro un appartamento di lusso fatto a sua misura, lo battezzò pubblicamente quando era all'opposizione. Aerei, elicotteri, navi da diporto, fanno parte da sempre della vita del Cavaliere, anche se adesso, magari, ha dovuto limitarne l'uso per assoggettarsi ai protocolli di sicurezza. E a pieno titolo, nel suo stile di vita, rientra la maestosa reggia sarda di Villa Certosa, con teatro, vulcano artificiale e gelateria privata, in cui ama ricevere ospiti e organizzare feste.
Sono queste abitudini, non consone - va detto - al premier di un Paese in crisi come il nostro, ad averlo posto al centro della serie di pubbliche accuse sulla sua vita privata, che hanno finito con l'assorbire interamente la campagna elettorale per le europee. Tra indiscrezioni sulle frequentazioni di minorenni, allusioni sui festini, più che sulle feste, di Villa Certosa, e sugli scambi di accuse tra marito e moglie della famiglia più in vista d'Italia, da un mese, ormai, non si parla d'altro. Ed è proprio questa campagna, ieri, che è culminata con l'inchiesta sui voli di Stato.
Bene: ci sbaglieremo e siamo pronti a ricrederci, ma la sensazione ogni giorno più forte, man mano che la scadenza del voto s'avvicina, è che tutta questa campagna, invece di nuocergli, stia giovando a Berlusconi. E non solo per la sua tradizionale abilità a rivoltare le accuse che lo riguardano, ma in nome della logica, o della mancanza di logica, delle stesse. Basta solo ragionare: se uno ha una relazione con una minorenne, che in Italia, e non solo in Italia, può diventare reato, va a trovarla a Casoria con la scorta nel giorno del compleanno? E se uno organizza qualcosa che potrebbe somigliare a un'orgia a casa sua, ci porta trenta, dicasi trenta, ragazze? E ci va con l'aereo di Stato, portandosi il cantante e la ballerina? E invita pure un collega premier europeo che si denuda al sole, mentre la moglie, che si trova al suo fianco, chissà perché rimane in costume da bagno?
Prima ancora di dire quanto incompatibili siano attività come queste con il ruolo di un capo di governo, forse bisognerebbe chiedersi se davvero siano avvenute come vengono descritte. Le domande che adesso anche i giornali cominciano a farsi, gli elettori di Berlusconi se le fanno da giorni. E correranno alle urne, domenica, per far capire che risposte si danno.
Fonte
la stampa
Un'opinione che sinceramente condivido.
Tutti questi presunti scandali con cui ci stanno scartavetrando le palline da settimane mi sembrano davvero troppo "ad hoc".
Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!
<-- IO -->
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...