GIORNALE DI BRESCIA DEL
Giovedì 13 gennaio 2005
Brescia Calcio e il pareggio impossibile
I conti 2003-2004: il bilancio in perdita per 11 milioni di € nonostante le cessioni
DI
Gianni Bonfadini
BRESCIA
In classifica non brilla, ma almeno sui campi qualche vittoria ci può anche scappare. E qualche pari. Ma c’è un pareggio che ad oggi pare impossibile: quello dei conti. Nel dare ai soci (a sè stesso e alla famiglia) il rendiconto del bilancio chiuso al 30 giugno 2004, Gino Corioni, presidente del Brescia Calcio, invita ancora una volta a non farsi illusioni: «Purtroppo - dice il patron - il mondo del calcio è oberato da una serie di costi estremamente elevati tali da rendere inimmaginabile una gestione caratteristica con un bilancio in pareggio qualora si voglia allestire una squadra competitiva». Ad oggi va registrata la doppia congiuntura negativa: il bilancio resta in rosso per oltre 11 milioni e la classifica è quella che è. I conti (che il grafico qui accanto riassume) sono presto detti. Nella stagione 2003-2004 (campionato a suo modo storico: con Baggio si è conquistata la permanenza in A con possibilità di giocare la quinta stagione consecutiva nella massima serie: mai successo), la Brescia Calcio spa ha incassato 5,1 milioni di euro dalle vendite di biglietti e abbonamenti, 15,7 milioni sono arrivati da Lega e diritti Tv, incassando poi un guadagno netto di quasi 9 milioni di euro dalla vendita di quattro pezzi di pregio: Tare, i due Filippini e Matuzalem. L’elenco delle spese è ancora più stringato: oltre 19 milioni di euro per il personale (poco più di 4 milioni più della precedente stagione); 9,3 milioni per le spese dei servizi (cioè tutto quanto serve per far marciare squadra e società: segreterie, trasferte, materiali, etc.), e - infine - 8,3 milioni destinati prudentemente agli ammortamenti. Il risultato finale, come detto, è negativo per 11,1 milioni, peggiorativo del già non brillante 9,7 milioni della stagione precedente. Ad aggravare i conti della società due poste in particolare: l’aumento del personale (in tutto 54 addetti) e «la riduzione conseguita, oltre ogni pessimistica previsione», dell’introito dei diritti televisivi (circa 5 milioni di euro). Quattro milioni in più di stipendi e 5 milioni in meno di entrate sono la quasi-somma dello sbilancio. E per fortuna, verrebbe da aggiungere, che si è fatto qualche buon affare sul mercato delle vendite dei giocatori. Ma anche l’attività di trading dei calciatori non ha grandi prospettive: la crisi generale del settore accanto al fatto che ormai sono solo tre grandi squadre a fare mercato (e quindi a poter pagare alto i pezzi più pregiati) fa sì - avverte sempre Corioni - che anche da qui grandi prospettive non scaturiranno: «Anche in Italia», commenta con qualche residuo d’amaro Corioni, «fino a qualche anno fa esistevano le 7 sorelle - ovvero le sette maggiori squadre che potevano ambire a vincere lo scudetto - mentre oggi si sono ridotte a 3. Ma con la riduzione del numero dei grandi sodalizi, anche per le società minori la possibilità di avere buoni scambi e di poter mantenere in migliore equilibrio i propri risultati sportivi con i propri bilanci si è notevolmente affievolita». Prospettive difficili anche sull’altro fronte di possibili entrate significative. Dice Corioni: «La gestione atipica dei diritti televisivi italiani ha fatto sì che tali proventi sono diventati per le squadre medio piccole di un’entità scarsa ed effimera per poter fare dei preventivi di medio periodo». Il futuro è di quelli complicati. E se dal punto di vista sportivo l’obiettivo «rimane quello consueto della permanenza in A», sul fronte del bilancio si punta al pareggio contando su qualche buon affare con relativa plusvalenza. I soci, dice Corioni, ci credono. E per dimostrare che non di sole parole si tratta ha versato 3 milioni di € nella casse della società.
MA IO DICO MA DOVE CAVOLO FINISCONO I MILIARDI CHE IL BRESCIA HA PRESO IN QUESTI ANNI DI CESSIONI.....L'UNICA INCULATA CHE HA PRESO GINO è STATO TONI PRESO A 30 MILIARDI E VENDUTO A 10..E GLI ALTRI? I FILIPPINI ..MATUSALEM MA POSSIBILE...E NON DITEMI CHE HANNO SPESO PER GLI ACQUISTI
CHI SEGUE GLI ALTRI NON ARRIVERA' MAI PRIMO
"RIGORE E' QUANDO ARBITRO FISCHIA" V.BOSKOV