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Dylan Dog Fan Cercasi

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2005 21:12
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16/02/2005 11:24

Ciao raga io sono nuovo e cerco gente come me che sia fan di Dylan Dog o del mitico suo assistente Groucho...Chi si fa avanti?

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La vita è una partita a carte e noi non siamo altro che carte pescate a caso dal mazzo del destino
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Recensioni




HANNO SCRITTO DI DYLAN DOG

COM'È GIOVANE LA MIA RADIO, DA FIORELLO A DYLAN DOG, di Simonetta Robiony. Intervista al Direttore di Radio Due, Sergio Valzania, apparsa su La Stampa del 29 aprile 2002:
"... È stato necessario anche lanciare iniziative nuove o nuovissime. 'Una è quella dei fumetti alla radio che, nata con Diabolik, proseguita con Tex Willer - spiega Valzania - a maggio continua con Dylan Dog'...".

DYLAN DOG ALLA RADIO E TOPOLINO AI MONDIALI, di Claudio Paglieri. Notizia apparsa nella rubrica "Segnali di Fumetto",
Il Secolo XIX, 25 aprile 2002: "Reduce dai trionfi di Tex, Lupo Alberto, Diabolik & C., il fumetto torna a esibirsi alla radio; questa volta il suo alfiere sarà Dylan Dog...".

DYLAN DOG "VOLA" SOPRA VENEZIA, di Piero Zanotto. Articolo apparso su Il Gazzettino, 29 gennaio 2002:
"Intreccio obbligatoriamente fantastico reso intrigante da un gioco dialettico da cui emergono vari riferimenti letterari (da Poe a Mann, per fare solo due citazioni) e cinematografici, dove in certe battute di Dylan Dog pare affiorare anche il ricordo del Corto Maltese di 'Corte sconta'...".

DYLAN DOG E GLI INCUBI DI VENEZIA, di Gianni Brunoro. Articolo apparso su Il Gazzettino, 12 gennaio 2002: "Storia a fumetti dall'intenso sapore letterario, che evoca Shiel e Baron Corvo. E Venezia diventa l'essenza stessa del racconto con la sua collaudata magia che supera l'oleografia di maniera".

IL FANTASTICO DYLAN DI CORRADO ROI, di Filippo Mazzarella. Recensione del Dylan Dog Gigante n. 10, "I peccatori di Hellborn", apparsa su Corriere della Sera, 7 dicembre 2001: "Su un soggetto cupissimo e anticarcerario di Tito Faraci, Roi mette in mostra tutti i marchi di fabbrica del suo magnifico segno, dalle chine acquerellate o 'sporcate' a colpi di spugnetta ai virtuosismi di pennino della sua linea chiara. E il mix inquieta davvero".

LA BALENA BIANCA VISTA CON OCCHI D'OGGI, di Stefano Gorla. Recensione del Dylan Dog Special n. 15 "Sulla rotta di Moby Dick", apparsa su Letture, dicembre 2001: "In questo speciale si rivisita uno dei classici della letteratura più citati dal mondo del fumetto: Moby Dick di Herman Melville. Più citato ma non per questo letto. Come dice sagacemente uno dei suoi personaggi...".

RITORNA MOBY DICK, MOSTRO DELLA GENETICA PROIETTATO NEL SETTECENTO, di Giulio Giorello. Articolo apparso su Corriere della Sera, 2 ottobre 2001: "Come spesso capita nella saga ideata da Tiziano Sclavi (questa volta il soggetto è di Tito Faraci e il disegno di Bruno Brindisi), lo spunto letterario è un pretesto per mettere in scena drammi e paure odierni, dall'apparente incontrollabilità della tecnica all'insensato gioco delle armi".

DYLAN DOG, I DUBBI DI UN EROE DEL NOSTRO TEMPO. Redazionale apparso su Secolo d'Italia, 19 settembre 2001: "Malinconia, un po' di invidia, tanta soddisfazione. Con questo stato d'animo Tiziano Sclavi 'spegne' le 15 candeline sulla torta del 'suo' Dylan Dog. Il celebre fumetto pubblicato dalla Sergio Bonelli Editore, più famoso e venduto in Italia insieme a Tex Willer, compie 15 anni".

QUELL'EROE A FUMETTI CHE INDAGA SUGLI INCUBI E PIACE A ECO, di Alberto Mattioli. Articolo apparso su Il Giorno, 12 luglio 2001: "La consacrazione l'ha data il solito Umberto Eco, che ha fatto sapere che 'passerebbe giorni e giorni a leggere la Bibbia, Omero e Dylan Dog' e, per dimostrare che non stava scherzando, ha dedicato a questo eroe di carta un ponderoso saggio (nel libro collettivo 'Dylan Dog, indocili sentimenti, arcane paure') sotto forma d'intervista al papà di Dylan, Tiziano Sclavi".

L'ALTRA FACCIA DELL'INCREDIBILE HULK di Federico Cevoli. Articolo apparso su Avvenire, 7 luglio 2001: "L'elemento dell'alterità è il perno attorno al quale ruota il fumetto italiano cult degli ultimi anni. A Dylan Dog i mostri piacciono. Ghor, Stephen, Damien, Johnny Freak: esseri deformi, ritardati e soli. Nient'altro che 'esseri umani'.

I FUMETTI NON SONO STRUMENTI SATANICI. Intervento di Corrado Augias apparso nella rubrica "Lettere", La Repubblica, 23 febbraio 2001: "Dylan Dog ha una personalità complessa che rispecchia quella del suo geniale autore Tiziano Sclavi. Nella sua nevrotica irrequietezza è un tipo molto simpatico, forte è il suo istinto per avventure misteriose che non si capisce bene dove vadano a parare, proprio come accade a tanti giovani. Passerei volentieri una serata con lui".

DYLAN DOG EMOZIONA CON UNA GIOVANE DONNA. Intervista di Claudio Paglieri a Paola Barbato, apparsa su Il Secolo XIX, 8 febbraio 2001: "Se è raro trovare una donna sceneggiatrice, è logico che questo accada proprio a Dylan, che ha sempre avuto un folto pubblico di lettrici e non ha mai nascosto la sua passione per il gentil sesso…".

IL GRANDE SONNO. SE LO SCRITTORE NON HA PIÙ PAROLE. Articolo di Enzo Verrengia, apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno, 31 dicembre 2000: "La serie mensile di Dylan Dog è uno straordinario esempio di come il fumetto in Italia sia potuto sopravvivere alla crisi solo offrendo un prodotto di qualità privo delle presunzioni e degli snobismi che hanno provocato l'eutanasia di certe riviste formato tabloid…".

BUON COMPLEANNO, DYLAN. Recensione dell'albo Speciale "Il Padrone della Luce" di Oscar Cosulich, apparsa su L'Espresso, 2 novembre 2000: "Dylan Dog, il popolare Indagatore dell'Incubo creato nell'ottobre 1986, celebra il proprio compleanno con questo lungo speciale, dove se la vede con le mostruosità di una scienza ormai fuori controllo".

LA PAURA DA POE A BIANCANEVE E DIABOLIK. Articolo di Franco Giubilei dedicato alla mostra "Effetto Noir", apparso su La Gazzetta di Modena, il 9 settembre 2000: "Cosa sta vedendo Dylan Dog di tanto spaventoso da dover urlare? Dalla copertina del bel catalogo di Effetto Noir, il detective del soprannaturale getta lo sguardo terrorizzato in un mondo popolato di incubi, i nostri incubi…".

MARE FORZA 10, ECCO DYLAN DOG E LE FOTO DELLA LIGURIA SOMMERSA. Articolo di P.P., apparso su La Stampa, il 18 ottobre 2000: "Mare forza 10 è un'iniziativa della Provincia di Savona che anche quest'anno ha mobilitato soprattutto gli studenti - oltre 300 nelle scuole di tutta Italia - invitandoli a scrivere sceneggiature e poi a disegnare direttamente le tavole di avventure di Dylan Dog in Liguria o, comunque, storie ambientate in zone di mare…".

STORIA ROSSO SANGUE DELL'ARTISTA "DYLANIATO". Intervista a Tiziano Sclavi di Filippo Poletti, apparsa su Il Giorno, 20 luglio 2000: "Sono nato - attacca lo scrittore col tono pacato di chi è timido e modesto - al cinema. Volevo fare oltre che il cantante il regista: poi, ho conosciuto dei registi in carne ed ossa e ho cambiato idea: perché il cinema è un lavoro collettivo e io amo stare da solo...".

DA HUGO A DYLAN DOG IL TERRORE È UNA PIOVRA. Articolo di Antonio Faeti, apparso su La Repubblica, 11 marzo 2000: "La storia del numero 162 di Dylan Dog, 'Il dio prigioniero', densa di temi ecologici purtroppo veri e attuali, pur nell'orrorifica definizione che qui viene proposta, è degna di essere letta a scuola: forse se salveremo il pianeta uno dei meriti notevoli sarà assegnato a chi sa collocare nell'immaginario queste ansie reali secondo questi ritmi…".

DYLAN DOG, IL NIPOTINO DEL DR. FREUD. Articolo di Claudio Risé, apparso su Il Giornale, 27 ottobre 1999: "L'investigatore dell'incubo indaga in un orrore quotidiano che è in realtà l'altra faccia di noi stessi, il lato oscuro della società di oggi…".

E ORA MI GIOCO DYLAN DOG. Articolo di Claudio Carabba, apparso su Sette, supplemento al Corriere della Sera, 21 ottobre 1999: "Pur essendo un personaggio a fumetti, Dylan Dog, l'indagatore degli incubi, contemporanei, è fatto anche di cinema, di narrativa, di varie arti figurative…".

DYLAN DOG DIVENTA UN BALLETTO. Articolo di E.Q., apparso su Il Corriere Mercantile, 10 settembre 1999: "Giorgio Gallione dirigerà un'opera balletto su Dylan Dog. Il racconto a cui mi sono maggiormente ispirato è l'incubo dell'Indagatore, che mi fornisce la possibilità di mettere in scena Dylan Dog al risveglio da un incubo. Così ritrova la normalità di una vita che scopre essere molto più efferata dei suoi sogni peggiori..."

IO "FUMETTARO" FANTASMA INVENTORE DI DYLAN DOG. Intervista a Tiziano Sclavi di Francesco Cordella, apparsa su Il Mattino, 3 agosto 1999: "Dylan Dog non esiste. O forse sì. Tiziano Sclavi esiste? O forse no, visto che non rilascia (quasi) mai interviste. Sbrigatevi a leggere domande e risposte, questa pagina potrebbe scomparire presto".

GIULIO GIORELLO, FILOSOFO DEL FUMETTO, Intervista a Giulio Giorello di Luca Lazzari apparsa su La Provincia, 1 febbraio 1999: "Dylan Dog riscuote tanto successo perché sembra incarnare l'uomo di oggi, perso in una realtà caotica e misteriosa, dove si può trovare di tutto dietro l'angolo: la morte improvvisa oppure il piacere, incarnato magari da una donna bellissima e fatale…"

UMBERTO ECO DIXIT: DYLAN DOG? È UNA STRISCIA DI CULTO, di Alessandro Mezzena Lona. Articolo apparso su Il Piccolo, 19 novembre 1998: "Il semiologo puntualizza subito: Dylan Dog non è un'opera d'arte come i 'Sonetti' di Petrarca o il 'Decamerone' di Boccaccio. Però aggiunge che le storie dell'indagatore dell'incubo gli sembrano 'opere di culto'. Come la Divina Commedia di Dante, Casablanca di Michael Curtiz, The Rocky Horror Picture Show. Una gran bella compagnia".

IL VERO INCUBO È LA REALTA', intervista a Tiziano Sclavi di Ketty Carraffa e Marco Romani apparsa su Liberazione, 15 luglio 1998: "Non credo che ci sia una letteratura di genere. Tutta la letteratura è di genere. La letteratura è una, come la cultura. Ci sono diversi strumenti per diffondere la cultura, uno è il fumetto, uno è il cinema. (..) L'uomo di cultura, che racconta delle storie, è sempre testimone del suo tempo e riflette le contraddizioni di oggi, coscientemente o no. Non fuga dalla realtà, ma immersione nella realtà".

DYLAN DOG SCOPRI' L'AMORE, di Angiola Codacci-Pisanelli. Articolo apparso su L'Espresso, 5 marzo 1998: "Il suo peso nell'immaginario fantastico italiano è paragonabile a quello di Stephen King", dice Severino Cesari. "La sua scrittura parla di cose che appartengono a tutti: ci si può non occupare di Tiziano Sclavi, ma sicuramente sarà lui a occuparsi di noi".

SCLAVI: L'INFERNO CHE HO ATTRAVERSATO. Intervista a Tiziano Sclavi di Cesare Medail, apparsa sul Corriere della Sera, 10 febbraio 1998: "Vorrei essere chiunque altro: non necessariamente Alain Delon, mi basterebbe Woody Allen…".

OLTRE LA SOGLIA. DYLAN DOG di Raffaele Mantegazza e Brunetto Salvarani. Articolo apparso su Cem/Mondialità, ottobre 1996: "Il trentacinquenne londinese, mezzo 'ghostbuster' e mezzo Philip Marlowe, conquista il lettore a partire dal suo eroismo profondamente umano, pieno di debolezze, fragilità e paure, nel quale è possibile trovare un amico, un fratello maggiore, oppure (stando alle statistiche, che parlano di tantissime ragazze appassionate del Nostro) un amante gentile, riflessivo ed onesto".



L'INCUBO RIBELLE. Intervista a Sergio Bonelli, a cura di Angelo Calvisi, apparsa su Il Mattino, 1 settembre 1996: "Compie dieci anni Dylan Dog, l'eroe di carta diventato un culto delle giovani generazioni. Il suo successo? Riesce a trasmettere ai lettori delle tensioni, ha intuito il malessere di questi anni…".

FIORI D'ARANCIO AMARI PER DYLAN DOG, di Renato Gaita. Articolo apparso su Il Messaggero, 27 luglio 1996: "L'Indagatore dell'Incubo a fine settembre sposa Lillie, bella militante dell'Ira, ma le nozze finiscono male…".

DYLAN DOG UN EROE CHE NON TRAMONTA, di Carlo Scaringi Articolo apparso su Achab - Corriere dell'Avventura, gennaio-marzo 1996: "Dylan Dog in questo senso è un personaggio del nostro tempo: forse non segue le mode nel vestire o nei comportamenti (passa il tempo libero suonando al clarinetto il Trillo del Diavolo di Giuseppe Tartini oppure si intestardisce nel voler completare il modellino del galeone, pur sapendo che quando sarà finito probabilmente terminerà anche la sua vita) ma ha idee molto chiare, che cerca di difendere contro la diffusa stupidità umana, ma anche qui senza mai alzare la voce".

SESSO SICURO ANCHE NEI FUMETTI, di Claudo Paglieri. Articolo apparso su il Secolo XIX, 5 aprile 1995: "L'affascinante Dylan Dog prossimo testimonial di una campagna anti-Aids, Lupo Alberto pronto a scendere di nuovo in campo nelle scuole, la nuova eroina Sprayliz che rompe tutti i tabù e non si vergogna a maneggiare preservativi nelle strisce della sua ultima avventura. Ognuno secondo il suo coraggio e le sue possibilità, i personaggi dei fumetti sembrano cominciare a raccogliere gli appelli di chi cerca di fermare la diffusione dell'Aids".

BRAVO DA FAR PAURA. Articolo di Silvia Sereni, apparso su Epoca, 13 novembre 1991: "Si fa vedere talmente poco, Sclavi, che di lui esiste già un'iconografia ben precisa, come quella dei santi che venivano rappresentati sempre con gli stessi attributi. Alto, robusto, capelli neri, carnagione chiara, secondo la leggenda porta sempre la camicia bianca fuori dei pantaloni, giacca nera, scarpe Clark con stringhe rosse…".

TIZIANO SCLAVI FUMETTI DELL'ALTRO MONDO. Intervista a Tiziano Sclavi di Antonio Gnoli, pubblicata su La Repubblica, 30 ottobre 1991: "Le storie che Sclavi racconta sono piene di intelligenza, ironia, cosparse di citazioni colte (ti puoi imbattere in una frase di Baudelaire o in una di Lewis Carroll). Vi prevale il gusto per l'orrore, per il sangue. Ma è un orrore geometrico, programmato nei minimi dettagli…".



IL MAESTRO DELL'ORRORE È UN GRAN TIMIDO CHE AMA SOLO I GATTI. Intervista a Tiziano Sclavi a cura di Giovanna Pajetta, apparsa su L'Europeo, 23 settembre 1991: "Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, il fumetto italiano di maggior successo, per la prima volta spiega in un'intervista perché i ragazzi adorano i suoi incubi di carta".

IL DETECTIVE DELL'INCUBO. Articolo di Renato Gaita, apparso su Il Messaggero, 1 agosto 1990: "Horror a strisce; dopo la letteratura e il cinema, il 'nero' conquista anche i fumetti. Il caso 'Dylan Dog' che stampa duecentomila copie a numero. Il protagonista? Assomiglia a Rupert Everett e si occupa di paranormale…".



HORROR A STRISCE. Articolo di Thomas Martinelli, apparso su Il Manifesto, 26 giugno 1990: "'Una tiratura da far paura'; urla trionfalmente l'ultimo numero di Dylan Dog. Il mensile di Sergio Bonelli infatti ha raggiunto quota duecentomila, a conferma della crescente popolarità dell'Indagatore dell'Incubo…".

ITALIAN-HORROR, UN VERO BOOM. Articolo di Mario Serenellini, apparso su La Repubblica, 11 maggio 1990: "A due passi dal Nazionale irrompeva la sera stessa il Dylan Dog Fest 2: e i fedelissimi dell'horror hanno continuato ad affollare la sala (1300 posti) anche nei giorni successivi, sottolineando con battimani e rosate l'apparizione delle predilette 'creature'…".

CARO AMICO, TI SCRIVO DIRETTAMENTE DALL'INFERNO. Articolo di Manuela Campari, apparso su La Repubblica, 26 gennaio 1990: "Sarà il mistero, sarà il fascino, il detective ha sfondato anche un altro steccato, quello che gli ha aperto il cuore delle ragazzine, una notevole fetta dei suoi ammiratori; un'imprevedibile sortita al di fuori del circolo, da sempre, in prevalenza maschile dell'horror…".

COLTO IN FLAGRANTE DILETTO. Intervista a Tiziano Sclavi di Ivano Gladimiro Casamonti, apparsa su King, maggio 1989: "Che gusto c'è a raccontare storie di omicidi orripilanti e mostri raccapriccianti, conditi con mannaie, schizzi di sangue, zombi e poltergeist? E magari poi scherzarci su, come fa ogni mese Dylan Dog, il migliore e più amato fra i fumetti italiani dell'orrore? King ha mandato Ivano Gladimiro Casamonti perché cercasse di scoprire questo mistero. E naturalmente tutto è cominciato in una notte buia e tempestosa…".

UN FUMETTO FIRMATO CARPENTER. Articolo di Ermanno Detti, apparso su L'Unità, 2 ottobre 1986: "Il progetto, non a caso realizzato dopo un anno e mezzo di discussioni nella Casa editrice, è davvero ben studiato: da una parte si cerca di raggiungere il pubblico più sofisticato, magari un po' stanco di certe ardite sperimentazioni delle riviste del fumetto d'avanguardia, e dall'altra parte quello abituato ai toni più forti".


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17/02/2005 10:27

Eccovi l'indagatore dell'incubo

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17/02/2005 23:05

Presente!

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18/02/2005 10:51

Ciao leonessa!!!!![SM=x44477]
Meno male che qualche fan del buon vecchio Dylan ancora cè...
sei una fans sfegatata con tutti i numeri presenti in circolazione o una semplice appassionata?

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22/02/2005 19:54

Appena due?

[SM=x44473]

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"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

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22/02/2005 20:56

Non so che fare sembra che l'horror sia passato di moda[SM=x44469]

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23/02/2005 00:10

Re:

Scritto da: Doctor Zambe 18/02/2005 10.51
Ciao leonessa!!!!![SM=x44477]
Meno male che qualche fan del buon vecchio Dylan ancora cè...
sei una fans sfegatata con tutti i numeri presenti in circolazione o una semplice appassionata?




Tutti i numeri, anche se dal 50 in avanti è stata una caduta verticale con poche, rarissime riprese [SM=x44464]
Però continuo a comprarlo: dopo tutti questi anni ci sono affezionata!

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Messaggio all'umanità: TORNA!



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23/02/2005 20:18

[SM=x44461] Io fino al cento ero ipnotizzato...adesso un pò meno ma lo seguo comunque con lo stesso entusiamsmo di quando avevo 7 anni...

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24/02/2005 15:09

presente!!!

il gli ho tutti compresi speciali almancchi ecc ecc

però ho anche la collezione completa di nathan never (forse il migliore), julia (veramente bello) e legs

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“…E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa: tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell’altro servono ad andare avanti. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo. Pausa, rewind, play, e ancora e ancora e ancora, non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro. E se scenderà una lacrima quando li ascolti, beh, non avere paura, è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita…”
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24/02/2005 15:20

ora vi chiedo una cosa difficilissima stilare la classifica dei top five dei primi cento numeri della serie!!

questa è la mia:

1) n° 25 MORGANA
2) n° 81 JOHNNY FREAK
3) n° 10 ATTRAVERSO LO SPECCHIO
4) n° 34 IL BUIO
5) N° 43 STORIA DI NESSUNO




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“…E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa: tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell’altro servono ad andare avanti. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo. Pausa, rewind, play, e ancora e ancora e ancora, non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro. E se scenderà una lacrima quando li ascolti, beh, non avere paura, è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita…”
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24/02/2005 21:11

Ciao fabrizio un altro meno male sei linfa alla causa dilaniata...


La mia è:

1)MORGANA
2)LE NOTTI DI LUNA PIENA
3)DOPO MEZZANOTTE
4)IL BUIO
5)LA ZONA DEL CREPUSCOLO[SM=x44500]

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cAZZO HO DIMENTICATO JOHNNY FREAK !!!!!!![SM=x44476]

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