Fotografato in mare un calamaro gigante

Per la prima volta un calamaro gigante è stato fotografato nel suo ambiente naturale da due ricercatori giapponesi. Tsunemi Kubodera, del Museo nazionale delle scienze, e Kyoichi Mori, dell'Associazione Ogasawara per l'osservazione delle balene, hanno ripreso un Arthiteuthis rex di otto metri, questo il nome scientifico del «mostro», a 900 metri di profondità, nel Pacifico settentrionale.

In precedenza, le uniche informazioni disponibili sul calamaro gigante, che può raggiungere la lunghezza di 18 metri, erano state ottenute dall'osservazione degli esemplari già morti o morenti spinti sulle spiagge o finiti nelle reti dei pescherecci. Di questa misteriosa specie marina si sa poco o nulla proprio per la difficoltà di riprenderla nel suo ambiente naturale. I due ricercatori giapponesi sono riusciti nell'impresa, seguendo i capodogli, i più accaniti cacciatori dei calamari giganti, che in questo periodo si radunano nelle acque profonde delle isole Ogawawara, nel Pacifico settentrionale. La creatura degli abissi è stata fotografata mediante un apparecchio legato a un lungo cavo.

da Il Corriere

Verne aveva ragione!

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Scritto da: Peppinox 28/09/2005 13.02


Verne aveva ragione!

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lo ha ammesso pure Cecchi Paone! :fD:

Chissà che pentola per farlo in umido!

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Scritto da: --MUTTLEY-- 29/09/2005 20.37
Chissà che pentola per farlo in umido!

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Io avevo già preparato la griglia invece...

...ma il calamaro va tagliato in rotelle, passato in pastella e fritto, poi mangiato caldissimo con un pò di limone e prezzemolo!

Giorgione

(anche se questo mi sa di duretto...)

cissa che fritto eheheheheh

Estremamente affascinante.
Seriamente

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Scritto da: orckrist 12/10/2005 10.47
Estremamente affascinante.
Seriamente

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Infatti, anche perché a questo punto sembra veramente molto più possibile la reale esisenza dei serpenti marini giganti.

non esistono capodogli che vivono a 900 metri di profondità.
A quelle profondità la pressione fa esplodere un potentissimo sottomarico come se fosse un pop corn

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Scritto da: manoloman 13/10/2005 18.25
non esistono capodogli che vivono a 900 metri di profondità.
A quelle profondità la pressione fa esplodere un potentissimo sottomarico come se fosse un pop corn

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Da quanto ho capito io i capodogli hanno un sistema di compensazione della pressione interna che li rende capaci di scendere sino a quelle profondità senza fare POP...

A parte gli scherzi questa è una foto zoomata di un piccolo calamaro del Baltico, si vede dal colore della ventosa...

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Scritto da: MOT-AZZ 05/12/2005 15.06
A parte gli scherzi questa è una foto zoomata di un piccolo calamaro del Baltico, si vede dal colore della ventosa...

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Scritto da: manoloman 13/10/2005 18.25
non esistono capodogli che vivono a 900 metri di profondità.
A quelle profondità la pressione fa esplodere un potentissimo sottomarico come se fosse un pop corn

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La struttura fisica del capodiglio è adattata per resistere alle alte pressioni delle profondità.
Tra le caratteristiche che permettono tali performance ci sono:
- mancanza di un orecchio esterno che sarebbe soggrtto agli sbalzi di pressione;
- capacità di immagazzinare l'ossigeno nei muscoli grazie alla mioglobina;
- emoglobina modificata che permette uno scambio Ossigeno-anidride carbonica tra polmoni e sangue molto più efficente di quanto si osserva nell'uomo;
- capacità di ridurre il volume polmonare all'aumentare della pressione;
- presenza sulla testa di una sacca di una sostanza grassa chiamata spermaceti, utilizzata come sistema di compensazione;
- lo strato profondo della pelle ha una struttura alveolare che si deforma se sottoposta a pressione permettendo all'animale di mantenere l'idrodinamicità delle forma anche a notevoli profondità.
Spero di essere stato chiaro e conciso.

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Scritto da: MOT-AZZ 05/12/2005 15.06
A parte gli scherzi questa è una foto zoomata di un piccolo calamaro del Baltico, si vede dal colore della ventosa...

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Sicuro?

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Scritto da: MOT-AZZ 05/12/2005 15.06
A parte gli scherzi questa è una foto zoomata di un piccolo calamaro del Baltico, si vede dal colore della ventosa...

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Ed io che pensavo l'avessi riconosciuto per via della cresta iliaca...