Entrambi i poemi del grande vate sono ricchi d'interferenze da parte dei vari dei che parteggiano per l'una o l'altra fazione. I celti sono arrivati per primi in Europa. Gli studiosi di antichità classica ritengono che gli dei descritti da Omero fossero in origine celtici e furono poi assorbiti dai greci proprio attraverso l’lliade e l’Odissea. Un altro punto interessante è che Omero afferma che i greci e i troiani cremavano i loro morti. Questa però era un'usanza dei celti. I popoli mediterranei in genere tumulavano i defunti .
La rivelazione più sorprendente di Wilkens dimostra senza ombra di dubbio che le città, le isole e le nazioni di cui Omero scrisse nei suoi poemi epici o non sono mai esistite o erano qualcosa di completamente diverso. La geografia e la topografia nell’Iliade semplicemente non collimano con quelle delle terre e dei mari del Mediterraneo di quel tempo. Wilkens ha scoperto che i nomi delle città, delle regioni e dei fiumi utilizzati da Omero derivano da toponimi europei e inglesi. I vocaboli greci non combaciano con quelli del territorio di Troia ne dei regni degli eroi greci, come non si accordano le descrizioni dei posti con la realtà geofisica.
E molti sono ancora gli argomenti; per Omero, Menelao ha i capelli rossi, Odissee è fulvo e Achille biondo; inoltre, molti guerrieri hanno la pelle chiara. Questi tratti non sono quelli delle popolazioni del Mediterraneo. È come se arrivassero da un altro tempo e un'altra dimensione. »