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Madre di tutti i pittogrammi come è stata denominata la formazione apparsa a Barbury Castel il 16 luglio 1991 descrive proprio la kundalini che si irradia (con i cerchi concentrici) dal centro di un triangolo (osso sacro). Ella è simboleggiata dalla spirale nel vertice in basso e quando si mette in movimento (cerchio a forma di ruota a destra) permette di raggiungere l’Unità (rappresentato dal cerchio a sinistra).
Numerose sono state nel corso degli anni le formazioni a spirali o che comunque riguardano il movimento a spirale. La kundalini nella sua ascesa verso la sommità della testa ricorda molto il movimento a spirale del DNA, il codice genetico che è alla base della vita . Nel suo libro OLTRE L'ERA MODERNA,
Shri Mataji spiega:
“La verità è che esiste un’energia residuale che riposa nel Sacro, l’osso triangolare, chiamata kundalini. Questa energia interiore dormiente della nostra evoluzione ha il potere di donare il nutrimento necessario e ricostruire i geni perturbati. Siano essi ereditari o acquisiti. Quando la kundalini viene risvegliata, muta la sequenza dei geni. Non solo corregge il codice del gene, ma penetra attraverso l’area della fontanella e connette il ricercatore al potere onnipervadente dell’Amore Divino. E’ anche chiamata la brezza fresca dello Spirito Santo, Ruh, Ritambhara o Param Chaitanya. Insomma l’individuo, con questa seconda nascita, diventa una persona realizzata: il Battesimo diventa un fatto reale. La luce dello Spirito, che è il riflesso di Dio Onnipotente nel nostro cuore, entra nell’attenzione e ci dona l’illuminazione. Il ricercatore è effettivamente nato una seconda volta; non ha un certificato ma cambia, poiché ha luogo la trasformazione interiore.”
Dopo aver attraversato il 6° chakra, conosciuto anche come terzo occhio, ci porta nel Regno dei Cieli, il
sahasrara. La splendida formazione apparsa a Woodborough il 13 agosto 2000 descrive bene il sahasrara chakra così come può essere ammirato su alcune rappresentazioni del Buddha.
Il risveglio della kundalini viene sostenuto dalle qualità del primo chakra, il
mooladhara, innocenza, purezza, saggezza e spontaneità. Essa poggia dunque su di fiore a 4 petali. E’ così che appare in una formazione del 2003.
La spirale Sacra è stata conoscenza nascosta di grandi artisti. Ad esempio il Borromini l’ha utilizzata per realizzare la cupola di S.Ivo alla Sapienza a Roma. Il Butinone in un affresco del ‘400,
Gesù sconfigge gli intellettualismi, rappresenta il Figlio di Dio proprio al di sopra di una spirale.William Blake nel suo dipinto
“la Scala” rappresenta l’ascesa verso Dio attraverso una scala a spirale.
La Dea Matsu detiene la spirale sacra nella mano .
Nella Cattedrale di Orvieto Maria tiene la spirale nella mano sinistra . La spirale appare anche nella cupola di S. Clemente a Roma. La volta che per gli artisti rappresenta il Cosmo, l’Universo, viene raffigurato con l’Albero della Vita: Cristo al centro e sotto di Lui la pianta di acanto i cui rami si dispiegano a spirale per tutta la cupola a simboleggiare l’irraggiamento dell’energia nata dal sacrificio di Gesù.
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