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P come...PARAPSICOLOGIA

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2008 15:01
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27/01/2006 18:55



Il termine deriva dalla parola "psicologia",preceduta dal prefisso para- che significa "vicino a".
Dall'etimologia si potrebbe dedurre che la parapsicologia studi dei fenomeni che,pur avendo rapporti con la psicologia,non entrano a far parte di essa.Si potrebbe dir meglio: "non entrano ancora a far parte della psicologia".Potranno cioè farne parte,se si dimostrerà o si potrà supporre ragionevolmente che il substrato,l' ubi consistam di entrambe le ricerche,sia il medesimo:la psiche.
Il termine è stato proposto nel 1889 dal prof. Max Dessoir,filosofo dell'Università di Berlino.Dapprima è stato accolto solo nei paesi di lingua tedesca,mentre nei paesi di lingua inglese ha continuato a prevalere,in omaggio alla storica "Società per la Ricerca Psichica",fondata a Londra nel 1882,la dizione "Ricerca Psichica",e nei paesi di lingua latina "Metapsichica",in omaggio al fisiologo Charles Richet che la coniò e usò per primo.

In seguito,ed esattamente il 30 luglio 1953,la parola "parapsicologia" fu ufficialmente adottata dal Congresso Internazionale di Utrecht,non solo per il desiderio di unificare la terminologia ma anche per eliminare in questo campo tutti quei termini che potevano suggerire significati metafisici,religiosi,mistici e così via.Infine il termine è stato adottato per differenziarsi da quegli studiosi che avevano accolto come probante una metodologia molto discutibile,basata principalmente sui "racconti",le "testimonianze",le "prove convergenti" e via discorrendo.
Oggi si considerano parapsicologi ortodossi coloro che seguono,per ora e in attesa di nuovi necessari orientamenti,il metodo cosiddetto scientifico-sperimentale,anche se molti altri ricercatori hanno voluto cambiare la loro denominazione più appropriata di metapsichisti o spiritisti in quella di parapsicologi.

Fine prima parte.

[Modificato da texdionis 30/10/2006 19.03]

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31/08/2006 18:23

Al convegno di Utrecht si parlò prevalentemente di fenomeni paranormali soggettivi, o cognitivi, e si trascurarono a ragione, dati i tempi, i fenomeni fisici, o oggettivi.
Si ingenerò allora in molti l'idea che tutti i parapsicologi fossero concordi nel limitare la loro ricerca ai soli fenomeni soggettivi.Ma questo è stato un errore grave che molti parapsicologi hanno tollerato e spesso favorito perchè la loro posizione accademica e universitaria, la loro stessa posizione professionale poteva essere compromessa da ricerche in campi così abnormi quale quello dei fenomeni fisici.Essi pensavano che sarebbero state già mal tollerate anche ricerche limitate alla sola telepatia e chiaroveggenza e decisamente respinto ogni approccio alla precognizione e soprattutto alla psicocinesi.Oggi i parapsicologi inseriti nel contesto universitario possono interessarsi in modo asettico-sperimentale anche di fenomeni fisici,specie dopo le ricerche su Uri Geller e Nina Kulagina, ma ancora pare non si possa fare l'ulteriore passo di interessarsi di indemoniati, di possessioni, di malocchio, di fatture, di materializzazioni ecc., fenomenologia ancora poco controllata ma così frequente da indurci a ritenerla almeno degna di studio attento.

Fine seconda parte.
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30/10/2006 19:10

Definizione
La parapsicologia è definita ormai unanimemente come "la scienza che studia i fenomeni paranormali".
Il problema si fa arduo quando si deve definire cosa sono o quali sono i fenomeni paranormali.E' ovvio che una ricerca acquista la dignità di scienza quando ha una metodologia e una tecnica di valutazione dei risultati raggiunti ritenuta dagli altri studiosi "scientifica".Purtroppo questo non basta.Per dare un vero corpus alla parapsicologia bisognerebbe avanzare teorie logiche e sperimentabili riguardanti l'esistenza di una "energia psi" che costituirebbe il fondamento dei fenomeni paranormali.Ma si deve ritenere che questa energia, con le precise caratteristiche che si devono riservare per tale termine, non esista.Qualcuno usa la parola "forze" e "attività di forze sconosciute", lasciando però molto nell'indefinito che cosa si intenda per "forze", usate al plurale.

Quindi,anche sostenendo a gran voce che la parapsicologia è uan "ricerca" con un ubi consistam tale che può essere studiata e insegnata nelle Università, non ci sentiamo di sostenere in questa sede che si tratti di vera e propria scienza.

Fine terza parte.
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13/11/2006 21:07

Giudichiamo inutile ritenere la parapsicologia una sezione della metapsichica.Pensiamo infatti che questa posizione,accolta anche da qualche autorevole studioso,come Robert Toquet,sia improduttiva e destinata a creare ulteriore confusione: limiterebbe inoltre il territorio di studio e di indagine di quanti si ritengono parapsicologi secondo il senso qui dato a tale termine, ma desiderano più che mai interessarsi di tutti i fenomeni paranormali, quelli accertati e quelli soprattutto non ancora accertati.
La parapsicologia, come ogni ricerca scientifica, ha una sua storia, una sua metodologia e una sua teoresi.

Per una breve panoramica storica ci serviremo degli orientamenti del Centro Studi Parapsicologici di Bologna, bene esposti dal dott. Massimo Inardi sulle "dispense" del primo Corso propedeutico di Parapsicologia, tenuto dal suddetto CSP presso l'università di Bologna nel 1975.
Ci serviremo inoltre del volume di Ugo Dettore STORIA DELLA PARAPSICOLOGIA (1976).

Fine quarta parte.
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05/12/2006 01:03

Storia della parapsicologia
Forse la paranormalità è nata con la comparsa della prima cellula vivente che ancora nell'era archeozoica, circa due miliardi di anni fa, ha fatto la sua timida comparsa nelle acque marine del nostro pianeta.
Anche se certi biologi tendono a considerare i primi esseri monocellulari privi di psichismi veri e propri, alcuni studiosi ritengono che tali forme viventi reagissero - e reagiscano - alla luce e agli stimoli esterni per mezzo di capacità da inquadrarsi nelle facoltà paranormali.Quindi possiamo arrischiare l'opinione che la storia della parapsicologia si intersechi indissolubilmente con la storia del fenomeno vita.
E' difficile dire con certezza se tale fenomenologia sia andata progressivamente attenuandosi con il progredire della cultura e della tecnica.Possiamo pensare di no.E si può aggiungere, al lume di ciò che abbiamo appreso in tanti anni, che la cultura e la tecnica bloccano soltanto, e mascherano, le manifestazioni del paranormale, che però affiorano ed esplodono non appena si presentano condizioni adatte.E non sono, queste "condizioni adatte", momenti di involuzione e crisi, ma soprattutto momenti in cui l'interesse dei ricercatori e del pubblico si dirige, senza paura di incorrere in diagnosi e accuse di delirio o di stregoneria, allo studio della fenomenologia.

Charles Richet è stato il primo a inquadrare accettabilmente la storia della parapsicologia in quattro periodi che ha chiamato "mitico", "magnetico", "spiritistico" e "scientifico".Dopo gli sviluppi degli studi negli ultimi decenni, si è proposta la divisione in due ere: "preistorica" e "storica" e sei periodi: 1)mitico, 2)mesmerico o magnetico, 3)spiritico, 4)primo periodo scientifico, o dello spiritualismo scientifico, 5)secondo periodo scientifico, 6)periodo contemporaneo.

Fine quinta parte.

[Modificato da texdionis 05/12/2006 1.03]

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26/12/2006 11:51

L'era preistorica coincide con il periodo mitico e giunge fino al secolo XVIII in gran parte compreso.
L'abbiamo chiamata così perchè, sebbene includa la magior parte delle epoche storiche, in essa l'atteggiamento del pensiero di fronte alla paranormalità muta sostanzialmente ben di poco, rimanendo nel clima magico in cui la realtà tende a trasformarsi in mito.Dal buio profondo della storia comincianao a giungerci le prime notizie di fatti magici, occulti, inspiegabili, sempre connessi con il supposto intervento di forze soprannaturali.
Sono i Babilonesi e i Caldei con i loro maghi e i loro astrologi, gli Egzi con le loro pratiche permeate di magia, gli Ebrei con i loro profeti e più tardi con la loro cabala basata sulla numerologia, che ci tramandano i primi racconti mitici.In epoche memno lontane notizie di fenomeni misteriosi ci giungono da popoli cui siamo psicologicamente e storicamente più affini : i Greci e i Romani.

Fine sesta parte.
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07/01/2007 18:49

Seguendo Plutarco, il quale tuttavia scriveva a circa un millennio di distanza dal fenomeno riferito, il più antico studio sperimentale sulla paranormalità, fu quello, notissimo, condotto da Creso re di Lidia (VI sec. a.C.), il quale, volendo portar guerra alla Persia e desiderando il consiglio di un oracolo sicuro, spedì deputazioni ai principali oracoli della Grecia con l'ordine di chiedere loro che cosa egli stesso facesse in un'ora e un giorno stabiliti.Solo l'oracolo di Delfi diede la risposta esatta dicendo di sentire odore di carni d'agnello e di testuggine bollite in un lebete di bronzo: in quel momento Creso stava appunto sorvegliando tale bollitura.

La filosofia greca del periodo classico non si interessò particolarmente del paranormale come tale, ma non fu certo per indifferenza: la realtà appariva al pensatore greco come un sottile intreccio di energie fisiche e mentali tra le quali passavano continuamente rapporti precisi: l'universo si palesava soprattutto come un grande pensiero in cui normalità e paranormalità erano molto vicine.Troviamo comunque nel TIMEO di Platone un'osservazione veramente illuminata sulla profezia: "Nessun uomo, nel pieno possesso della sua ragione", scrive il filosofo, "raggiunge la divinazione divina e veridica.Bisogna invece che la forza del suo spirito sia ostacolata dal sonno, o dalla malattia, o sviata da qualche crisi di entusiasmo": è, potremmo dire, la prima intuizione delle attività inconscie.

Fine settima parte.
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22/01/2007 20:35

I Romani avevano, molto più dei Greci, il senso della realtà concreta, così che il paranormale si staccava nettamente e quasi brutalmente dalla norma: le classi colte del periodo classico non amano queste eccezioni irrazionali in cui il popolo crede, ma che la persona bennata trascura.
E', anzitutto, un fatto di distinzioni sociali, sempre nette in Roma, e di livelli culturali.Cicerone, che può essere considerato un tipico rappresentante del patriziato intellettuale, non crede alle precognizioni, ai vaticinii, alle profezie e, nella sua opera sulla DIVINAZIONE, cerca di dimostrarne l'impossibilità.

Ma, nel periodo ellenistico, l'atmosfera cambia, le filosofie e le scienze si impregnano di misticismo e di magia; Tolomeo fonda l'astrologia scientifica e gli imperatori si fanno guidare dagli astrologi.Il cristianesimo deve lottare contro questo orientamento che può fuorviare le menti, ma in egual tempo, non può negarlo in blocco perchè la sua stessa dottrina è fondata sul miracolo.Si comincia a distinguere tra il paranormale divino, espressione della volontà e della sapienza di Dio, che trascende le leggi naturali, e il paranormale diabolico, che proviene dal Maligno.
Sant'Agostino, in tre capitoli della sua opera CONTRO GLI ACCADEMICI, affronta il problema sviluppando teoreticamente la posizione cristiana di fronte alla paranormalità.Egli non nega i fenomeni, di cui dà alcuni esempi, ma nega che queste manifestazioni chiaroveggenti, telepatiche e precognitive costituiscano una scienza: l'indovino ignora lui stesso di dove attinga il suo sapere, talora coglie il vero ma spesso si inganna, talora conduce una vita tutta intesa ai piaceri materiali.
Tutto ciò non si addice al vero scienziato inteso a cercare la verità e a vivere in conformità con essa.E il filosofo avanza l'ipotesi che chiaroveggenza e precognizione siano ispirate da qualche "abiettissima animuccia" così che l'indovino dà le sue risposte "come spinto da uno spirito".Ben diversa è la profezia, ispirata dalla mente divina.

Fine ottava parte.
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05/02/2007 00:45

Durante tutto il medioevo, normalità e paranormalità diventano così espressioni della lotta fra il bene e il male, fra Dio e il diavolo, che atterriscono l'animo popolare, anche se gli astrologi e gli alchimisti, continuando la tradizione scientifica ellenistica, cercano di dare una base teorica alla fenomenologia indagandone le origini nelle più intime e oscure forze della natura.
Finchè, in epoca rinascimentale, la tradizione riesplode in un orientamento magico-scientifico che mira a una nuova interpretazione dell'uomo e dell'universo, a una concezione dell'ordine universale in cui l'insiene delle sfere celesti, o macrocosmo, si aggira intorno alla creatura umana, o micorocosmo, legata a essa da infinite corrispondenze, da armonie recondite che sono a un tempo fisiche e mentali, trascendono lo spazio e il tempo, e la cui conoscenza porta alla conoscenza di Dio.
Pico della Mirandola, Cornelio Agrippa, Gerolamo Cardano, Paracelso, Nostradamus, sono su questa via in cui si fondono gli insegnamenti della numerologia, della cabala, dell'astrologia, dell'alchimia in un grande complesso magico.La mentalità popolare partecipa a questo clima e, nelle tensioni proprie di un'epoca assetata di potere, ricca di frustrazioni non meno che di affermazioni, sfocia nel grande fenomeno contestatorio della stregoneria, a cui si opporrà spietata l'inquisizione.

Fien nona parte.
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23/02/2007 00:50

Giungiamo così al Settecento, quando, secondo il profilo tracciato dal Dèttore, la stregoneria, da popolare, si trasforma in aristocratica e, nei salotti della nobiltà, come nei gabinetti degli statisti, appaiono personaggi misteriosi e fantomatici, ritenuti dotati di poteri eccezionali, come Cagliostro e il conte di Saint-Germain.
In questo periodo, caratterizzato da intimi fermenti, da razionalismi illuminanti e da curiosità morbose, da un insieme di buonafede e di ciarlataneria, di impegni scientifici e di temerari dilettantismi, nasce a Iznang, sul lago di Costanza, nel 1734, Franz Anton Mesmer, la cui opera segnerà l'inizio dell'era storica della parapsicologia con il periodo mesmerico o magnetico (1778-1848).
Il Mesmer, laureato in teoogia e in medicina, è il naturale prodotto dell'epoca in cui vive.Dapprima, studiando Paracelso, si convince che il magnetismo delle calamite è un fluido che pervade tutto l'universo e ha influssi terapeutici sul corpo umano; poi crede scoprire che tale fluido emani da tutti i corpi viventi come magnetismo animale.In realtà è l'ipnotismo.
Nel 1778 pubblica a Parigi la sua famosa MEMORIA SULLA SCOPERTA DEL MAGNETISMO ANIMALE, e dà inizio così a un travagliato periodo di studi sull'ipnotismo che in seguito non riuscirà mai a distaccarsi del tutto dalla parapsicologia: i suoi seguaci, primo fra tutti il marchese de Puységur, vedranno infatti nel cosiddetto mesmerismo o magnetismo la più fruttosa fra le tecniche usate per la produzione dei fenomeni paranormali.L'Inardi si chiede se quella del Mesmer fu vera gloria.Risponde di sì anche se fu inquinata da quel comportamento istrionico che lo rese celebre e odioso a un tempo.

Fine decima parte.

[Modificato da texdionis 04/03/2007 14.13]

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04/03/2007 14:31

Dal 1778 in poi si snoda un periodo denso di studi e di controlli eseguiti anche da commissioni nominate da celebri istituzioni inglesi e francesi.
Sono anni di lotte accanite, talora leali, ma spesso settarie e vili pro e contro la nuova energia, o fluido, che è stata scoperta, pro e contro l'interpretazione fluidica o quella psicologica del fenomeno, ma soprattutto pro e contro la genuinità dei fenomeni che i soggetti magnetizzati producevano: telepatia, autoscopia, chiaroveggenza, precognizione ecc. Le polemiche e gli studi si svolgono soprattutto in Francia, ma hanno una corrispondenza anche in Germania a partire dal 1829, quando il medico Justinus Kerner pubblica il suo libro famoso, LA VEGGENTE DI PREVORST ("Die Seherin von Prevorst") in cui dà notizia degli straordinari poteri di una sua paziente, Frederika Hauffe.
Verso la metà del secolo, comunque, gli studi sul sonno magnetico, praticamente negati dall'Accademia di Medicina di Parigi e riprovati dalle autorità ecclesiastiche, erano in decadenza, anche se, proprio negli anni Quaranta, alcuni medici andavano scoprendo che tale sonno aveva singolari proprietà anestetiche e permetteva di eseguire operazioni indolori con grande vantaggio dei chirurghi e dei pazienti.Tutta la scienza medica insorse contro queste pratiche che, più tardi, avrebbero avuto una vittima illustre nel prof. John Elliotson, il quale, pur di dimostrare la realtà dell'anestesia ipnotica, affrontò il disonore della radiazione dal Collegio, con divieto di esercitare la professione.

Ma, proprio in questo momento di declino, avvenne un fatto nuovo col diffondersi dello spiritismo nel mondo e quindi con l'inizio di quello che abbiamo chiamato periodo spiritico (1848-1870).Nel marzo del 1848, infatti, a Hydesville, nello stato di New York, per la prima volta una bimba, Kate Fox, al grido di "Signor Diavolo, fa quello che faccio io", dà inizio alla tiptologia.Il periodo che comincia in quel fatidico 1848 è dominato, in Francia e in gran parte dell'Europa, dalla figura possente di Hippolite Léon Denizard Rivail, celebre sotto lo pseudonimo di Alan Kardec, che, con il suo LIBRO DEGLI SPIRITI ("Le livre des esprits", 1856), testo unico della dottrina spiritica, dà una veste ufficiale e un rituale a tutto il movimento.
Negli Stati Uniti, invece, il grande antesignano dello spiritismo sarà Andrew Jackson Davis che, già nel 1847, pubblicava le sue DIVINE RIVELAZIONI ("Divine Revelations of Nature"), un complesso di dottrine etico-religiose destinato a costituire la base dello spiritismo nordamericano.

Fine undicesima parte.
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31/03/2007 11:23

Il movimento spiritista, che avrebbe avuto più tardi, in Italia, uno dei maggiori suoi sostenitori in Ernesto Bozzano, si diffuse con una rapidità enorme e ricondusse sui fatti paranormali non solo l'attenzione degli studiosi ma l'interesse delle folle, che seguivano perplesse gli sviluppi della scienza materialista e trovavano in essa una possibilità di reazione.
Tutta la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento ne rimasero permeati, anche quando le nuove indagini scientifiche ne avrebbero ripudiato i principi, e oggi ancora continua il suo cammino, dilaniato, ma non esausto, da una interminabile querelle che probabilmente durerà a lungo e non troverà mai una vera soluzione.Si pensò di essere alla vigilia di una prova sperimentale della sopravvivenza e, mentre gli uomini di scienza insorgevano sdegnati contro una fenomenologia impossibile e quindi truffaldina, i seguaci del nuovo movimento, sempre più numerosi, minacciavano di regolare ormai la loro vita secondo i consigli dei morti.
I fenomeni detti fin allora magnetici cominciarono a essere chiamati "spiritici" sia dai sostentitori dello spiritismo sia dai loro avversari; presto allo spiritismo si oppose l'animismo, ossia la teoria di chi vedeva all'origine delle manifestazioni paranormali energie proprie dei viventi; ma soprattutto si parlò di frode, di allucinazione, di suggestione, di ipnotismo.Finchè alcuni scienziati non decisero di affrontare questa fenomenologia assurda seguendo il famoso ammonimento del fisico sir William Thomson: "La scienza è costretta dallle leggi eterne dell'onore a fronteggiare senza paura qualsiasi problema le venga lealmente presentato".

Cominciò così il primo periodo scientifico di questi studi, che va dal 1870 al 1882 e che potrebbe essere definito dello "spiritualismo scientifico", in quanto caratterizzato da un orientamento degli stessi spiritisti verso indagini più rigorose condotte, se non con i metodi, con la serietà e l'oggettività proprie della scienza.In realtà il 1870 è una datas torica per la parapsicologia poichè in tale anno la Società Dialettica di Londra presentò uan relazione stesa da 33 suoi soci in cui, in seguito ad un'inchiesta prolungatasi per cinquanta sedute rigorosamente controllate, si ammetteva l'esistenza di alcuni fenomeni inspiegabili, prodotti da particolari soggetti: suoni che apparivano provenire dalle mura o dai mobili, movimenti di oggetti pesanti indipendentemente da qualsiasi azione meccanica o muscolare, carattere intelligente di questi suoni e di questi movimenti che comunicavano messaggi coerenti mediante un codice alfabetico.
Nell'anno seguente, 1871, William Crookes stendeva i suoi rapporti sulle esperienze condotte su Daniel Dounglas Home e, nel 1873, quelli su Florence Cook.Nel 1876 il fisico William Barrett cominciava ad occuparsi della fenomenologia paranormale e in particolare della telepatia in stato di veglia.
Circa gli stessi anni, in Francia, Jean Marie Charcot, alla Salpêtrière, riprendeva le esperienze sull'ipnotismo giungendo a conclusioni contrastate, in positiva polemica, dalla Scuola di Nancy diretta da Hippolite Bernheim.

Fine dodicesima parte.
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03/04/2007 22:19

Ottimo lavoro [SM=x44462]

Potresti citare le tue fonti?

[SM=x44460]

_________________

"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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05/04/2007 18:14

Re:

Scritto da: orckrist 03/04/2007 22.19
Ottimo lavoro [SM=x44462]

Potresti citare le tue fonti?

[SM=x44460]




La mia fonte per questi thread "ABC" è "L'Uomo e l'Ignoto - Enciclopedia di parapsicologia e dell'insolito" dell'Armenia Editore.
Oggi preziosa e quasi introvabile, ha il difetto di essere aggiornata al 1978, però ritengo sia ancora molto valida. [SM=x44450]
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19/04/2007 19:22

Un'altra data storica è il 20 febbraio del 1882, quando viene istituita a Londra la Società per la Ricerca Psichica, di cui fanno parte scienziati e spiritisti ugualmente animati dal desiderio di raggiungere una verità.
Comincia da quest'anno il secondo periodo scientifico, o metapsichico, che durerà fino al 1931.
E mentre in Inghilterra uomini come un Gurney, un Myers, un Sidgwick, un Lodge, un Podmore sperimentano sulla telepatia, sulla scrittura automatica, sulle apparizioni di viventi e di defunti, sulla bilocazione, e il Myers delinea la teoria dell' "Io subliminale", ossia dell'inconscio come sfera della fenomenologia paranormale, in Francia un Richet studia attentamente tutti gli aspetti della paranormalità, dà alla nuova scienza il nome di "metapsichica", e ne traccia le basi teoretiche; quantifica per primo, nel 1884, un esperimento di telepatia servendosi di carte da gioco; approfondisce le indagini sulla paranormalità dell'ipnosi, seguito in questo dal De Rochas che porta importanti contributi agli studi.

Risale alla metà di questo periodo (1919) la fondazione del vetusto e ancora efficiente Istituto Internazionale di Metapsichica di Parigi (IMI), che ha annoverato fra i suoi direttori una delle più belle figure di ricercatori di tutti i tempi, il medico Eugène Osty, i cui studi di telepatia, chiaroveggenza e precognizione restano come pietre miliari a segnare il cammino della ricerca.In Polonia l'Ochorowicz studia quella che egli chiama suggestione mentale, ossia la telepatia sperimentale e si dedica poi ai fenomeni cosiddetti fisici o parafisici.In Germania predomina la figura di un ricercatore appassionato quanto rigoroso, Albert Schrenk-Notzing.Negli Stati Uniti scienziati come William James si interessano per anni a una medium di eccezione, la signora Piper, e ai suoi singolari fenomeni di incorporazione rimasti fino ad allora quasi esclusivamente nell'ambito di circoli spiritisti: saranno proprio questi fenomeni ad attrarre verso le dottrine spiritiste uomini di scienza inglesi e americani come Hyslop, Hodgson, Lodge.
In Italia, verso il 1890, un'altra medium che diverrà famosa in tutta Europa, Eusapia Palladino, persuaderà scienziati positivisti come Lombroso e Morselli della realtà dei fenomeni.
E' un periodo quanto mai intenso, il cosiddetto periodo aureo, favorito dalla comparsa di soggetti dotati di facoltà straordinarie e rimasti finora insuperati.Nel 1921, per iniziativa di Carl Vett, viene tenuto a Copenaghen il primo Congresso Internazionale di Ricerche Psichiche; nel 1933 il Tenhaeff, nell'Università di Utrecht, è il primo libero docente di parapsicologia in una cattedra universitaria.

Fine tredicesima parte.
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19/04/2007 23:40

Re: Re:

Scritto da: texdionis 05/04/2007 18.14


La mia fonte per questi thread "ABC" è "L'Uomo e l'Ignoto - Enciclopedia di parapsicologia e dell'insolito" dell'Armenia Editore.
Oggi preziosa e quasi introvabile, ha il difetto di essere aggiornata al 1978, però ritengo sia ancora molto valida. [SM=x44450]



[SM=x44460]

Sguinzaglio subito i miei mastini alla ricerca.

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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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30/04/2007 21:58

Ma, con questa eccezione, per quanto decine e decine di soggetti venissero sperimentati, controllati,sottoposti a prove spossanti e talora umilianti, la scienza accademica e gli ambienti universitari mantennero ben chiuse le porte a questa fenomenologia che continuò a essere considerata frutto di misticismo deteriore e di trucchi volgari da cui si sarebbero lasciati raggirare scienziati di chiara fama come un Crookes o un Richet.
Quando i sospetti di frode sembrano esclusi,si ricorre al caso e alla coincidenza fortuita.
E' a questo punto che si alza la voce autorevole di Joseph Banks Rhine e della sua scuola.

Siamo nel 1931, anno in cui comincia quello che possiamo chiamare periodo contemporaneo e in cui la parapsicologia si afferma come scienza con la fondazione del Laboratorio di Parapsicologia dell'Università Duke, a Durham, nella Carolina del Nord.Ne fu promotore il dott. J.B.Rhine,botanico e naturalista, un uomo dotato di tenacia eccezionale, serietà scientifica e contenuto entusiasmo.Patrocinatore ne fu lo psicologo William McDougall, già presidente della Società per la Ricerca Psichica inglese e in quegli anni presidente della Società Americana per la Ricerca Pscichica (ASPR), passato dalla Harvard University alla Duke University per l'insegnamento della psicologia.
Il Rhine fu spinto alla sua ricerca dal desiderio di confrontarsi con gli obiettori a oltranza sul loro stesso campo e dimostrare in milioni di esperimenti valutati quantitativamente e svolti con un mazzo di carte Esp e con soggetti non selezionati, che l'uomo può indovianre tali carte, guardate o no da un'altra persona, con risultati che escludono l'intervento del solo caso e fanno postulare l'esistenza di un'attività mentale da lui chiamata "percezione extrasensoriale", ESP.Nasceva così quel metodo quantitativo chje permetteva la traduzione del fenomeno in numero e la sua valutazione secondo le leggi della statistica.L'applicazione, sempre più estesa, di questo metodo a esperienze sempre più varie, minuziose e attente, è la caratteristica di tutta la parapsicologia contemporanea, anche quando essa si vale di soggetti eccezionali per esperimenti cosiddetti qualitativi, in cui si studiano le qualità proprie di un fenomeno di particolare imponenza.
Non bisogna dimenticare tuttavia un'altra caratteristica dell'indagine scientifica contemporanea: lo studio psicanalitico della fenomenologia che, già intravisto dallo stesso Freud, ha portato un contributo fondamentale all'interpretazione di molti fenomeni paranormali.In questo settore Emilio Servadio è stato il primo a prendere l'iniziativa anticipando e suggerendo gli studi condotti in America dall'Ehrenwald e dall'Eisenbud, e approfondendo in modo determinante l'indagine sulla situazione del transfert in analisi, situazione che, a un certo punto, favorisce l'emergere di sogni a contenuto paranormale durante la terapia.

Fine quattordicesima parte.
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22/05/2007 22:01

La parapsicologia ai nostri tempi, in Italia
Dall'ormai lontano 1931 la parapsicologia si è andata lentamente affermando in ogni paese.
Un rapido sguardo innanzitutto al panorama italiano.Nel 1937 Emilio Servadio, Giovanni Schepis, Ferdinando Cazzamalli fondano a Roma la Società Italiana di Metapsichica (SIM), che viene riconosciuta dallo Stato.Particolarmente attivo è il Servadio che, con il suo prestigio, contribuisce a tenere alto il nome della parapsicologia italiana partecipando all'estero a tutti i convegni più importanti e richiamando, con i suoi interventi, l'attenzione degli studiosi.
Nel 1946 una parte dei membri della SIM, guidata dal Cazzamalli, se ne staccava per dare vita, a Milano, all'Associazione Scientifica Italiana di Metapsichica (AISM), tuttora viva e attiva, mentre la SIM, nel 1955, prenderà il nome di Società Italiana di Parapsicologia (SIP) che tuttora mantiene.
Nel 1948 sorgeva a Bologna il Centro Emiliano di Metapsichica che, nel 1953 si trasformava nel Centro di Studi Parapsicologici (CSP) per iniziativa di Enrico Marabini, Piero Cassoli, Massimo Inardi e altri studiosi.Ancora attivo, è uno dei più vivaci nuclei di studio italiani.
Nel 1963 veniva fondato a Napoli il Centro Italiano di Parapsicologia (CIP) con il programma di svolgere ricerche scientifiche nel campo della fenomenologia medianica oltre che in quello dei fenomeni paranormali in genere.
A Roma, nel 1960, presso l'Accademia Tiberina, è stata istituita la Facoltà di Scienze Psicologiche e Parapsicologiche, di livello universitario.
Nel 1975 si è costituita a Genova l'Associazione Italiana Studi del Paranormale (AISPa), con lo scopo di studiare scientificamente la percezione extrasensoriale e i fenomeni psicobiofisici e parafisici.

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03/06/2007 23:56

E' un complesso di studi molto notevole, se consideriamo la limitatezza dei mezzi materiali, che testimonia un continuo sforzo per portare la parapsicologia a dignità di scienza riconosciuta accanto agli altri indirizzi del sapere e che, se non permette al nostro paese di svolgere un'attività d'avanguardia, lo mette in grado di non perdere i contatti e di portare utili contributi all'insieme dell'indagine mondiale.Gli interessi sono sempre più vivi e aperti a ogni visuale che possa presentarsi.
Da rilevarsi che, a Bologna, il dott. E.Marabini ha tenuto per la prima volta un seminario di parapsicologia presso l'Istituto di Psicologia dell'Università e che per iniziativa del CSP bolognese sono stati tenuti due corsi di parapsicologia, uno a Bologna presso l'Istituto di Farmacologia della locale Università e uno a Firenze nel 1976: quest'ultimo, sotto forma di seminario, è stato poi inserito nel Corso universitario di Psicologia sperimentale e gli studenti che hanno partecipato hanno potuto sottoporsi a interrogazione in materia di parapsicologia durante l'esame di psicologia sperimentale.Il CSP ha pubblicato le prime dispense universitarie (1976) e ha poi pubblicato le seconde (parte sistematica, allargata ai fenomeni la cui esistenza è ancora in discussione).

In Italia sono state conseguite diverse lauree con tesi in parapsicologia.Già nel 1961 il dott. A.Agnetti si addottorava a Bologna in Scienze statistiche, demografiche ed attuariali, discutendo una tesi su "Critica statistica a un esperimento di ESP" con materiale fornito dai coniugi P. e B. Cassoli (precognizione con bersagli selezionati).Il dott. G.Alberti si laureò nel 1971 in Medicina a Modena con una tesi a contenuto parapsicologico.Nel 1973 le dottoresse T.Tinarello e R.Marinone discuterono una tesi su "Psicoanalisi e parapsicologia" alla Facoltà di Magistero di Torino.
Da allora si susseguirono senza posa tesi in parapsicologia a Bari, Cagliari, Torino, Milano ecc. e questo è stato dimostrazione del nuovo orientamento e della lodevole disponibilità dei docenti.

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17/06/2007 11:58

La parapsicologia moderna fuori d'Italia
All'estero la situazione è fluida e non è facile darne un'idea chiara.
Tre momenti comunque vanno ritenuti fondamentali:
1936, anno di nascita del JOURNAL OF PARAPSYCHOLOGY;
1937, data del Congresso di Statistica che, a Indianapolis (Indiana), confermò la validità del metodo di valutazione dei risultati ottenuti dal Rhine,lasciando impregiudicata l'attendibilità degli esperimenti stessi e dei relativi risultati;
30 dicembre 1969, quando l'Associazione Americana per il Progresso delle Scienze (AAAS), la più prestigiosa associazione scientifica del mondo, editrice di SCIENCE, accolse nel suo seno la Parapsychological Association, un'associazione formata (al 1978 circa) da circa 100 membri accettati e selezionati a seguito dell'esame delle loro pubblicazioni e della loro attività scientifica.

Molti sono gli studiosi di parapsicologia che fanno parte del corpo accademico di Università straniere.Bisogna però precisare che, salvo rare eccezioni, tali studiosi fanno parte dell'Università con altre qualifiche, in genere come psicologi, filosofi, medici o psichiatri.Nel contesto delle loro ricerche, talora al di là di tali ricerche e dei relativi corsi di insegnamento, si interessano di parapsicologia, arrivando talora a tenere dei seminari o a dirigere dipartimenti di psicologia e parapsicologia.
Sarebbe importantissimo riferire nei particolari, paese per paese, sullo stato della parapsicologia, specialmente in rapporto alle altre discipline scientifiche e agli altri istituti universitari, ma è impossibile in questa sede.Ci limiteremo qui a dare una succinta rassegna delle condizioni della parapsicologia nei principali paesi.

Negli Stati Uniti per lungo tempo due Università si sono interessate di parapsicologia: la Stanford University (Palo Alto, California) e la Duke University (Durham, Carolina del Nord).L'1 settembre 1965 il "Lab" (Laboratorio di Parapsicologia della Duke University) cessò di esistere per diventare l'Istituto di Parapsicologia sotto il patrocinio di un'altra istituzione, la Fondazione per la Ricerca sulla Natura dell'Uomo (FRNM) sempre diretta dal Rhine.
Alla Stanford University, dal 1918, c'è un posto di assistente largamente sovvenzionato da una donazione di 576.000 dollari presso la Facoltà di Psicologia, creato con il preciso scopo di indagare nel campo del paranormale.
Purtroppo l'uso che ne venne fatto si rivelò decisamente settario, come pubblicato in seguito dal JOURNAL OF PARAPSYCHOLOGY (39, 3, 1975).

Fine diciassettesima parte.
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