I giallorossi perdono 1-0, ma la sconfitta è sufficiente per conquistare la semifinale di coppa Italia contro il Palermo. A segno Mutu su rigore, espulsi Dacourt ed Ibrahimovic
Lo scontro Dacourt-Ibrahimovic: espulsi.
GmtROMA, 1 febbraio 2006 - Roma capoccia. Cede di misura alla Juventus, che all'Olimpico ha giocato una partita vera, e sfruttando il 3-2 esterno dell'andata conquista la semifinale di coppa Italia. Sfiderà il Palermo.
Spalletti vede interrompersi il filotto di otto successi di fila (per tutto gennaio) con l'inizio del nuovo mese, ma stasera contava passare, era sinonimo di vincere. E Totti e compagni ci sono riusciti, mettendo in campo ordine tattico, spirito di sacrificio e nervi saldi, fondamentali in una sfida sentitissima (sugli spalti 52.200 spettatori) ed a tratti cattiva. Ottimi Totti, condottiero a tutto campo, e De Rossi, geometra e manovale. Per la Juventus è una vittoria d Pirro, che dimostra comunque il carattere dei bianconeri di Capello: dopo il tonfo interno del Delle Alpi potevano tirare i remi in barca in coppa Italia, invece ci hanno provato fino al 90', pur traditi da Ibrahimovic.
Le formazioni. De Rossi schiera l'undici titolare dell'ultimo periodo, con l'unica eccezione di Dacourt al posto di Aquilani. In attacco, a differenza dell'andata, gioca Totti. Capello recupera Nedved e lo schiera titolare: sulle fasce a centrocampo giocano lui e Mutu, mentre in mezzo Giannichedda è preferito a Blasi. In avanti Zalayeta e l'attesissimo Ibrahimovic.
Il primo tempo non è bello, ma molto intenso. La Roma gioca meglio, il vantaggio dopo l'andata rende tutto più facile. Totti gioca di sponda regalando tocchi sapienti. Ma in zona gol rimane un pericolo latente. Il numero dieci di Spalletti troverebbe di testa anche il vantaggio, ma Dondarini annulla per un presunto fallo su Balzaretti. I due sembrano però strattonarsi reciprocamente in area, la rete era probabilmente valida. Più tardi Totti ci riproverà con una punizione alla Roberto Carlos, Abbiati risponde presente. Al 18' l'episodio che cambia la gara. Nedved entra duro su Totti, arriva Ibrahimovic e colpisce il capitano giallorosso, a terra, con una pallonata. Dacourt si avventa sullo svedese, i due vengono alle mani: Dondarini manda entrambi sotto la docca con largo anticipo. La partita diventa nervosa, a tratti cattiva, con Vieira che usa le maniere forti e subisce le rappresaglie capitoline. De Rossi, mediano con licenza di inserirsi, di testa in tuffo mette appena fuori un cross invitante di Taddei. La Juve, con Zalayeta adesso unico terminale offensivo, stenta a rendersi pericolosa: l'unica occasione capita proprio sulla testa del Bradipone: Curci è bravissimo ad alzare sopra la traversa.
Il secondo tempo inizia con il botto. Perrotta è ingenuo in area: istitintivamente sul cross di Mutu tocca il pallone con il braccio: è rigore, che un glaciale Mutu trasforma spiazzando Curci. La Roma accusa il colpo, ma non sbanda, neanche quando Capello mette dentro il meglio del suo arsenale confinato in panchina: Del Piero ed il fischiatissimo ex Emerson. I bianconeri allora aumentano il ritmo, e sganciano sulle fasce i levrieri Balzaretti e Zambrotta. E' un forcing continuo, ma poco produttivo. La Roma si aggrappa a Totti, capitano coraggioso, e mette dentro Tommasi a fare legna in mezzo. Vieira tira fuori dal cilindro un colpo da biliardo che colpisce il palo a Curci battuto, l'Olimpico tira un sospiro di sollievo. La Roma è in semifinale.