La stampa spagnola è sempre più critica nei confronti del barese. Feroce "As": "Sbaglia i gol per mancanza di coordinazione; non ha rapporti con i media ed è stato pagato troppo"
Antonio Cassano, 23 anni.
ReutersMADRID, 10 aprile 2006 - Sembrava avere toccato il settimo cielo: Real Madrid, cosa c'è di meglio? Invece, a 97 giorni dalla sua presentazione in pompa magna nella sala stampa del Santiago Bernabeu, Antonio Cassano deve fare i conti con le feroci critiche della stampa spagnola. Analisi spietata in un contesto già tragico, evidenziato dalla crisi del Real: è secondo in classifica, a -11 dal Barcellona, ed è fuori dalla Champions. A mettere il dito nella piaga è il quotidiano "As". Il giornale iberico sottolinea come il giocatore, che percepisce qualcosa come 3,5 milioni di euro l'anno, sia stato pagato troppo visto che a giugno si sarebbe svincolato dalla Roma.
I numeri di "As" sono spietati: solo 479 minuti in campo con la "camiseta blanca", in 14 match giocati (9 nella Liga, uno in Champions e 4 in coppa del Re) e la miseria di due reti, con il Betis nella Coppa spagnola e in campionato contro l'Atletico. Vale a dire il 26,2% dei minuti giocati dalla squadra madridista e con solo tre apparizioni da titolare.
Ma "As", si spinge oltre le cifre per analizzare la delusione. L'insuccesso, secondo il giornale spagnolo, è stato anche causato dalla precaria condizione fisica del barese, causata dal sovrappeso. Cassano si è infatti presentato a Madrid con 11 chilogrammi di troppo rispetto al peso-forma; problema non ancora risolto. La prova? Sabato scorso contro la Real Sociedad al Bernabeu (finita 1-1, ndr), Antonio, subentrato al posto di Ronaldo, al 67' ha mancato una facile occasione. Mancanza di coordinazione, sottolinea "As". Non è tutto. Pare che il rapporto con i compagni di squadra non sia tra i migliori.
La valanga di critiche non si placa. Cassano è arrivato al Real Madrid quando stava "esplodendo la stella del giovane Soldado, poi retrocesso nel Castilla dove in Segunda è capocannoniere con 16 reti - scrive il quotidiano -. Prima dell'arrivo del talento di Bari Vecchia, Soldado aveva messo a segno tre reti con la prima squadra, ma l'arrivo di Cassano lo ha rimandato in purgatorio".
Infine la stilettata più maligna: il cattivo rapporto tra Cassano e la stampa iberica, perché l'ex romanista non si presenta mai in sala stampa. Dal suo arrivo ha sempre evitato il contatto con i media. "Non so lo spagnolo", si è sempre giustificato il talento pugliese. Tempi duri davvero. Antonio è costantemente sotto osservazione dei tecnici della squadra e, sebbene quando ci sia il pallone in mezzo al campo faccia il suo dovere, quando è il momento di sottoporsi ad attività fisica e stretching il suo comportamento lascia del tutto a desiderare. A 35 giorni dalla consegna delle liste di Marcello Lippi alla Fifa, il Mondiale di Cassano rischia di farsi sempre più lontano.