NON C’E’ PIU’ RELIGIONE
- ANCHE “FAMIGLIA CRISTIANA” SI SFASCIA?
TUTTA COLPA DEI DICO, NATURALMENTE
– LA REDAZIONE SI RIBELLA: SIAMO TROPPO FILO-VATICANO
– FISSATA PER MERCOLEDÌ UN’ASSEMBLEA CHE SI PREVEDE INFUOCATA
– E LE VENDITE CALANO…
e.n. per “l’Unità”
In redazione non l’hanno visto:
«Don Sciortino? No, il direttore oggi è fuori... ».
Anche il comitato di redazione «non pervenuto».
E dire che
in questi giorni la temperatura a «Famiglia cristiana» è parecchio surriscaldata. Il nodo non è da poco:
l’autonomia. Dal Vaticano.
E sì, perchè nei giorni scorsi è preso a circolare un documento - ne ha dato notizia il «Corriere della sera» - in cui si dice chiaro chiaro che
il settimanale dei Periodici San Paolo sarebbe in preda a «un conformismo ecclesiastico facile e grigio».
Alla lunga hanno fatto rumore e provocato un chiaro dissenso le pagine e pagine dedicate alla difesa militante del «no» ai Dico
- l’ultimo numero con l’intervista al presidente del Comitato nazionale di bioetica Casavola titolata «Si fa presto a dire Dico», oppure ancora la copertina di un numero scorso che recitava «Meno Dico, più famiglia» - ,
tanto che alcuni redattori si sono «ribellati».
Ed ecco convocata un’assemblea in cui c’è chi ha detto che non ci sta a diventare «un megafono acritico delle posizioni ufficiali della Chiesa».
Ma il bello - si fa per dire - è per mercoledì prossimo:
nuova riunione con i più critici «pronti a chiedere le dimissioni del direttore e a dare parere negativo sull’operato del direttore generale».
Il fronte conta almeno 15 redattori,
una buona maggioranza «visto che oramai
il giornale lo fanno solo in 3, di provata osservanza ruiniana» raccontano.
Come spesso accade quella sul
«no» ai Dico è la goccia, e il vaso di scontenti a «Famiglia cristiana» aveva fatto a tempo a riempirsi già da tempo.
Lontani i tempi della direzione di don Zega,
l’apertura ai temi sociali discussi senza ottuse preclusioni.
Lontani anche numericamente, visto che le vendite sono crollate da oltre un milione a poco più di 715mila nel giro di 12 anni.
«E con le copie che si assottigliano la stessa direzione si è indebolita, e quindi ha finito per sdraiarsi sempre più sulla Cei»
spiegano ancora dalla redazione.
Col risultato che
«il lavoro è sempre meno giornalistico, ci stiamo rinchiudendo in una autarchia fallimentare.
E così amen... ».
Dagospia 26 Febbraio 2007
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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.