FASSINO INVITA SANTORO ALLA “PRUDENZA”,
CIOE’ A NON MANDARE IN ONDA L’INCHIESTA SUI PEDO-PRETI DEL VATICANO
- MENTANA INGUAIA MEDIASET:
“COMPRIAMOLO PER MATRIX”
– GABANELLI RIFIUTO’ IL FILMATO PERCHÉ LO GIUDICO’ POCO AFFIDABILE…
1 - SANTORO: CARO FASSINO, FACCIO IL GIORNALISTA LA RAI SERVIZIO PUBBLICO DEVE INFORMARE…
Paolo Conti per il “Corriere della Sera”
Michele Santoro ha tra le mani l'agenzia di stampa in cui il segretario ds, partito cui il conduttore deve la breve permanenza a Strasburgo come eurodeputato, lo invita all'«equilibrio e alla prudenza». Ma poi Santoro fa Santoro, ovvero replica a bruciapelo: «Io penso che la Rai sia un servizio pubblico e che debba far circolare tutte le informazioni possibili e immaginabili.... Non si possono confondere le virtù di un politico con le virtù di un giornalista».
In che senso, Santoro? «Nel senso che la vera finalità di un giornalista dev'essere il procedere con velocità e tempestività e portare a conoscenza del pubblico tutte le informazioni di cui viene in possesso... Quindi noi giornalisti dobbiamo essere prudenti ed equilibrati.
Ma anche veloci e tempestivi».
Santoro è esposto in queste ore su più fronti.
Sul video sulla pedofilia (se la puntata si farà verrà allestita giovedì 31 e non dopodomani).
Sulla polemica con Mastella, che gli attribuì un compenso Rai da un milione di euro (Santoro puntualizzò di aver presentato una dichiarazione dei redditi da 250 mila euro).
L'Udeur fa sapere che il conduttore ha querelato il ministro.
Ma Santoro precisa: la citazione non è per aver reso pubblica la cifra dello stipendio ma per «aver diffuso notizie false sui suoi compensi e giudizi lesivi della sua dignità personale e professionale». Poi c'è un fronte di polemica interna, ma da sinistra.
A Raitre fanno sapere che
già in autunno Milena Gabanelli di «Report» visionò il filmato ma decise di non acquistarlo perché poco affidabile.
Infine lo scontro con il consigliere udc Marco Staderini, che lo ha invitato a rispettare le regole.
Ieri la replica di Santoro: «La magistratura ha cancellato i provvedimenti disciplinari che mi erano stati inflitti con la sua approvazione durante il governo Berlusconi».
«Annozero» andrà in onda anche l'anno prossimo? C'è già chi parla di un Santoro che dice addio al talk show in studio e si imbarca per l'universo dei documentari-inchiesta...
(Marco Staderini - Foto U.Pizzi)
2 - MENTANA «CHIAMA» MEDIASET «COMPRIAMOLO PER MATRIX»…
Maria Volpe per il “Corriere della Sera”
Ha fiutato la notizia.
Ha capito che poteva essere un «colpaccio» per il suo approfondimento di Canale 5.
Per questo Enrico Mentana ha detto — riferendosi al video «Sex crimes and Vatican» — «se la Rai non lo vuole, il documentario della Bbc lo compriamo noi per "Matrix"».
Quel filmato — che racconta di preti pedofili che sarebbero stati protetti dal Vaticano e dall'allora cardinale Joseph Ratzinger — è fermo lì:
Santoro lo vuole acquistare per il suo «Annozero», ma la Rai è indecisa se trasmetterlo o no. Oggi deciderà.
Nel frattempo Mentana ha per l'appunto lanciato un sasso che — come sottolinea lui stesso —
«è stato quasi più un modo per smuovere le acque.
Perché se un documentario è sul mercato, non è da catacombe».
Una censura preventiva che per ora potrebbe essere solo dei vertici di viale Mazzini, ma che domani potrebbe avere la firma anche dei gran capi di Cologno Monzese.
Perché magari il presidente Mediaset Fedele Confalonieri o il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi potrebbero non gradire questa messa in onda.
«È vero, potrebbero — confessa Mentana — e io ascolterei le loro motivazioni, ne discuteremmo.
Ma il punto non è questo, non è solo se mandarlo in onda oppure no.
Il punto è come trasmettere un filmato del genere, con quali modalità.
La questione è sempre sul come proporre le cose scottanti.
Non è che siccome sono scottanti, si ignorano.
Abbiamo trattato argomenti anche più spinosi.
Io saprei come contestualizzare questo tema, come del resto saprebbe farlo Santoro.
Senza dimenticare due aspetti:
le nostre responsabilità sono forti, ma la gente non è sciocca e sa valutare tutto».
Certo è che questo argomento, viste le sue implicazioni politico-sociali, è ad alto tasso di rischio. Ragion per cui, almeno per ora e finché possono, i vertici Mediaset stanno alla larga dall'argomento. Si limitano a spiegare: «Va da sé che non trasmetteremo nulla che non risponda a criteri di obiettività e completezza. Detto questo preferiamo restare fuori da questa polemica che è tutta politica».
Certo è vero, attualmente la questione è ovviamente diventata politica:
si terrà conto dei rapporti con il Vaticano o delle denunce giornalistiche?
Oggi vedremo. Certo è che Mentana, per il suo «Matrix», ha sempre cercato di lasciare la politica fuori dalla porta, per questo prova a spostare il problema su un altro livello di discussione:
«Se un documentario della Bbc diventa proibito, abbiamo finito di lavorare.
Parliamo da sempre della Bbc come un esempio lontano da applicare,
poi quando c'è l'occasione si scappa.
Detto questo è evidente che il filmato va visionato, tradotto e valutato.
Magari è opinabile e non ha senso trasmetterlo, magari no.
È sbalorditivo perché stiamo discutendo tutti a proposito di qualcosa che nessuno ha ancora visto.
Il nostro mestiere è mostrare le cose per poi discuterne.
Se la Rai non acquista questo documentario, noi lo visioneremo.
Non mi pare di fare la rivoluzione francese se dico questo».
Dagospia 22 Maggio 2007
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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.