TELECOM: DAI 90 MILA DI TRONCHETTI AI 50 MILA DI BERNABÈ – CICCHETTI, DI FATTO SECONDO AD
Franchino Bernabè, il manager di Vipiteno
che dal dicembre dell’anno scorso guida TelecomItalia, non finisce di deludere.
Ieri c’era molta attesa per le decisioni del Comitato esecutivo e come accade da alcuni mesi si aspettava che qualche coniglio meraviglioso saltasse fuori dal suo cilindro.
Invece nel tardo pomeriggio è uscito un comunicato di una trentina di righe che parla di efficienza e riorganizzazione, ma non si può considerare in alcun modo un vero Piano industriale. Per questo bisognerà attendere la fine dell’anno, mentre per adesso le uniche sorprese sono rappresentate dalla
riduzione del personale di 5.000 unità, un’operazione che costerà 250 milioni di euro rispetto ai 100 già previsti nel 2008.
Oscar Cicchetti
© Foto La Presse
Con il passare degli anni il corpaccione di Telecom è dimagrito, e
dagli oltre 90mila dipendenti che lavoravano nell’azienda ai tempi di Tronchetti Provera, si è arrivati ai 56mila di oggi che entro il 2010 saranno poco più di 50mila.
In genere il mercato applaude quando le grandi aziende si mettono a dieta e mandano a spasso migliaia di persone per creare valore agli azionisti. Qualche anima bella potrebbe obiettare che
questa cura di tipo americano non è un esempio meraviglioso di gestione aziendale, ma queste sono prediche inutili per una Telecom che evidentemente ha problemi più grossi dei competitor mondiali.
La seconda novità contenuta nel comunicato stampa è rappresentata dalle 19 righe dedicate alla
nuova direzione (domestic market operation) affidata a Oscar Cicchetti, l’ingegnere elettronico 51enne che dopo aver lavorato con Colaninno nel 1997 e con Bernabè (sia in Telecom che nelle aziende private del gruppo Kelyan)
diventa di fatto il secondo amministratore delegato. Cicchetti ha fama di bravo manager e non ha mai fatto mistero delle sue amicizie con Massimo D’Alema e il partito dei Ds.
Ma queste simpatie non hanno intralciato la sua marcia nonostante le obiezioni che qualche socio di Telecom come
Mediobanca aveva garbatamente formulato nei suoi confronti.
Da lui dipenderanno le strutture operative che gestiscono la
telefonia fissa, mobile e i top clients.
Questo vuol dire che manager come Mauro Nanni, Pietro Labriola e Luca Luciani dovranno rispondere alle sue direttive.
Per Luca Luciani, reduce dallo “storico” infortunio su Waterloo,
è comunque un risultato positivo e significa che Bernabè (uomo sensibile all’arte e alla cultura) gli ha perdonato la gaffe memorabile.
Il mercato stamane sembra reagire in modo tiepido alla rivoluzione organizzativa di Franchino che chiede a Cicchetti di
orientare l’azienda soprattutto in direzione della telefonia mobile
troppo trascurata da Tronchetti Provera.
Chi gode di più è Oscar Cicchetti che proprio ieri è stato nominato, insieme al 39enne Marco Tripi, vicepresidente di
Asstel, l’Associazione delle telecomunicazioni di Confindustria guidata dall’avversario di Telecom, Pietro Guindani.
05 Giugno 2008