Nessuno degli specialisti consultati diagnosticò la malattia
Alla mamma i medici dicevano che la bambina cercava soltanto di attirare l´attenzione: «Sua figlia non ha niente, e se lei si mostra così apprensiva, non fa altro che peggiorare la situazione». Ma nell´ottobre scorso, circa tre anni dopo la comparsa di quei mal di testa, disturbi della vista e dell´udito, difficoltà a camminare e vertigini, che nessuno riusciva a spiegare, Anna, (non è il suo vero nome), otto anni, ha avuto un attacco epilettico gravissimo. Corsa al Pronto soccorso del Maggiore e finalmente Tac e risonanza magnetica. Gli esami fatti per la prima volta, hanno rivelato un tumore al cervello di grosse dimensioni, cinque o sei centimetri, in fase molto avanzata: i medici hanno avvertito i familiari che le speranze di guarigione erano più che altro speranze di un miracolo.
Anna non ha fatto in tempo a compiere dieci anni, è morta la scorsa settimana dopo dieci mesi di ricovero quasi ininterrotto all´ospedale e di cure oncologiche. E´ stata seppellita lunedì, perché nel frattempo il corpo della piccola doveva essere sottoposto ad autopsia. Lo ha deciso il pm Enrico Cieri che già a luglio, dopo l´esposto presentato dai genitori, aveva aperto un fascicolo per lesioni colpose gravissime a carico di quattro medici: la pediatra di base che seguiva la bambina fin dalla sua nascita, e gli specialisti ai quali l´aveva indirizzata: il neurologo, l´otorino e l´oculista che si erano occupati di lei negli anni scorsi, senza riuscire a scoprire la causa dei sintomi di cui si lamentava.
Ora i sanitari sono indagati per omicidio colposo. Hanno nominato loro consulenti di parte l´oncologo Giovanni Freccia dell´ospedale Bellaria e i medici legali Andrea Minorini e Alessandro D´ Errico che hanno partecipato all´autopsia fatta dal medico legale Giorgio Gualandri di Modena. «E´ una vicenda dolorosissima, che fa male al cuore», dice l´avvocato Antonio Petroncini che insieme a Chiara Rinaldi assiste la famiglia. «La volontà dei genitori è fare chiarezza - spiegano i legali - Abbiamo fiducia che l´indagine consentirà di appurare cosa sia successo ed eventuali responsabilità». L´avvocato Sabrina Di Giampietro, che difende i quattro medici non vuole entrare nel merito della vicenda. «Attendiamo gli esiti della vicenda – dice. - Siamo dalla parte dei genitori nella ricerca della verità, sotto il profilo umano è una storia molto dolorosa. In ogni caso aspettiamo con fiducia gli sviluppi degli accertamenti disposti dalla Procura».
Secondo la denuncia dei genitori (la mamma fa l´impiegata come il papà, ma dovette lasciare il lavoro per assistere la figlia) durante i tre anni di malattia della piccola nessuno pensò di far eseguire una tac nonostante le loro continue sollecitazioni. Anzi, sostiene Petroncini, i medici liquidarono la vicenda come un tentativo della paziente di attirare l´attenzione e invitarono i familiari a non essere troppo apprensivi. La pediatra consigliò uno specialista per i disturbi della vista e dell´udito e poi indicò anche un neuropsichiatra. Ma la situazione non migliorò. Gli accertamenti si concludevano sempre senza una diagnosi precisa. E i disturbi continuavano. A ottobre la ragazzina, in preda a convulsioni, fu portata al Pronto soccorso dell´ospedale Maggiore dove è morta dieci mesi più tardi.
FonteDisapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!
<-- IO -->
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...