uno stralcio da:
www.repubblica.it/2009/10/sezioni/cronaca/marrazzo-spiato/reazioni-sospensione/reazioni-sospensi...
"Del tutto diversa la valutazione del centrodestra. L'autosospensione è una buffonata, dimissioni ed elezioni subito, è il ritornello comune. Una tesi accompagnata dal parallelo con il caso escort Berlusconi. Il primo a parlare è il ministro dell'Interno Roberto Maroni: "Non credo che se qualcuno è stato vittima di un ricatto debba dimettersi". Per il ministro leghista, "la vita personale deve essere 'personale', ognuno può fare ciò che crede".
Poco dopo Fabrizio Cicchitto, gli fa eco: la sfera privata deve essere preservata dallo scontro politico. "Purtroppo - sottolinea il presidente dei deputati del Pdl - l'imbarbarimento della politica nel nostro Paese ha una precisa responsabilità che deriva dall'attacco che la sinistra, e i suoi giornali, hanno portato a Silvio Berlusconi, proprio sul terreno della vita privata. Adesso si vede che le conseguenze sono devastanti per tutti". Sulla stessa linea la Lega: "La tutela della privacy - dice il capogruppo alla Camera Roberto Cota - dovrebbe valere sempre e per tutti".
Mentre Maurizio Gasparri parla di "crisi morale" del Pd.
L'opposizione, però, non ci sta. L'Idv mette a confronto il gesto "responsabile" del Governatore con l'atteggiamento del presidente del Consiglio. Mentre Bruno Tabacci dell'Udc sottolinea: "La privacy per un politico non esiste e questo vale anche per il caso Berlusconi". "
Tanto per cambiare, l'unico che non ha capito un
è, come al solito, Gasparri!!
[Modificato da radcla 25/10/2009 00:18]