Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Svolta moderata al 1° Congresso IdV

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2010 10:08
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 105.098
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
07/02/2010 14:54

abbraccio col PD: «Costruire l'Alternativa»
A Roma il congresso dell'Italia dei Valori.
OVAZIONE PER DE LUCA

Di Pietro al PD: "Uniti contro il premier"
L'ex Pm: «Sì alla fusione con i democratici ma non subito».


Casini a Bersani: Idv ostacolo per ogni alleanza

Antonio Di Pietro e Massimo Donadi al congresso IdV a Roma

(Fotogramma)

ROMA - «Io voglio sconfiggere la politica di Berlusconi. La sua persona l'affido ai magistrati».
Va all'attacco il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro, intervenendo al 1° Congresso dell'IdV, trasmesso in diretta sul sito dell'ex pm.
E aggiunge: «Non voglio invecchiare facendo opposizione a Berlusconi aspettando che vada in pensione.
Abbiamo dimostrato che sappiamo fare opposizione ma, come dice il mio amico Bersani, di opposizione si muore.
È il momento dell'alternativa». «La piazza non basta più per contrastare il governo»
è l'opinione dell'ex pm.

«FUSIONE CON IL PD? NON SUBITO» - La platea IdV ha accolto con un applauso l’arrivo di Pier Luigi Bersani.
Quando sono state salutate dal podio le delegazioni dei partiti presenti, applausi anche per Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra ecologia e libertà.
Subito dopo, applauditissimo, ha preso la parola l'ex pm per la relazione congressuale.
«La fusione con il Pd non è una prospettiva immediata», ha detto Di Pietro.
«Certo, se qualcuno mi chiede di andare in Paradiso ci voglio andare, ma al momento siamo in Purgatorio e lavoriamo per una grossa Idv».
Proprio un abbraccio con il leader dei democratici sul palco del congresso, a beneficio di delegati e media, con i flash che scattano a raffica, ha concluso l'intervento del leader dell'Italia dei Valori Di Pietro.

Pierluigi Bersani e Antonio Di Pietro

Bersani ha commentato con favore l'intervento di Di Pietro:
«Bisogna poco a poco costruire l'alternativa e bisogna che ognuno se ne carichi la responsabilità».
E «su questo»
, ha aggiunto il leader del Pd, «Di Pietro oggi ha detto parole molto chiare».
«Da quando sono segretario - ha detto anche Bersani - ho detto una parola: alternativa, alternativa di governo, diamo un'altra possibilità agli italiani.
L'alternativa è una parola che contiene la parola opposizione, la parola opposizione non contiene di per sé l'alternativa».
«Quindi è più importante dire alternativa
- ha aggiunto il leader del Pd. Ovviamente mi fa molto piacere che l'Italia dei valori abbia fatto un passo netto in questa direzione».

MANI PULITE - La colonna sonora de «I cento passi» e la platea dei delegati con le mani in alto «per mostrare a tutti che sono pulite».
È in questa cornice che Antonio Di Pietro ha preso la parola. Evocativa la prima fase dell'ex pm: «Dai, dai, al lavoro che c'abbiamo da fare. Dobbiamo ripulire la piazza per fare il bene della democrazia».
«Stando all'opposizione è facile avere le mani pulite, ma noi qui dobbiamo giurare che a chi di noi sta nelle istituzioni gliele taglieremo le mani se le sporca, perché se lo fa lui lo fa a tutti noi»
,
ha esortato Di Pietro. E a proposito di un suo successore alla guida del partito:
«Ho letto sui giornali che dovrei temere conquiste.
Ma che cosa può volere di più un fondatore di un partito se non vederlo camminare con le sue gambe?
È come un padre che vede il figlio diventare maggiorenne.
Dopo il 2013 mi chiamate come socio onorario.
Il mio obiettivo è quello di passare la mano, ma solo dopo aver portato la nave in porto, vale a dire dopo aver liberato il Paese da questo governo».


CONDOMINI, COMUNISTI E DIARREA - In un discorso pieno come di consueto di citazioni immaginifiche, Antonio Di Pietro ha invitato la platea congressuale a non scegliere l'isolamento, perché, avverte, «da soli non si fanno figli»: «Non vogliamo fregare il vicino di casa ma fare sì che gli elettori capiscano che il nostro condominio è meglio dell'altro».
Il leader Idv si prefigge l'obiettivo di «buttare a mare il governo Berlusconi»
e sottolinea: «Abbiamo il dovere di trovare un punto d'incontro, tra il nostro programma e quello degli altri».
«Non ci collochiamo né a destra né a sinistra, vogliamo superare la barriere ideologiche»
, ha aggiunto.

E a chi teme scivolate a sinistra ha risposto con un'altra metafora:
«E se sono comunisti perché si preoccupano degli ultimi, allora anche Gesù era comunista. Allora anche il Papa è comunista...».


E ancora: «In Campania e questo vale per tutte le altre regioni, se l'IdV va da sola fa una bella figura ma consegna tutte le 13 regioni a Berlusconi, questa è la verità.
Se vuoi essere forza del 2%
che urla nelle piazze va bene come stiamo da soli ma il nostro zoccolo duro è transitorio, se accettiamo solo il voto di pancia allora dipenderemo solo dal mal di pancia di quel momento, e adesso c'è tanto, c'è una diarrea in giro che Dio la manda, ma dobbiamo invece cercare un voto di fiducia su quello che vogliamo fare». Questo ci vuole se «vuoi essere una forza di governo».

DE LUCA: «SONO UN ALTRO SUD»
- Di Pietro ha invitato a parlare al congresso il sindaco di Salerno e candidato del Pd alla presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «Sono stanco del Sud con l'etichetta del malaffare. Io sono un altro Sud. Accetto questo codice etico e vorrei che arrivasse al Paese l'immagine di un altro Mezzogiorno», ha esordito De Luca, difendendo la propria azione di amministratore locale e dichiarando senza mezzi termini che «chi sbaglia paga» e che «ci si difende nei processi, non dai processi».
Una rivendicazione di trasparenza che ha strappato una standing ovation alla platea e che ha manifestato l'accettazione proprio dei paletti posti da Di Pietro per il sostegno alla candidatura De Luca. De Luca si è detto «pronto a sottoscrivere un codice etico». Anzi, ha aggiunto, «dico, e mi rivolgo anche ad altri, che ci si deve impegnare a rispettarlo». Poi De Luca è passato alla sua posizione personale: «La mia accusa per truffa e concussione è dovuta al fatto che ho chiesto la cassa integrazione straordinaria per 200 operai licenziati, ma sono orgoglioso. Io sto con la povera gente.
C'è chi ha frequentazioni con i casalesi, i camorristi e gli estorsori.
Io le ho con gli operai».

DE MAGISTRIS: NON ESPRIME DISCONTINUITÀ
- L'ovazione a De Luca non ha smosso Luigi de Magistris, eurodeputato dell’Idv. «Di Pietro ha parlato da leader di partito, ha detto anche cose di buon senso, io non ho responsabilità di partito, sono coerente, non cambio idea», ha detto ai cronisti.
«La coerenza - ha detto l’ex pm di Catanzaro - è un valore in politica, questo non vuol dire che non trovo ragioni nelle ragioni degli altri.
Poi non ho capito che dobbiamo fare oggi pomeriggio, il processo a De Luca? Dovrei fargli le domande come un pm?».
Per de Magistris «la candidatura di Callipo in Calabria è una candidatura di rottura con il sistema politico clientelare, De Luca invece è diverso da Bassolino ma non esprime discontinuità.
Io personalmente sono più per la rottura con un sistema politico clientelare che ha distrutto anche il futuro dei cittadini della Campania».
A chi gli chiede se presenterà una mozione per far votare il congresso contro la candidatura di De Luca, visto che Di Pietro ha chiesto che a decidere siano i delegati, de Magistris si sottrae:
«Non so se si voterà, deciderà il congresso». Del resto, ricorda l’eurodeputato, «al partito non sono ancora iscritto, mi iscriverò».

DONADI: NON L'ABBIAMO SCELTO NOI - «De Luca non è il candidato scelto da Idv», è il secco commento del capogruppo Massimo Donadi.
L'Idv, per Donadi, sosterrà la candidatura se accetterà le condizioni poste di trasparenza e legalità.
«Non abbiamo apprezzato il modo in cui è stato indicato ma siamo disposti a sostenerlo se accetterà il percorso di responsabilità che Idv richiede»
, ha detto Donadi.

UDC: «L'IDV? È UN OSTACOLO» - D'altra parte, Il leader Udc Pier Ferdinando Casini, da Bari, si è detto «molto preoccupato per il Pd» alla luce della ritrovata armonia tra Partito democratico e Italia dei Valori.
«Un partito come l’Italia dei Valori - ha poi chiarito il leader centrista - che non riconosce l’aggressione a Berlusconi è un ostacolo per ogni alleanza di governo». «È un partito di rissa - ha aggiunto Casini - neanche di piazza. Non è un partito serio quello che dà voce a Genchi (che su Tartaglia ha rilanciato la tesi del complotto, ndr) per dire che l’aggressione a Berlusconi non è vera. Siamo sulla Luna».

LE FOTO DELLA POLEMICA - In un passaggio del suo intervento, Di Pietro ha affrontato la questione che lo riguarda in prima persona, con le foto apparse in questi giorni sui giornali di assegni e cene in una caserma dei carabinieri. Di Pietro ha ricordato gli anni di Tangentopoli, quando era Pm, e si è scagliato contro i commentatori:
«Sono alla frutta: fino a ieri hanno detto che ho aiutato i comunisti. Ma allora sono del Kgb, non della Cia».
Insomma, «l'unico che ho favorito è proprio lui», riferendosi al premier Silvio Berlusconi, perché oggi «dalla tangente siamo finiti all'ingegneria della tangente», cioè quello che prima era considerato un reato oggi non lo è più. Quanto all'assegno che appare su alcuni quotidiani, Di Pietro dice di «non averlo mai ricevuto, mai visto, mai incassato». Poi torna sulle foto della cena e ribadisce di «non saperne nulla circa l'esistenza». E scherza: «Sono belle, sono orgoglioso di essere stato lì, se qualcuno le ha per favore me le dia che le voglio conservare».


Fonte: Corriere della Sera - Redazione online
06 febbraio 2010 (ultima modifica: 07 febbraio 2010)



_________________________________________________________________________


07/02/2010, 05:20 Notizie - Politica

Il Congresso dell'IdV
Di Pietro detta le regole
E Bersani l'abbraccia
L'ex pm cambia registro: "L'opposizione non basta, bisogna costruire l'alternativa a Berlusconi". Ora l'obiettivo principale è una "grossa" Italia dei valori.

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 4.457
Registrato il: 12/10/2001
Città: ROMA
Età: 49
Sesso: Maschile

Utente Power



07/02/2010 20:54

approvo la svolta, ne' il pd con il 25 - 29 % ne' l'idv con il 6,5 - 8 % possono e debbono ritenersi autosufficienti .. [SM=x44458]
OFFLINE
Post: 8.878
Registrato il: 26/05/2005
Città: COLOGNO MONZESE
Età: 50
Sesso: Maschile


Sportivo ipercafone
08/02/2010 09:56

1° considerazione


1° Congresso dell'IdV



Il movimento viene fondato il 21 marzo 1998, si costituisce partito il 27 aprile 2000 e fa il suo primo congresso il 5 febbraio 2010.

La versione giustizialista di Forza Italia

[SM=x44455]

_________________

We'd all like t'vote for th'best man, but he's never a candidate (Frank McKinney "Kin" Hubbard).
OFFLINE
Post: 8.879
Registrato il: 26/05/2005
Città: COLOGNO MONZESE
Età: 50
Sesso: Maschile


Sportivo ipercafone
08/02/2010 10:08

sperminator, 07/02/2010 20.54:

approvo la svolta, ne' il pd con il 25 - 29 % ne' l'idv con il 6,5 - 8 % possono e debbono ritenersi autosufficienti .. [SM=x44458]



Il PD e il PDL predicano il bipartitismo, ma è all'evidenza dei fatti che nessuno dei due partiti è abbastanza forte da imporlo.
O meglio: la paura di perdere il potere fa sì che l'unica strada per imporlo, ossia presentarsi alle elezioni politiche da soli senza allearsi a nessuno, nessuno dei due la pratica.
Per cui al massimo in Italia possiamo vedere un bipolarismo, in cui si aggregano alcune forze: da una parte PDL e Lega, dall'altra PD e IDV (+ socialisti, sinistri e libertà e lasciando in sospeso le forze comuniste). Questo ha sia dei pro, che dei contro ovviamente, dipende da come ognuno valuta la politica, i suoi scenari, la sua funzione, etc...

In generale credo che l'Idv sia un non-partito, che potrebbe benissimo essere la corrente giustizialista di una grande partito di centro sinistra, in pratica che potrebbe entrare nel PD molto di più di quanto possa fare la Lega col PDL, ma che questa strategia non è mai stata seguita perchè Di Pietro è troppo presenzialista per fare "un passo indietro", perchè nel PD hanno avuto paura di candidarlo alle primarie sia mai che il popolo voti diversamente dalle indicazioni di sezione, perchè un partito che raccolga l'antiberlusconismo serve sempre per raccogliere consensi a sinistra.

_________________

We'd all like t'vote for th'best man, but he's never a candidate (Frank McKinney "Kin" Hubbard).
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:36. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone