Arsenio Lupin, 22/03/2010 17.23:
Sulla seconda cosa potrei anche essere d'accordo. Però è stato lo stesso Berlusca a trasformare una semplice elezione regionale in una sorta di referendum pro o contro di lui, sbandierando "scelte di campo" tra il popolo dell'amore ed il popolo dell'odio e dell'invidia. E' evidente che lui la vede così, e del resto è intervenuto nelle campagne elettorali di tutti i candidati regionali, per cui perché non dovrebbe presentarsi di fronte agli elettori in rappresentanza dei candidati regionali che LUI ha deciso?
La prima frase che hai detto invece mi fa riflettere. In pratica tu (come tanti altri italiani) dai per scontato che Berlusconi debba agire in base al SUO interesse, non in base al nostro. In sostanza il suo ragionamento è: i cittadini avrebbero il diritto ad essere informati, anche tramite un confronto tra i leader dei principali schieramenti, ma ciò è contrario al mio interesse elettorale? Bene, si fottano i cittadini, io mi faccio il mio interesse.
In una prossima tornata elettorale, se i sondaggi dicessero che da un confronto Tv con il leader del PD Berlusconi potrebbe trarre vantaggio, tranquillo che sarebbe il primo a chiederlo a gran voce, e magari avrebbe anche la faccia di affermare che anche in passato lui aveva sempre chiesto un confronto in Tv, ma i leader della sinistra si erano rifiutati.
Nel 2006 Berlusconi chiedeva a gran voce un confronto TV con Prodi e mi ricordo i titoli di Libero (con Feltri direttore) che dipingevano Prodi come un coniglio perchè non voleva farlo (fino a quelle schifezze che sono andate in onda in RAI). Alle politiche del 2008 era il contrario, con Veltroni che inseguiva Berlusconi.
Per cui lo scenario che dipingi alla fine del tuo post in realtà si è già avverato
.
La questione di base è la tua affermazione:
In pratica tu (come tanti altri italiani) dai per scontato che Berlusconi debba agire in base al SUO interesse, non in base al nostro.
Io non ragiono così, semplicemente perchè reputo che un dibattito TV Berlusconi-Bersani non sia un "interesse" della collettività. Senza tenere conto che poi Casini, Rutelli, Ferrero, Di Pietro o Pannella sulla carta non hanno meno diritto di partecipare allo stesso confronto a cui partecipano i due.
Io penso che un dibattito televisivo sia interesse dello show-biz e, oggi, del PD (il quale vuole il confronto perchè, mutatis mutandi, ha solo da guadagnarci).
Ma questo dipende dal fatto che io non ho una visione manichea della politica italiana, buoni contro cattivi ...
Per quanto riguarda la prima parte, condivido che il tono dello scontro lo abbia alzato lo stesso Berlusconi proponendo il "referendum pro o contro il governo". Lo ha fatto a giugno alle elezioni europee, lo fa sempre in occasioni di amministrative per scongiurare l'astensionismo e la vittoria del centrosinistra (in base a quel principio strano per cui governa quasi tutte le regioni di italia e poi perde quasi puntualmente le elezioni politiche).
Ma questo non è un buon motivo per mettersi al suo livello.
A mio avviso.
We'd all like t'vote for th'best man, but he's never a candidate (Frank McKinney "Kin" Hubbard).