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Pedofilia, interviene il card. Martini: "Ripensare l'obbligo del celibato"

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2010 15:56
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16/02/2010 00:48

Pedofilia: Papa incontra vescovi d'Irlanda
Attesa lettera pastorale

di Domitilla Conte

CITTA' DEL VATICANO - Mancano ancora due giorni al mercoledì delle Ceneri, ma in Vaticano, per i vescovi d'Irlanda, è già tempo di penitenza. E vengono al pettine decenni di abusi di ogni genere su bambini e ragazzi, violenze sessuali, punizioni corporali, umiliazioni, una delle Chiese più autorevoli d'Europa messa spalle al muro da due rapporti governativi, e che rischia, fra l'altro, di essere ridotta in ginocchio dalle richieste di risarcimento delle vittime.

Una situazione che ormai anche i vescovi irlandesi non esitano a definire "molto seria", e che Benedetto XVI ha deciso di sviscerare in tutta la sua crudezza, promettendo una lettera pastorale con importanti provvedimenti, allo studio da mesi e ora giunti probabilmente al traguardo, e invitando a mettere avanti a tutto le sofferenze e i diritti delle vittime. Una linea alla quale i vescovi irlandesi hanno deciso di non sottrarsi, ammettendo, in vari interventi, la piaga degli abusi e anche le responsabilità personali, sulle quali il Papa sembra aver particolarmente insistito.

Ieri sera all'Irish college di Roma si è svolta una messa in memoria del defunto card.Cahal Daly, nel corso della quale il vescovo Colm O'Reilly ha sottolineato come nell'imminente Quaresima "noi ministri del popolo di Dio in Irlanda siamo particolarmente consci della chiamata evangelica al pentimento, un tempo da dedicare alla confessione delle nostre colpe e ad affidarci alla misericordia di Dio". E subito dopo il responsabile per le Comunicazioni della Conferenza episcopale irlandese, mons. Joseph Duffy, vescovo di Clogher, non ha esitato ad ammettere "molto francamente quello che sanno tutti". "La nostra Chiesa è gravemente ferita e la situazione é molto seria" - ha affermato in un briefing riservato alla stampa anglofona registrata e diffusa in internet dall'agenzia cattolica americana Catholic news service - "ora dobbiamo riparare a questo danno". Un danno che - ha affermato - ha riguardato "l'autorità della Chiesa e la fedeltà al Vangelo", minando "non solo la fiducia nei vescovi ma anche quella dei vescovi stessi". Ai quali il Papa oggi chiede - ha spiegato il presule di Clogher - di rispondere anche a livello individuale di quanto accaduto, e di porre davanti a tutto le ingiustizie e le sofferenze imposte alle vittime. Una prova "dolorosa" quella che sta attraversando la comunità cattolica irlandese che vede "alcuni uomini di Chiesa - ha affermato questa mattina il segretario di Stato vaticano, card.Tarcisio Bertone, nell'omelia di una messa celebrata per i vescovi irlandesi nelle Grotte vaticane - coinvolti in atti particolarmente esecrabili", una situazione che richiede prima di tutto che "il peccatore riconosca la propria colpa in piena verità". Solo così si potrà superare la "tempesta", una delle tante che da qualche tempo scuotono la chiesa e per le quali Ratzinger espresse la sua preoccupazione nella sua ultima via Crucis da cardinale.

Per questo il Papa ha convocato i vescovi irlandesi in Vaticano per la terza volta in sette mesi, un incontro di un giorno e mezzo a porte chiuse e ai massimi livelli. Sospesa fino all'una di domani ogni altra attività. Il Papa, come ha riferito questa mattina alla Radio Vaticana il primate d'irlanda, card. Sean Brady - "é molto preoccupato". Lo si era capito l'11 dicembre scorso, quando al termine di un altro incontro con i vertici della Conferenza episcopale irlandese aveva gridato allo "sdegno" e al "tradimento" per i "crimini odiosi" che avevano infangato la chiesa d'Irlanda. E questa mattina, nelle Grotte vaticane, curia romana ed episcopato irlandese hanno pregato insieme per le vittime degli abusi.

Fonte: ANSA

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29/03/2010 15:51

Pedofilia,fermato capo chierichetti
A. Adige, accusato di violenza sessuale

Il responsabile dei chierichetti di Varna, un paesino di 4mila abitanti in valle Isarco (Bolzano), è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su minori e di produzione e detenzione di materiale pedopornografico. Il laico, di 28 anni, operava anche in altre associazioni giovanili del paese che si trova vicino Bressanone. L'inchiesta è stata avviata dopo la denuncia di una madre, alla quale si sono poi aggiunte quelle di altre tre mamme.

I fatti, contestati all'uomo, sono avvenuti tra il 2006 al 2009 e riguardano per il momento quattro ragazzini, tra 11 e 14 anni. L'arrestato si occupava delle attività giovanili anche all'interno delle sezioni locali del club alpino sudtirolese Alpenverein, dei vigili del fuoco volontari e della Caritas.

Sul computer, sequestrato nell'abitazione dell'uomo, sono state rinvenute numerose foto e un filmato con esplicito contenuto pedopornografico. I file erano stati cancellati, quando l'uomo da voci di paese era venuto a conoscenza della denuncia a suo carico, ma sono stati ripristinati da periti informatici della procura di Bolzano. Le immagini sono state fatte in varie occasioni, così anche durante i soggiorni estivi e le gite dei chierichetti.

Il parroco di Varna, informato alcune settimane fa dalla procura sull'inchiesta in corso, ha immediatamente sospeso l'uomo da ogni attività. Il magistrato non esclude che il numero delle vittime possa salire, anche perché non tutti i bambini ritratti sulle foto e nel filmato sono stati identificati. Il pm ha perciò rivolto un appello alle famiglie coinvolte di segnalare eventuali abusi al commissariato di Bressanone oppure alla procura di Bolzano.

Fonte: tgcom

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29/03/2010 15:53

Pedofilia
Il Vaticano:
"questione cruciale per la credibilità morale della Chiesa."



- La linea della «tolleranza zero» verso gli abusi sessuali commessi da sacerdoti,
promossa da Joseph Ratzinger fin da quando era prefetto della Congregazione della Santa Sede
e tenacemente perseguita da quando è diventato Papa, sta dando buoni risultati.
[SM=x44462]
Lo sottolinea il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ai microfoni della Radio Vaticana.
Dagli Stati Uniti, rileva il gesuita, arrivano notizie positive.
«Senza indulgere a compiacimenti fuori luogo, non si può non riconoscere sforzo straordinario di prevenzione
compiuto con numerosissimi corsi di formazione e training sia per i giovani sia per tutto il personale pastorale
ed educativo, e si deve prendere atto che il numero delle accuse di abuso è sceso nell'ultimo anno di oltre il 30%.
Si deve riconoscere che le misure decise e in corso di attuazione si stanno manifestando efficaci».
Inoltre, osserva padre Lombardi, la maggior parte delle accuse «riguarda fatti di oltre 30 anni fa.
La Chiesa americana, sostenuta dal papa che ha dedicato a questa dolorosa questione gran parte del suo viaggio del 2007
in Usa, per padre Lombardi «ha preso la strada buona per rinnovarsi».
«Questa - ha sottolineato il portavoce vaticano - ci pare una notizia importante nel contesto dei
recenti attacchi mediatici, che hanno provocato indubbiamente dei danni».

QUESTIONE CRUCIALE PER LA CHIESA - Il direttore della Sala stampa della Santa Sede ha ribadito inoltre
l'importanza «cruciale», per la Chiesa, di affrontare nel modo giusto
il dramma della pedofilia che coinvolge il clero.
«La questione degli abusi sessuali su minori da parte di membri del clero cattolico
- si legge nel testo di padre Lombardi - ha continuato ad essere largamente presente sui media di molti Paesi,
in particolare in Europa e in America del nord anche negli ultimi giorni,
dopo la pubblicazione della Lettera del Papa ai cattolici irlandesi».
«Non è una sorpresa
- prosegue il testo - l'argomento è di natura tale da attirare di per sé l'attenzione dei media,
e il modo in cui la Chiesa lo affronta è cruciale per la sua credibilità morale».


E a proposito della lettera alla Chiesa d'Irlanda, padre Lombardi afferma che la missiva del pontefice
«contribuisce a preparare il futuro attraverso un cammino di guarigione, rinnovamento, riparazione».
«Con umiltà e con fiducia, in spirito di penitenza e di speranza
, la Chiesa entra ora nella Settimana Santa
e domanda la misericordia e la grazia del Signore che soffre e risorge per tutti»,
ha concluso il portavoce vaticano.

Fonte: Corriere della Sera - 27 marzo 2010


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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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29/03/2010 15:56

"Ripensare l'obbligo del celibato"
Pedofilia, interviene il card. Martini

"L'obbligo del celibato per i preti dovrebbe essere ripensato". A sostenerlo non è un qualsiasi signor Nessuno, ma nientemento che l'arcivescovo emerito di Milano, Carlo Maria Martini, in un intervento sul quotidiano austriaco Die Presse in merito allo scandalo pedofilia che sta scuotendo la Chiesa. Secondo il porporato, biblista ed esegeta, "dovremmo porci questioni di base per riconquistare la fiducia perduta".


Sul settimanale tedesco "Presse am Sonntag", poi, il cardinale si chiede "cosa può fare la Chiesa per evitare in futuro nuovi casi di violenza e abusi a sfondo sesuale". La risposta del porporato si rifà inizialmente a quella del Papa: "Il giudizio del santo Padre è assolutamente chiaro: oggi, nel momento in cui il nostro compito nei confronti dei giovani e gli abusi contro di loro così scandalosamente si contraddicono, non possiano tirarci indietro, ma dobbiamo cercare nuove strade". Ed è su queste "nuove strade" che arriva l'apertura di Martini al ripensamento del celibato dei sacerdoti: "devono essere poste questioni fondamentali - spiega infatti - e tra queste deve essere sottoposto a ripensamento l'obbligo di celibato dei sacerdoti come forma di vita".

Per il cardinale, poi, vanno "riproposte le questioni centrali della sessualità con la generazione odierna, con le scienze umane e con gli insegnamenti della Bibbia", perché "solo un'aperta discussione può ridare autorevolezza alla Chiesa, portare alla correzione dei fallimenti e rafforzare il servizio della Chiesa nei confronti dell'uomo".

Fonte: tgcom

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PippyZzetta
29/03/2010 18:06

scusate ma dobbiamo aprire 12 discussioni sulla pedofilia nella chiesa? non è che ne basta una?

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Perchè ga na testa che manco un porzeo ghe la magnaria
You're a good man,Charlie Brown

Il peggior nemico del bremaz è l'utente Rurro Rurrerini La dichiarazione di guerra
10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
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