VENEZIA (30 marzo) - Renato Brunetta, uscito sconfitto da questa tornata elettorale, punta il dito contro gli elettori della Lega che, a suo parere, sono stati «miopi», facendogli mancare il sostegno alle urne. Più pesanti le dichiarazioni dell'ex sindaco di Padova Giustina Destro e del parlamentare Fabio Gava che accusano apertamente il Carroccio di aver abbandonato il candidato.
La Destro: «Sicuri che la Lega sia un alleato affidabile?». «Mi piacerebbe sentire come se lo spiegano il caso del Comune di Venezia gli amici della Lega, così straboccanti di felicità per le "loro" vittorie, che tutte loro non sono, ma altrettanto pronti a scomparire quando si tratta di eleggere un sindaco non loro», Giustina Destro non si affida al politically correct per esprimere il suo giudizio sull'esito delle comunali a Venezia e domanda al premier: «Caro Presidente Berlusconi ma sei proprio sicuro che la Lega sia un alleato affidabile? Prova a chiederlo al nostro Renato Brunetta, dopo quanto è accaduto oggi a Venezia. In Veneto comunque scherzetti del genere sono già accaduti, più di una volta. Della serie, quando le uova di Pasqua si regalano in anticipo con dentro certe sorprese».
Gava: «Brunetta colpito dal fuoco amico». Fabio Gava esprime «sorpresa e amarezza» per il risultato delle elezioni comunali e, come la Destro, non risparmia un attacco diretto agli alleati: «Bisogna riconoscere che si è verificata tra PdL e Lega Nord un'alleanza a senso unico e non è la prima volta che questo accade. Complimenti e un abbraccio affettuoso all'amico Renato Brunetta, colpito da fuoco amico».
Brunetta: «Non ci riproverò più». Dopo due sconfitte, la prima nel 2000 al ballottaggio contro Paolo Costa, e oggi a distanza di 10 anni al primo turno contro Giorgio Orsoni, Renato Brunetta non tenterà una terza volta di diventare sindaco di Venezia. «Fra cinque anni qualcun altro raccoglierà la bandiera del cambiamento. Oggi è prevalso il conservatorismo rispetto al nuovo» ha detto il ministro, che comunque non si è pentito di aver intrapreso questa avventura:
«Solo un generoso come me poteva affrontare questa campagna». «È stata una campagna elettorale entusiasmante. Ho fatto un pò fatica ma ne è valsa la pena. Era quasi una missione impossibile e solo un generoso come me, abituato alle sfide impossibili, poteva farlo.
«Sono mancati i voti dei leghisti». Adesso torno a fare il mio lavoro di ministro» ha dichiarato il ministro nella sede del suo comitato elettorale, senza nascondere l'amarezza per i voti del Carroccio che gli sono mancati. «Negli elettori della Lega è prevalsa una sorta di miopia. Non hanno tenuto conto della possibilità di realizzarela filiera Pdl-Lega tra governo nazionale, Regione, Provincia e Comune di Venezia». Il ministro comunque non sospetta minimamente che al popolo leghista, che gli ha fatto mancare i voti, possa essere arrivato qualche ordine dall'alto: «Non esiste - ha risposto Brunetta alla domanda dei giornalisti - qui è venuto anche Bossi. È stata comunque una grande battaglia. A Venezia il centrodestra partiva da meno 15%». Brunetta è convinto che anche l'idea di mantenere il doppio incarico di ministro e sindaco non l'abbia penalizzato.
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Ma vaffanculo PDL e Brunetta.
Con questa pagliacciata altri 5 anni della solita minestra, e trovano giustificazioni anche.
Nessuno ammette che il ministro era impresentabile.
Che schifo.
Entro il 2011 io scappo