"Le sostanze migrano in fretta, giriamo i rave per salvare le vite"
Intervista agli operatori di Neutravel «In Italia se ne parla troppo poco»
ENRICO CAPORALE (Agb)
TORINO
Il suo consumo sta diventando un fenomeno di moda. E' legale. I giovani lo acquistano con facilità sul Web. Del mephedrone, però, si conosce ancora pochissimo. Chi l'ha provato parla di svarioni mentali, euforia e voglia di ballare. Si trova soprattutto in polvere: tutto ciò che non ha ancora mercato viene venduto nella sua forma "originale", quando escono le pastiglie vuol dire che la sostanza ha iniziato ad avere successo. Sui forum ci si scambiano consigli, ma la parola d'ordine è una: “Non parlarne”. Su sostanze.info Meph scrive: “Evitare che, come sempre, una sostanza di per sé né buona né cattiva venga demonizzata e resa illegale”.
Ma che cosa si intende in realtà per mephedrone? E che diffusione ha nel nostro Paese? “La definizione corretta è 4-methylephedrone (o 4MMC), si tratta di un concime per piante e gli effetti a lungo termine sono del tutto sconosciuti”. Così raccontano alcuni operatori di Neutravel, un progetto della Regione Piemonte che, in collaborazione con il CNCA e il Sert di Ivrea, si occupa di contenimento dei rischi e riduzione del danno nell'ambito dei nuovi stili di consumo di sostanze stupefacenti. “In Italia se ne parla da poco. Un consumo più diffuso è stato rilevato nel triangolo Piacenza-Milano-Torino. Ma le sostanze migrano in fretta. Il boom che c'è stato in Gran Bretagna è allarmante e se non viene fatta una corretta informazione si rischia che la situazione precipiti anche da noi”.
Come fare dunque per frenare la diffusione del mephedrone?
“Alcuni comportamenti non si possono annullare. L'unico modo per ridurre i rischi e impedire danni irreversibili è aumentare la consapevolezza”.
E' questo lo scopo del vostro progetto?
“Certo, dal 2008 siamo presenti sulla scena notturna piemontese. I nostri operatori affiancano i giovani nei festival e durante i rave party. Facciamo informazione, vogliamo sviluppare nei giovani il senso critico e insegnar loro a dire dei no”.
A che età si inizia ad assumere droga?
“I primi contatti con sostanze a scopo psicotropo si hanno anche intorno ai 12-13 anni. In alcuni casi già a 19 anni si attraversa una fase discendente, ma l'età media dei consumatori è di 22-23 anni”.
Nel 2000 c'è stato il boom della ketamina, anestetico ad uso veterinario, ora il mephedrone sta allarmando Usa e Gran Bretagna. E' possibile star dietro alla continua diffusione di nuove droghe? Ne esistono altre di cui le tabelle ministeriali non fanno cenno, ma che i giovani utilizzano per il proprio sballo?
“Dai solventi agli psicofarmaci fino alle droghe domestiche l'elenco è infinito. Non credo si possa parlare di nuove sostanze, ma piuttosto di nuovi modi di approcciarsi ad esse. In Romania si sniffa la colla per scarpe, in Marocco si mangiano molliche di pane dopo averle lasciate nei tubi di scarico degli autobus. Oggi si discute sugli effetti di questo pericoloso concime per piante, ma i giovani potrebbero aver già scoperto un altro modo per evadere”.
Internet come mezzo d'informazione o piuttosto come strumento rapido e sicuro per acquistare nuove droghe?
“Il problema dell'abuso di sostanze non è di informazione, ma piuttosto di formazione individuale. Quello che conta non è tanto la diffusione di un nuovo prodotto, ma piuttosto la capacità del singolo di valutare i rischi derivanti dal consumo di droga”.
Parliamo di numeri. Su dieci giovani che incontrate quanti fanno uso di sostanze stupefacenti?
“Se consideriamo anche alcool e cannabis le cifre sono da capogiro. Il 90 per cento degli intervistati non va a ballare senza aver bevuto un bicchiere o fumato uno spinello. Ma per quanto riguarda ecstasy, cocaina e altre sostanze la percentuale si aggira intorno al 40 per cento. Di questi, oltre il 70 per cento afferma di assumere stupefacenti anche in contesti domestici. Ciononostante, è difficile fare delle stime precise: specialmente negli ambienti più commerciali i ragazzi ci avvicinano con sospetto e temono di essere etichettati dagli amici come drogati”.
Un consiglio ai giovani della notte?
“Il contrario di quello che corre sui forum: informarsi, parlare, confrontarsi. Dai nostri studi risulta che il mephedrone viene spesso assimilato ai prodotti da smart shop – legali, leggeri, maneggiabili – e che in alcuni casi i pusher lo spacciano per Mdma, un tipo di ecstasy che ha preso piede in Italia già da parecchi anni. La realtà è molto diversa. I rischi legati a questa sostanza sono ancora sconosciuti, come del resto non si possono prevedere i danni sulla lunga distanza. In Gran Bretagna sono morte tre persone, in altri Paesi come Germania, Australia e Israele il mephedrone è già stato inserito tra le sostanze illegali. Stiamo parlando di concime per piante, un veleno per il nostro organismo. Prima di inalarlo o assumerlo sotto forma di pastiglia bisogna pensare agli effetti devastanti che potrebbe provocare sul nostro fisico”.
FonteDisapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!
<-- IO -->
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...