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Arriva in Italia l'incubo mephedrone

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2010 11:05
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09/04/2010 10:40


La droga "legale" si compra sul Web. In Inghilterra ha già causato tre morti. «Si sta diffondendo più dell'ecstasy»
GIUSEPPE BOTTERO
TORINO

E' legale, viaggia su Internet, sta mietendo vittime in Inghilterra e nei Paesi del Nord Europa e sfugge ai controlli perchè mascherata sotto forma di concime. I ragazzi la chiamano “meow meow” o “m-cat”, abbreviazioni del nome scientifico, mephedrone. L'ultima delle droghe ad aver invaso le discoteche si sta diffondendo sempre più rapidamente, e il governo inglese sta stringendo la morsa per metterla al bando. «Serve una revisione molto rapida e molto attenta della normativa», ha detto in Parlamento il ministro delle Attività Produttive Mandelson. Dopo due anni di sostanziale clandestinità il mephedrone è finito sui giornali e in tv perchè considerato responsabile delle morti di Louis Wainwright e Nicholas Smith, due adolescenti che avevano assunto la sostanza mescolandola con alcolici, e di quella di una ragazza di ventiquattro anni, Lois Waters. «Il mephedrone si sta diffondendo sempre più velocemene- dice il professore Les Iversen, consigliere del governo inglese in materia di tossicodipendenze-. E' come l'ecstay alla fine degli anni ottanta».

Secondo uno studio della rivista Mixmag sui giovani che frequentano le discoteche ha usato mephedrone un ragazzo su due. Uno su tre l'ha fatto nell'ultimo mese. Acquistarlo è semplicissimo: basta collegarsi a uno dei centinaia di forum che effettuano spedizioni in tutta Europa, registrarsi inserendo nome e indirizzo, pagare con la carta di credito e aspettare una settimana per trovarsi una bustina nella buca delle lettere. Un grammo costa intorno ai 10 euro e non ci sono rischi perchè la sostanza non è ancora stata inserita nella lista nera del governo.

In pochissimo tempo il consumo di mephedrone si è esteso fino a diventare la quarta droga più usata in Gran Bretagna. Ora è sbarcata anche in Italia, e sui blog ci si scambiano impressioni e consigli. «Ho aperto la mia bustina e ho buttato tutto in gola- racconta Leila 80-. Avevo la necessità assoluta di muovermi e voglia di ballare. Ho acceso la musica, ho provato ad alzarmi in piedi e stavo su a fatica, in preda a una deliziosa sensazione di gambe mollissime e di braccia che volevano volare, bocca superimpastata, occhi che andavano completamente per conto loro. Smandibolavo, ma non come con l’ecstasy. Ho preso due pastiglie di sonnifero, e ho dormito un’ora. Al risveglio ero a pezzi. Non sono riuscita ad alzarmi per andare al lavoro. Ma è un’esperienza da rifare». Non tutti sono entusiasti: «Il cuore era come impazzito, ho l’ansia da giorni- scrive in un forum un ragazzo che si firma M.87- Chi prende il “meow meow” è un pazzo».

Un pazzo, o un ragazzino alla ricerca di emozioni pericolose: il «concime dello sballo» ha contagiato anche le scuole superiori, e la National Association of Head Teachers, l’associazione che riunisce i presidi del Regno Unito, ha chiesto che si discuta presto di un bando. Fermare il mephedrone, avvertono gli esperti, non sarà semplice. Il fenomeno degli stupefacenti venduti sul web, spiegano dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, è un bersaglio difficile da colpire.

Dice il direttore Wolfgang Götz: «I tentativi di eludere i controlli sulle droghe commercializzando sostanze sostitutive non regolamentate non sono nuovi. Ciò che è nuovo è l’ampia gamma delle sostanze attualmente esplorate, la commercializzazione aggressiva dei prodotti intenzionalmente etichettati in maniera errata, l'utilizzo crescente di Internet e la velocità con cui il mercato reagisce alle misure di controllo. La velocità alla quale si muove ed evolve il mercato della droga, illustra come la globalizzazione e l’innovazione rappresentino una sfida in costante crescita per i paesi. Anche gli attuali approcci al monitoraggio e le misure da contrapporre al consumo delle nuove sostanze psicoattive dovranno subire un’evoluzione se intendono rimanere al passo con questo nuovo fenomeno».

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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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09/04/2010 10:41

"E' facile da trovare ma è devastante Chi la usa non si sente un drogato"

I medici: «Chi prende il mephedrone rischia depressione e anche la morte»
ALICE CASTAGNERI
TORINO

Bastano dieci euro per portarsi a casa il mephedrone, la nuova droga che sta spopolando tra gli adolescenti. “Bubbles” o “Meow meow”, così viene chiamata nei “forum dello sballo”, è un fertilizzante per piante che si compra anche su Internet. Si prende in pasticche o si sniffa come la cocaina, ma è legale. I suoi effetti, però, sono terribili. L’allarme arriva dalla Gran Bretagna, dove è stata avviata una campagna per chiedere di vietarne la vendita.

Adesso la sostanza preferita dei teenager britannici è sbarcata anche in Italia. E i medici lanciano l’allarme sui rischi. «E’ facile da trovare perchè si può acquistare in Rete, costa poco e ha una parvenza di legalità », dice il professor Riccardo Torta, docente di Psicologia Clinica dell’Università di Torino. «Nel nostro Paese – aggiunge Torta - c’è ancora molta disinformazione su questo tipo di droghe. Il problema è che fa parte di quel gruppo di “smart drugs” che vengono spacciate come sostanze a basso rischio. In realtà non è così, si tratta di anfetamine».

«I giovani – dice il professore - pensano sia un sostituto tranquillo di stupefacenti pesanti come la cocaina, invece ha effetti collaterali molto seri, in particolare quelli cardiovascolari. Nei soggetti a rischio, in cui c’è una predisposizione, può far scattare una psicosi latente e a lungo termine provocare gravi disturbi psichiatrici. Infine, sono molto pericolosi i cocktail mortali che si possono ottenere mischiandola con alcol o cannabis».

Online, però, sta diventando “famosa” e c’è chi confessa di non poterne fare a meno. “Nell’assumerla - conclude Torta - scatta un meccanismo compulsivo e, come testimoniano i commenti sul Web, l’uscita dalla dipendenza è segnata da una forte fase di depressione». Oggi i principali consumatori del “concime per piante” sono i ragazzi cosiddetti “normali”. Vincenzo Villari, direttore di Psichiatria 2 dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino spiega il fascino di questi “paradisi artificiali”: «Fino a qualche decennio fa il fenomeno della tossicodipendenza era più delimitato perché, usando droghe come la cocaina o l’eroina, si entrava in circuiti circoscritti. Ora, invece, c’è un consumo più occasionale, confinato ad una serata in discoteca o al week end».

Spesso, però, chi si droga non percepisce i pericoli reali a cui va incontro. «Non si considerano tossicodipendenti – aggiunge Villari - e questo è molto pericoloso perché non si rendono conto di avere un problema. Usano queste sostanze perché ricercano l’intensità. E la caratteristica delle droghe è proprio quella di basarsi su una stimolazione intensa che attiva fenomeni di gratificazione. Tutti gli essere viventi desiderano questa sensazione di piacere. E’ un meccanismo biologico su cui si inseriscono fattori culturali. Così gli adolescenti vogliono la novità, la trasgressione e cercano di differenziarsi dal mondo degli adulti».

Il nuovo fenomeno non deve essere sottovalutato. «Queste sostanze – conclude Villari - sono devastanti a livello biologico e sociale, danneggiando il percorso di crescita di chi le utilizza. Quindi, quando c’è un problema non bisogna negare, ma aprire gli occhi. Spesso i genitori diventano complici dei figli giustificandoli, invece devono supportarli nel loro progetto di vita e stare più attenti».

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09/04/2010 10:43

"Le sostanze migrano in fretta, giriamo i rave per salvare le vite"

Intervista agli operatori di Neutravel «In Italia se ne parla troppo poco»
ENRICO CAPORALE (Agb)
TORINO

Il suo consumo sta diventando un fenomeno di moda. E' legale. I giovani lo acquistano con facilità sul Web. Del mephedrone, però, si conosce ancora pochissimo. Chi l'ha provato parla di svarioni mentali, euforia e voglia di ballare. Si trova soprattutto in polvere: tutto ciò che non ha ancora mercato viene venduto nella sua forma "originale", quando escono le pastiglie vuol dire che la sostanza ha iniziato ad avere successo. Sui forum ci si scambiano consigli, ma la parola d'ordine è una: “Non parlarne”. Su sostanze.info Meph scrive: “Evitare che, come sempre, una sostanza di per sé né buona né cattiva venga demonizzata e resa illegale”.

Ma che cosa si intende in realtà per mephedrone? E che diffusione ha nel nostro Paese? “La definizione corretta è 4-methylephedrone (o 4MMC), si tratta di un concime per piante e gli effetti a lungo termine sono del tutto sconosciuti”. Così raccontano alcuni operatori di Neutravel, un progetto della Regione Piemonte che, in collaborazione con il CNCA e il Sert di Ivrea, si occupa di contenimento dei rischi e riduzione del danno nell'ambito dei nuovi stili di consumo di sostanze stupefacenti. “In Italia se ne parla da poco. Un consumo più diffuso è stato rilevato nel triangolo Piacenza-Milano-Torino. Ma le sostanze migrano in fretta. Il boom che c'è stato in Gran Bretagna è allarmante e se non viene fatta una corretta informazione si rischia che la situazione precipiti anche da noi”.

Come fare dunque per frenare la diffusione del mephedrone?
“Alcuni comportamenti non si possono annullare. L'unico modo per ridurre i rischi e impedire danni irreversibili è aumentare la consapevolezza”.

E' questo lo scopo del vostro progetto?
“Certo, dal 2008 siamo presenti sulla scena notturna piemontese. I nostri operatori affiancano i giovani nei festival e durante i rave party. Facciamo informazione, vogliamo sviluppare nei giovani il senso critico e insegnar loro a dire dei no”.

A che età si inizia ad assumere droga?
“I primi contatti con sostanze a scopo psicotropo si hanno anche intorno ai 12-13 anni. In alcuni casi già a 19 anni si attraversa una fase discendente, ma l'età media dei consumatori è di 22-23 anni”.

Nel 2000 c'è stato il boom della ketamina, anestetico ad uso veterinario, ora il mephedrone sta allarmando Usa e Gran Bretagna. E' possibile star dietro alla continua diffusione di nuove droghe? Ne esistono altre di cui le tabelle ministeriali non fanno cenno, ma che i giovani utilizzano per il proprio sballo?
“Dai solventi agli psicofarmaci fino alle droghe domestiche l'elenco è infinito. Non credo si possa parlare di nuove sostanze, ma piuttosto di nuovi modi di approcciarsi ad esse. In Romania si sniffa la colla per scarpe, in Marocco si mangiano molliche di pane dopo averle lasciate nei tubi di scarico degli autobus. Oggi si discute sugli effetti di questo pericoloso concime per piante, ma i giovani potrebbero aver già scoperto un altro modo per evadere”.

Internet come mezzo d'informazione o piuttosto come strumento rapido e sicuro per acquistare nuove droghe?
“Il problema dell'abuso di sostanze non è di informazione, ma piuttosto di formazione individuale. Quello che conta non è tanto la diffusione di un nuovo prodotto, ma piuttosto la capacità del singolo di valutare i rischi derivanti dal consumo di droga”.

Parliamo di numeri. Su dieci giovani che incontrate quanti fanno uso di sostanze stupefacenti?
“Se consideriamo anche alcool e cannabis le cifre sono da capogiro. Il 90 per cento degli intervistati non va a ballare senza aver bevuto un bicchiere o fumato uno spinello. Ma per quanto riguarda ecstasy, cocaina e altre sostanze la percentuale si aggira intorno al 40 per cento. Di questi, oltre il 70 per cento afferma di assumere stupefacenti anche in contesti domestici. Ciononostante, è difficile fare delle stime precise: specialmente negli ambienti più commerciali i ragazzi ci avvicinano con sospetto e temono di essere etichettati dagli amici come drogati”.

Un consiglio ai giovani della notte?
“Il contrario di quello che corre sui forum: informarsi, parlare, confrontarsi. Dai nostri studi risulta che il mephedrone viene spesso assimilato ai prodotti da smart shop – legali, leggeri, maneggiabili – e che in alcuni casi i pusher lo spacciano per Mdma, un tipo di ecstasy che ha preso piede in Italia già da parecchi anni. La realtà è molto diversa. I rischi legati a questa sostanza sono ancora sconosciuti, come del resto non si possono prevedere i danni sulla lunga distanza. In Gran Bretagna sono morte tre persone, in altri Paesi come Germania, Australia e Israele il mephedrone è già stato inserito tra le sostanze illegali. Stiamo parlando di concime per piante, un veleno per il nostro organismo. Prima di inalarlo o assumerlo sotto forma di pastiglia bisogna pensare agli effetti devastanti che potrebbe provocare sul nostro fisico”.

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BrocCULOdoro 2009
09/04/2010 10:59

Nell'hinterland milanese pare stia girando il Vimodrone

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Grazie all'umorismo si può sdrammatizzare ogni cosa.
Voi direte che non è vero, su certe cose non si può ridere... per esempio lo stupro.
Ah no? Allora sentite qua: immaginate Stanlio che stupra Ollio! (Daniele Luttazzi)

Qui non si fanno distinzioni razziali.
Qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani!
(Full Metal Jacket-Sergente Hartman)

KEINE GEGESTAENDE AUS DEM FENSTER WERFEN
IS DIE BENUTZUNG DES ABORTES NICHT GESTATTET



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Iper Champions League
2012/2013
09/04/2010 11:05

Re:
il tobas, 09/04/2010 10.59:

Nell'hinterland milanese pare stia girando il Vimodrone




Già... però anche a Trieste non scherzano, col sicrotrone [SM=x44467]


Scherzi a parte... concordo con la prima risposta dell'intervista... il problema non è reprimere la circolazione di una sostanza... chi vuole farsi potrebbe usare anche il solvente da vernice [SM=x44463]

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IL MIO 8 MARZO [SM=x44624]

La musica non è mai un'isola... la musica è il mare
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