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XIX Giornata Fai, arte e architettura

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2011 18:18
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25/03/2011 18:31

Torna l'iniziativa ormai classica del Fondo per l'Ambiente Italiano: il 26 e 27 marzo l'Italia si riscopre un po' più bella nella diciannovesima edizione delle Giornate di Primavera.

Bellezza naturale o artistica, il Fai è impegnato dal 1975 a salvaguardare il patrimonio del nostro Paese: beni e siti donati o dati in concessione al Fondo dai proprietari vengono "adottati" e così tutelati. Quest'anno si parte dai "Centocinquanta luoghi per 150 anni" scelti dal Fai per festeggiare l'Unità d'Italia. E poi tutti gli altri, per un totale di 660 "monumenti" in tutte le venti regioni italiane.
L'approfondimento su www.televideo.rai.it.
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26/03/2011 18:18

di Federica Marino

Torna con la primavera l’iniziativa ormai classica del Fondo per l’Ambiente Italiano: il 26 e 27 marzo l’Italia si riscopre un po’ più bella nella diciannovesima edizione delle Giornate di Primavera.

Bellezza naturale o artistica, il Fai è impegnato dal 1975 a salvaguardare il patrimonio del nostro Paese: beni e siti donati o dati in concessione al Fondo dai proprietari vengono “adottati” e così tutelati. La prima donazione è del 1976: mille metri quadri a Panarea, nelle Eolie; tra le ultime, il Bosco di San Francesco di Assisi ma anche il negozio Olivetti di Piazza San Marco, a Venezia. Non solo conservazione, però, ma anche gestione e promozione del Bello d’Italia, attraverso iniziative ed eventi che culminano nelle Giornate di Primavera.

Tanti luoghi diversi, dalla cascata all’industria, dal convento alla caserma, e ancora musei, archivi e biblioteche, interi borghi o palazzi: tutti in un modo o nell’altro parte dell’identità italiana. A partire dai “Centocinquanta luoghi per 150 anni” scelti dal Fai per festeggiare l’Unità d’Italia, siti e percorsi risorgimentali che si snodano lungo la Penisola per ritrovarne la storia e i personaggi. Diversi i punti di vista scelti: si va dalla casa in cui dormì Garibaldi (Palazzo Tancredi, Rotonda – Potenza) al reggiano Museo del Tricolore; a Savona si affaccia sul mare la Fortezza del Priamar, in cui fu recluso Giuseppe Mazzini, mentre il Piemonte riscopre i fasti di casa Savoia. Mostre, convegni e spettacoli a tema sono ospitati in sedi risorgimentali e a Montepulciano, nel Senese, si può partecipare a un trekking risorgimentale in città.

E poi tutti gli altri, per un totale di 660 “monumenti” in tutte le venti regioni italiane,: le misteriose catacombe napoletane di San Gennaro, con una basilica sotterranea, a Roma lo Studio di Luigi Pirandello, a Milano i trentamila metri quadrati del “Palazzo dei Frigoriferi Milanesi”, costruito nel 1899 come deposito alimentare e fabbrica del ghiaccio, a Isernia i resti di un accampamento paleolitico di 700.000 anni fa.

A Trani, nel Barese, è riaperta al culto ebraico la sinagoga Scolanova, una delle quattro presenti in città durante il Medioevo. Trasformato in chiesa con l’avvento degli Angioini, il tempio viene consacrato alla Vergine: un affresco bizantino raffigurante la Madonna dei martiri è visibile ancora oggi, dopo la riconversione in sinagoga.

Storia secolare anche per il complesso monumentale del Duomo di Sassari, un tempo chiesa romanica a tre navate, fu riedificato in stile gotico aragonese tra il 1480 e il 1520 circa, ampliato successivamente e infine, nella seconda metà del Seicento, dotato dell'imponente facciata barocca, singolarmente costruita come elemento architettonico a sé stante, per bilanciare lo slittamento della chiesa verso la valle... Ad Agrigento c’è San Vito, monastero francescano cinquecentesco divenuto nel 1864 carcere, fino a quindici anni fa; in Trentino-Alto Adige si può tornare a visitare il mausoleo di Cesare Battisti sul Col Dos, a Trento, mentre a Ponte Gardena – Waidbruck (BZ) si torna al Medioevo con la Stube gotica di Castelforte-Trostburg, eretto nel dodicesimo secolo e per oltre 600 anni di proprietà della famiglia Wolkenstein.

Anche musei tra le mete, come quello dedicato all’apicoltura di montagna a Chantillon (Aosta), il Museo del brigantaggio a Itri (Latina) e infine quello – mai aperto prima al pubblico - del Reggimento “Savoia Cavalleria” (3°), a Grosseto. Sulle tracce dell’industria a Ragusa, dove c’è la cava di calcare Gonfalone e nella Valle delle Cartiere a Toscolano Maderno (BS), polo cartario fin dal Quattrocento. Infine, a Milano, un luogo inconsueto: l’appartamento 105 del Grand Hotel et de Milan, dove Giuseppe Verdi visse dal 1872 fino alla sua morte nel 1901.

Giornate FAI di Primavera
26 e 27 marzo, in tutta Italia

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