È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Forcing del governo e alla Camera passa il processo breve

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2011 23:13
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 2.016
Registrato il: 31/07/2007
Sesso: Maschile

Utente Power



13/04/2011 23:52

Dalla Camera sì al processo breve
Maggioranza ferma a 314 voti

Ministri e sottosegretari bloccati a Montecitorio tutta la giornata.
Alla fine il provvedimento viene approvato ed ora passa al Senato.
Berlusconi soddisfatto: "Siamo compatti".
Bersani: "Il governo ha compiuto un passo verso l'abisso".
L'Anm: "Faremo sentire la nostra voce".
L'Unione delle camere penali: "Norme illogiche e sbagliate"


ROMA - "314 sì, 296 no, la Camera approva". Con la formula di rito il presidente di Montecitorio Gianfranco Fini chiude la maratona in Aula sul processo breve. Una giornata senza gravi incidenti e con l'opposizione che avendo esaurito il tempo a disposizione poco ha potuto fare nella sua battaglia per far cadere la maggioranza in qualche votazione. L'ultima "trappola" è stata la richiesta di voto segreto su un un emendamento presentato da Di Pietro ma la maggioranza ha retto (anzi ha conquistato sei voti dello schieramento avversario) anche, e soprattutto, grazie alla presenza compatta e assidua dei ministri e dei sottosegretari. E allora, mentre all'esterno della Camera i familiari delle vittime delle tante tragedie che hanno funestato il Paese facevano sentire le loro voci, alle opposizioni non è rimasto altro che scegliere di far emergere il proprio dissenso in altri modi: i deputati del Pd hanno votato tenendo in mano una copia della Costituzione, la stessa dalla quale ieri avevano letto uno per uno gli articoli, mentre quelli dell'Idv hanno innalzato dei cartelli con, fra l'altro, le scritte "Rogo Thyssen, nessuna giustizia"; "Crac Parmalat, nessuna giustizia"; "Santa Rita, nessuna giustizia" riferendosi ai processi che, dopo l'applicazione della legge, avranno una prescrizione breve prevista dall'articolo tre della legge che ora passa al Senato.

LE IMMAGINI

LA SCHEDA

Ovvia la soddisfazione del presidente del Consiglio: se la legge passa in Senato, si vedrà prescritto il processo Mills. "Finalmente una legge che ci mette al passo con l'Europa" è stato il commento di Berlusconi ai deputati che lo hanno chiamato dopo il voto. Il Cavaliere, in verità, dopo la preoccupazioni è sembrato sollevato dalla tenuta della maggioranza bloccata a 314 voti ma che nel suo ottimismo il presidente del Consiglio continua a vedere proiettata verso quota 330. "Noi siamo compatti, loro no", il commento soddisfatto del Cavaliere. "Una macchina da guerra", ha chiosato il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. Al quale ha fatto subito coro Umberto Bossi contestato al grido di "venduto" venduto" fuori dal Palazzo. "I numeri ci sono - ha detto il Senatur - il governo va avanti. Non sono 330 ma sempre meglio di niente". Quanto alle accuse di aver fatto un'amnistia, il leader leghista è sbrigativo: "Sono tutti trucchetti, giochi di prestigio della sinistra. Hanno fatto una battaglia alla morte, non sapevano più cosa dire e hanno tirato fuori la storia dell'amnistia...". Però a chi gli chiedeva se la Lega aveva votato con piacere questa legge il ministro ha risposto: "Abbiamo votato...".

Dall'opposizione invece parole di fuoco. "Oggi il governo nella coscienza degli italiani ha compiuto un passo verso l'abisso", ha detto Pier Luigi Bersani, soddisfatto però per la battaglia condotta. "Ora - ha aggiunto - sta a noi far comprendere la vergogna di questo provvedimento, l'assoluto disprezzo del governo verso i problemi veri del paese mentre ha messo il massimo impegno sul processo di Berlusconi. Per me questo rimarrà un marchio indelebile della Legislatura". Anche il finiano Italo Bocchino va all'attacco: "E' stato triste vedere la Camera dei deputati bloccata alla presenza di tutti i membri del governo al solo fine di far prescrivere il processo Mills prima della più che probabile condanna di Berlusconi in primo grado". E Antonio Di Pietro sarcastico: "Ai tempi miei c'erano due tipi di imputati: chi andava ad Hammamet per sfuggire ai giudici e chi veniva in procura. Berlusconi ha inventato il terzo tipo, quello che va in Parlamento e si fa le leggi per non farsi processare".

E anche i magistrati e avvocati fanno sentire il loro dissenso. "Valuteremo eventuali forme di
protesta, ma soprattutto faremo sentire la nostra voce illustrando le ricadute che queste norme avranno sul sistema", ha detto il presidente dell'Anm Luca Palamara. Mentre l'Unione delle camere penali in una nota parla di una normativa "illogica ed erronea prima ancora che evidentemente ispirata da ragioni che non tutelano il bene comune".

Fonte: Repubblico

_________________

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:58. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone