Avadoro, 24/07/2011 10.57:
Non solo sogni ad occhi aperti, ma anche riflessioni profonde e senza bisogno di rispettare la logica quotidiana, forse qualcosa di simile alla "meditazione", anche se so che gli orientali tendono più a intenderla come "fare il vuoto del proprio pieno", svuotandosi dai pensieri superflui, io la vivo più come uno sguinzagliamento di pensieri in libertà.
Idem, a volte, sul tardi, resto immerso nei miei pensieri, nel silenzio totale, e tutto sembra irreale, pensieri di cose che sembrano lontane, lontanissime, anche se magari fanno, o hanno un tempo fatto parte, della quotidianità. Nel silenzio notturno sembrano espandersi nel tempo e nello spazio, assumendo una dimensione che avverti in modo molto diverso da quella reale, irreale appunto.
Ho pescato un piccolo componimento che scrissi sul finire del 2006 ( in un forum nel quale si scriveva una poesia a "più mani", e ciascuno inseriva un pezzo che, in qualche modo, continuasse quelli precedenti ma che funzionasse bene anche come autoconclusivo ) nel quale ho cercato di rendere un po' queste sensazioni notturne e di silenzio..
Immaginazione...
La musica è solo nella mia testa.
Sento il gelo entrarmi nelle ossa
mentre, immerso nella nebbia,
gusto il silenzio quasi irreale della notte.
Resto a bearmi di questa sensazione di totale isolamento,
mi ci immergo estasiato per istanti
che sembrano eternità.
Divento etereo e leggero
come la nebbia e come la notte..
Poi... un leggero movimento
e un brivido lungo la schiena
mi riportano alla realtà.
Muovo alcuni passi,
improvvisamente pesanti,
e mi riavvio lungo la strada...