Metro 2033 Universe
Qualche annetto fa uscì il primo romanzo della serie Metro 2033, di tal Dmitry Glukhovsky. Il plot, molto affascinante, vedeva la popolazione di Mosca rintanata nella metropolitana dopo un conflitto nucleare (?), verosimilmente l'ultimo. Con l'abrutimento e la definitiva scomparsa del genere umano dietro l'angolo, l'autore racconta di una società profondamente trasformata e passata in minoranza, in un mondo devastato, dove a farla da podroni sono nuove razze mutanti e ferocissime che dominano la superficie, ormai invivibile, ma anche i tenebrosi labirinti della metro, lì dove le luci delle "città", in cui i sopravvissuti hanno trasformato le fermate principali, non arrivano.
Il libro di suo in realtà è molto introspettivo, con poca o nessuna azione, quindi non mi colpì molto, visto che preferisco un maggior bilanciamento per una ambientazione così estrema.
Sta di fatto che questo romanzo (da cui hanno tratto un bellissimo videogioco omonimo, con un seguito in vista) ed il suo successore, Metro 2034, hanno dato il via al cosiddetto Metro 2033 Universe, ossia un'ambientazione open-source, dove ognuno è invitato a scrivere un romanzo entro determinati canoni (terra devastata, metro o simili, mutanti, etc.).
Il primo romanzo pubblicato, "Le radici del cielo", è di uno scrittore nostrano, Tullio Avoledo, che lo ha ambientato nelle catacombe romane (visto che a roma la metro è più che altro una presa in giro...stamattina il servizio era "perturbato" per motivi tecnici....), ma racconta di un viaggio che giunge alla tenebrosa Venezia, o quel che ne rimane. Un bel romanzo tutto sommato, crudo, brutale ma bello.
Il secondo invece non mi sta facendo impazzire, si intitola "Verso la luce", dello scrittore esordiente Andrey Dyakov, è ambientato a San Pietroburgo. Si nota la buona volontà dell'autore, ma anche il suo modo impacciato di portare avanti la storia, cercando di infarcirla di citazioni sui luoghi famosi della sua bella città, ridotti in rovine e macerie, ma non riuscendo a dare ai suoi personaggi o alle sue scene, connotazioni che possano suscitare interesse o grande voglia di continuare a leggere. Per ora è così... vedremo se decolli in seguito... ma tutto sommato lo sconsiglio... ahimé....